Se i tuoi «buoni propositi» possono renderti felice, devi rispettarli

| |

Author Details
Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

La vita di alcuni di noi è costellata di buoni propositi, ed è anche giusto che sia così: ognuno di noi può (anzi, deve) aspirare al meglio per sé. Alcuni di noi, però, malgrado gli intenti, si ritrovano letteralmente a remarsi contro, a essere i peggiori nemici di se stessi. Finiscono così per auto-sabotarsi, per fallire miseramente anche nei più semplici scopi come la costanza nell’esercizio fisico o la sana alimentazione. In quel fallimento, l’occhio giudicante e severo che ci è stato “inculcato” fin da bambini, ci vede solo del marcio, quasi una condanna a vita. Allora ci convinciamo di essere “difettosi” di non essere abbastanza forti, di non valere, di non avere abbastanza disciplina o forza di volontà… In realtà, ciò che ci manca non è affatto la forza di volontà. Chi è cresciuto con delle mancanze, di forza di volontà ne ha da vendere, basterà pensare all’intrinseca voglia di riscatto che si portano dentro! Più voraginoso è quel vuoto emotivo ancestrale, più grande sarà la fame di rivalsa.

I tuoi comportamenti sono guidati dalle ambizioni di oggi o dai tuoi vissuti passati

Allora, se non si tratta di forza di volontà, cosa manca? Riflettiamo sui comportamenti. I buoni propositi presuppongono che tu, per un determinato lasso di tempo, assuma dei comportamenti determinati (es. smettere di fumare, chiudere una relazione logorante, evitare cibo spazzatura…). Ti sai mai chiesto cosa guida i tuoi comportamenti?

I comportamenti umani sono guidati dalle emozioni. Quando le emozioni che emergono sono in perfetta armonia con i nostri scopi, allora possiamo navigare con il vento in poppa e il sole a prua; il sogno di ogni marinaio! Ma non per tutti è così. Purtroppo chi è cresciuto con delle mancanza, è stato letteralmente sopraffatto da ciò che era “esterno a lui” da non potersi concedere il lusso di capire cosa emergeva “dentro di lui”!

Quando ci allontaniamo dalle nostre emozioni ci comportiamo un po’ come dei robot, puntiamo all’efficienza senza però essere mai soddisfatti. Puntiamo al dominio del “fare”, diventiamo super pragmatici, ma ci perdiamo tutto il piacere dell’essere, del sentire… dell’esistere! E così, quando vogliamo raggiungere ciò che desideriamo, proprio non sappiamo da dove partire: abbiamo uno scopo ma le emozioni che non sono mai state nostre alleate portano altrove i nostri comportamenti.

Allora cosa puoi fare? Per raggiungere i tuoi obiettivi, riparti dai vissuti emotivi che ti porti dentro e che pongono un freno alla tua realizzazione personale. Prova a guardare in faccia, una per una, tutte le emozioni del passato che sono state così dolorose da cristallizzarsi dentro di te e trasformarsi in vissuti irrisolti. Ognuno di noi ha dei vissuti difficili da districare, fingere che non esistono significa rimanerne schiavo.

Tu meriti di realizzare i tuoi propositi, perché meriti di essere felice

La felicità non è un dono che cade dal cielo. La si raggiunge con fatica e… diciamocelo, alcuni di noi debbono faticare un po’ di più. Quando ti cimenti in qualsiasi impresa si parte sempre “delle basi”. La costruzione di una casa ha bisogno di fondamenta solide, se vuoi scrivere un libro, hai bisogno di buone basi grammaticali e sintattiche, se vuoi imparare a sciare hai bisogno di una buona base muscolare dei quadricipiti e dei glutei… Anche nella vita è così, per costruire la nostra piccola isola felice e raggiungere i nostri obiettivi, qualsiasi essi siano, abbiamo bisogno di buone basi emotive. Abbiamo bisogno di strumenti che ci consentano di vivere le nostre emozioni senza farci “guidare” dai vissuti del nostro passato.

Chi ha distrutto le miei basi?

Noi tutti siamo cresciuti in un sistema chiamato «famiglia», è li che si sono formate le nostre basi emotive. Nota bene. Anche chi è cresciuto in struttura (nei c.d. orfanotrofio) è cresciuto in una «famiglia». Nella definizione più recente, la parola famiglia fa riferimento a qualcosa di più vasto e profondo che a meri legami di sangue, si riferisce piuttosto a un insieme di persone che si relazionano strettamente l’una all’altra. Tutti noi, dunque, siamo cresciuti entro dei legami con altre persone, ciascuna delle quali ci ha influenzato in modi profondi e spesso nascosti.

È nella famiglia di origine, quella che non abbiamo scelto noi, che si sono formate le nostre basi. Nella famiglia d’origine siamo stati sottoposti a un enorme flusso di emozioni, a pochi anni di vita, siamo già stati capaci di provare l’intera gamma di emozioni umane. Queste emozioni hanno formato un mare che, nelle condizioni ideali, è limpido e cristallino. Si vede bene il fondo! Tutto è chiaro e ben definito.

Quando cresciamo in una famiglia disfunzionale, il mare emotivo riflette il sistema familiare: quelle acque sono torbide e ben poco del sistema familiare si può scorgere guardando solo la superficie. Analogamente, ben poco di ciò che ti porti dentro si può comprendere senza andare in profondità, senza guardarti dentro. Più ti immergerai e più scoprirai cose su di te che prima ignoravi.

Quando inizierai a guardare oltre la superficie, tutto ciò che credi di sapere su te stesso cambia, scoprirai inediti modi di esistere e non pensare che questa sia un’esagerazione. La verità è che ci piace pensare di essere persone libere, senza preconcetti o costruzioni... Ma non lo siamo affatto!

Tutti noi (te e me compreso) “obbediamo” implicitamente a regole emotive e di condotta apprese nei primi anni di vita. Quando comprendiamo quali sono queste regole implicite, questi “modelli interiori” che ci governano, il nostro mondo cambia, la gran parte dei comportamenti che ci remano contro cessano di esistere. Guardando sotto la superficie, ti avvicini a capire dove tutto è iniziato e perché oggi sei ciò che sei, conquistando la libertà di essere ciò che vuoi!

Ti invito a guardarti dentro

Ormai tutti lo sanno ma se ti è sfuggito, te lo segnalo. Psicoadvisor ha pubblicato il suo primo libro ed è stato un vero successo: il libro di psicologia più venduto del 2022, nonché il libro più consigliato dagli psicoterapeuti ai loro pazienti, per supportarli nel percorso di crescita e guarigione.  Se hai voglia di iniziare a vedere sotto la superficie e allineare i tuoi comportamenti alle tue ambizioni, ti consiglio di leggerlo e rileggerlo! Come mi hanno segnalato molti altri lettori, è un libro che andrebbe letto due volte, la prima per comprendersi e la seconda per trasformare in pratica tutti i nuovi apprendimenti. Puoi trovarlo in tutte le librerie o su Amazon, a questa pagina. In ogni pagina, scoprirai qualcosa di te che fino a oggi ignoravi.

Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in neuropsicobiologia
Autore del libro bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” – Rizzoli
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi su Instagram:  @annadesimonepsi e seguire le pagine ufficiali di Psicoadvisor su Facebook: sulla fb.com/Psicoadvisor e su Instagram @Psicoadvisor