Se soffri per amore non stai leggendo questo articolo per caso

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

L’amore è la più bella cosa che ci sia stata donata fin dalla nascita. Perché ha varie forme, varie geometrie e si espande in modi diversi. Amore non è solo fisico tra due persone del sesso opposto. Ma è quel sentimento che ci lega in modo esaltante a qualcuno che ha un ruolo fondamentale nella nostra vita. Però accade, e purtroppo non così raramente, che l’amore non è diviso in parti uguali: e tu ti ritrovi a metterci l’anima ma a ricevere un pugno di sabbia in cambio.

Così come non decidiamo noi quando innamorarci, anche soffrire può capitare quando meno ce lo aspettiamo

La fine di un amore ha conseguenze negative sulla nostra autostima e di riflesso sul nostro benessere psico-fisico. Ci si sente inadeguati, non più all’altezza, immeritevoli di essere felici. Spesso il dolore stesso è alimentato e tenuto vivo da una serie considerazioni di se stessi non proprio lusinghieri. Questo accade anche perché quando un amore finisce ci si sente in colpa di non aver fatto tutto il necessario per mantenerlo vivo. Questi  vengono ulteriormente alimentati dall’idea del fallimento. Il concetto base che alimenta i sensi di colpa è il seguente: se mi ha lasciato per un’altra/o significa che non valgo nulla. Questo lento sprofondare rende sempre più complesso riprendere in mano la propria vita che lentamente è diventata incolore, priva di emozioni, grigia.

Rimedi infallibili? Formule magiche? Operazioni futuristiche che cancellano dalla mente l’amore per cui soffriamo? Non ce ne sono. Non è facile capire come non soffrire per amore. Non esistono soluzioni rapide per superare la fine di un amore, questo deve essere chiaro. Il nostro sistema nervoso e la nostra mente non si adattano facilmente a cambiamenti veloci. Una mente abituata a pensare sempre allo stesso soggetto (ex) ha creato dei processi mentali che hanno bisogno di tempo per essere sradicati. Le emozioni negative si sono formate con l’interazione di milioni di neuroni interconessi tra loro. Per far si che le stesse cellule diano origine ad una nuova forma di interazione ci vuole tempo.

Vivere una relazione con qualcuno che mette al primo posto se stesso

In questi casi, si vive una delle sensazioni più desolanti: sentirsi soli accanto alla persona che si ama. È una situazione più diffusa di quanto si possa immaginare. E diventa estremamente complicata quando, pur sapendolo, non facciamo nulla per reagire.

Non esiste la mancanza di tempo, esiste la mancanza di interesse

Ci sono persone che non sanno amare, non sanno condividere, non capiscono cosa voglia dire prendersi cura della coppia, avere attenzione per i dettagli di un rapporto che va nutrito ogni giorno e fatto di piccole cose. Mi riferisco alle persone con carenze affettive, prive di intelligenza emotiva che, in effetti sono in una relazione, ma possono offrire solo infelicità, senso di vuoto e, quindi, solitudine. Questo comportamento ci porta a pensare che l’altro stia offrendo una compagnia falsa quando, in realtà, si tratta di mancanza di maturità affettiva ma non per questo ci fa sentire meno infelici.

Costruire un rapporto falso per soddisfare i propri bisogni, caratteristiche

Quando una relazione è caratterizzata dalla necessità di soddisfare i propri bisogni, sicuramente il rapporto non è esente da problemi. Ecco alcuni aspetti caratteriali che contraddistinguono un amore insano:

  • Si cerca affetto in modo ossessivo
  • Si cerca di controllare il partner
  • Si diventa esigenti:  l’amore viene percepito come un sentimento assoluto e incondizionato a livelli estremi
  • Si tollera qualsiasi tipo di abuso pur di non essere lasciati dal partner: non si riesce a definire il confine tra un disaccordo o un conflitto e una situazione di abuso.
  • Ci si sacrifica per il partner in modo eccessivo: l’amato diventa l’unica persona ad avere diritti e privilegi.
  • Non c’è fiducia nel partner: qualsiasi comportamento del partner viene visto con diffidenza
  • Si teme l’abbandono: una paura irrazionale che impedisce di vivere in serenità.

Meglio una solitudine integra a una compagnia che ci fa soffrire

Non c’è dubbio: la solitudine sarà sempre preferibile alla compagnia di qualcuno o qualcuna che ferisce la nostra autostima e il nostro equilibrio. Ci sono molte persone che hanno una paura abissale di restare sole. A volte questo timore è legato a una visione negativa della solitudine, quasi come fosse un fallimento sociale o motivo di vergogna. Essere single non significa fallire. Non è indispensabile avere un compagno o una compagna per essere felici o per essere accettati socialmente.

Se prima di tutto non riusciamo a essere felici individualmente, sarà difficile poterlo essere in due. In realtà, la solitudine è uno stato di pienezza e di equilibrio che ci permette di crescere come persone, di riorganizzare la nostra vita, e di realizzare molti sogