Se non sai come volerti bene, leggi

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Siamo onesti: quanto tempo, denaro ed energia dedichi a conoscerti, prenderti cura di te e coccolarti? Quando è stata l’ultima volta che hai provato pace in cuor tuo? Quando è stata l’ultima volta che ti sei sentito fiero di te? Cosa hai fatto di recente per amarti? Se ti fermi un attimo a pensarci su, vedrai che avrai difficoltà a rispondermi.

Noi non siamo i nostri errori, siamo i nostri desideri

Non siamo ciò a cui qualcun altro può averci voluto ridurre, siamo ciò a cui aspiriamo. Ma cosa possiamo fare se sentiamo di avere una bassa autostima? Come possiamo superare le credenze patogene inconsce che non ci permettono di amarci e apprezzarci come meritiamo?

Questa sensazione di sentirsi inadeguati può riguardare svariati ambiti di vita. Può riferirsi alle caratteristiche estetiche o a capacità come intelligenza, simpatia o cultura. A volte può diventare una sensazione in cui ci si sente sempre meno degli altri.  E’ come una voce interiore che ci ricorda che tanto ciò che facciamo non è mai abbastanza. Dovremmo fare di più e meglio. Non siamo poi così attraenti e capaci come gli altri ci vedono. Paradossalmente, sono proprio le persone capaci e dotate a sperimentare queste sensazioni di inadeguatezza.

Perché non ci amiamo?

L’amore in se stessi è una qualità che inizia a svilupparsi durante l’infanzia. Appena ci rendiamo conto che siamo una persona indipendente iniziamo a farci un’idea di chi siamo. Questa immagine del nostro “io” sarà determinata da ciò che gli altri pensano di noi.

Se i nostri genitori non erano delle persone che credevano in se stesse, probabilmente avremo assimilato questa forma disfattista di relazionarci con il nostro “io”. La bassa autostima può derivare anche da genitori iperprotettivi, che non hanno mai permesso ai loro figli di testare la loro forza e sviluppare le loro competenze oppure da genitori che usavano spesso frasi sprezzanti come “non servi a niente” o “non sei fatto per questa cosa”.

Quando questa situazione si ripete nel tempo, si cresce con una immagine molto negativa di se stessa. Naturalmente, le cause della mancanza dell’amor proprio non sempre si trovano nell’infanzia. Anche le esperienze traumatiche o dolorose possono minare l’autostima e la fiducia in se stessi.

Dove cerchiamo la nostra felicità? La leggenda di Borja Vilaseca

Una leggenda narra che in un passato lontano noi esseri umani eravamo dei. Ma abusammo talmente dei nostri privilegi, che la vita decise di toglierci questo potere e nasconderlo, sino a che non saremmo realmente maturati.

Il comitato di eruditi della Vita suggerí di seppellire il potere della divinità sotto terra, nel fondo degli oceani, nella luna…La Vita scartò queste opzioni: “Vedo che ignorate fino a che punto gli esseri umani siano testardi. Esploreranno, scaveranno o spenderanno una fortuna in navi per cercare di conquistare lo spazio fino a trovare il nascondiglio”. Il comitato di eruditi non seppe più che dire. “Secondo ciò che dici, non c’è luogo in cui gli essere umani non vadano a vedere”. Nell’ascoltare queste parole, la Vita ebbe una rivelazione. “Ho trovato! Nasconderemo il potere della divinità nel più profondo del loro cuore, dato che è l’unico luogo in cui a pochi verrà in mente di cercare!”.

Come trovare l’amore dentro se stessi?

Chi non ama se stesso, chi non conosce il proprio valore e i propri limiti non sa sorridere dei propri difetti, non sa valorizzare i propri pregi e di conseguenza non sa riconoscerli nemmeno negli altri. Se non vediamo un bel raggio di luce in noi e nelle persone che ci circondano il mondo diventa all’improvviso un luogo molto buio e la vita appare incomprensibile. Così, ancora una volta, ti chiederai: cosa ci faccio qui?

Uno dei rischi a cui ci esponiamo maggiormente è infatti quello di fossilizzarci sulle nostre convinzioni. Le convinzioni, magari sbagliate, con il tempo si tramutano in abitudini mentali. E quando ci abituiamo a pensare in un certo modo, i pensieri non vengono più sottoposti ad alcun tipo di controllo da parte nostra.

La via per la felicità è lastricata di … “buona autostima”

Per il prof. Nathaniel Branden l’autostima è un elemento essenziale per il raggiungimento della nostra felicità, egli la definisce “il sistema immunitario della mente”. Come valutiamo noi stessi, quanto “bene ci vogliamo”, determinerà in larga misura il modo in cui verranno percepiti gli eventi che ci capitano, e, di conseguenza, determinerà le reazioni che avremo a questi eventi.

I rapporti con il proprio partner, con i familiari, con gli amici, saranno più o meno soddisfacenti a seconda di come abbiamo imparato a prenderci cura, prima di tutto, di noi stessi. Il perché è abbastanza intuibile. Avere una buona autostima ci consente di rispettare le nostre emozioni, e di esprimere i nostri bisogni, e di non avere paura di perdere le persone che amiamo; la consapevolezza del nostro valore, il rispetto, ed una buona comunicazione facilitano la costruzione di legami sani e forti, all’interno dei quali possiamo sentirci a nostro agio, e protetti.

Viceversa, senza un buon livello di autostima, siamo destinati a gestire molte difficoltà all’interno delle nostre relazioni, nella misura in cui non possiamo ottenere fiducia, amore, rispetto dall’altro, se non sentiamo di meritare questo tipo di dono. Ecco una piccola routine che possiamo seguire. Sono piccoli suggerimenti che, se applicati con costanza, potranno portarti a nutrire un maggior amore e una maggiore stima verso te stesso.

1. Cura le tue ferite interiori

Amare se stessi consiste anche nel sanare le ferite emotive derivate dai propri conflitti interiori. Dato che siamo specialisti nel fuggire il dolore, quando arriviamo all’età adulta tendiamo a coprirci e a proteggerci da tali ferite attraverso una maschera gradevole agli altri. Dal tanto indossarla, corriamo il rischio di dimenticarci chi eravamo prima di metterla. Così, per poter levare gli strati che ci separano dal cuore della nostra autentica essenza, è necessario addentrarci nella resilienza.

2. Impara ad amare

L’amore, nel senso più ampio del termine, fa miracoli. Quando si accetta se stessi per quello che si è e ci si ama per questo, la nostra vita può sperimentare un cambiamento radicale perché aumenterà automaticamente la fiducia nelle proprie capacità e ci sentiremo pronti ad affrontare nuove sfide. Per imparare ad amarsi è importante non confrontarsi, capire che ogni persona è unica e che queste differenze stanno alla base della grandezza di ciascuno di noi.

3. Non lasciarti  etichettare

Le persone hanno la tendenza a etichettare gli altri e spesso vi lasciano intravedere i loro pareri negativi e limitanti. Non lasciare che gli altri ti dicano che non si può fare e ti trattengano una volta che hai preso una decisione. Ricorda che non c’è niente di peggio che arrivare in fondo al cammino e chiedersi cosa sarebbe successo se avessimo osato fare una determinata cosa.

4. Concentrati sul presente

Per imparare ad amare se stessi è importante imparare a pensare nel qui e ora. Non lasciare che il tuo passato e i fallimenti precedenti ti limitino. Non lasciare che la paura del futuro ti immobilizzi. Pensa che ora stai costruendo la tua nuova vita.

5. Fai un passo per volta

Spesso, pensare ai grandi obiettivi e in tutto il duro percorso che si preannuncia può spaventarci. Per iniziare a credere in se stessi si deve procedere lentamente, in modo tale che ogni passo che fai ti avvicini alla meta, senza correre troppo. Poniti degli obiettivi realistici e quando li avrai raggiunti, congratulati con te stesso. Amarsi è sinonimo di ascoltarsi, accudirsi, accettarsi, rispettarsi, valorizzarsi e, in definitiva, essere amabile con se stessi in ogni momento e di fronte a qualsiasi situazione.

COSA ASPETTI ALLORA?

Tutti gli avvenimenti che hanno caratterizzato la tua vita fino a questo momento sono stati creati da pensieri e convinzioni maturati in passato. Non vergognarti, però, della vita che hai avuto. Considera il passato come parte della ricchezza e della pienezza del presente. Senza quella ricchezza e quella pienezza, oggi non saresti qui. Non c’è motivo di colpevolizzarti per non aver fatto di meglio. Hai dato il massimo che potevi. Ora hai il presente che ti aspetta.

Il presente è il momento che stai vivendo. Il presente è il momento che stai percependo. Il presente è il momento che stai sperimentando. Quanto fai adesso crea le fondamenta per il tuo domani. Perciò il presente è il momento di decidere. Non puoi far niente per domani, né per ieri. Puoi farlo solo oggi… e la cosa migliore che puoi fare adesso a te stesso  è ascoltarti, accettarti e amarti. Trova la parte di te  che non rimugina ma sente, che non pensa ma sa, che non dubita e vive, fiduciosa nel fatto che non ti manca nulla in questo momento né per essere felice, né per affrontare le difficoltà.

Sperimenta nuovi modi di essere

Imparare a conoscersi significa sperimentare se stessi, cimentarsi in piccole e grandi imprese. Il modo migliore per farlo è iniziare un percorso psicoterapeutico. Se ti va di fare un vero viaggio introspettivo alla scoperta di chi sei, se ti va di analizzare te stesso, i tuoi vissuti emotivi e le tue storie relazionali, dall’infanzia all’età adulta, posso consigliarti la lettura del mio libro (già bestseller!) «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» edito da Rizzoli.

Intendiamoci, un libro non può cambiarti la vita ma può aiutarti a costruire relazioni migliori, con te stesso e con gli altri. Il cambiamento, poi, sarà inevitabile, sarà la naturale conseguenza di un’autentica scoperta di sé. Curare i nostri legami, le nostre ferite, i nostri conflitti… curare il nostro benessere, è un dovere imprescindibile che abbiamo verso noi stessi. Nel libro, troverai molti esercizi psicologici pratici che potranno aiutarti in mondo tangibile fin da subito. Il libro lo trovi nella tua libreria di fiducia o su Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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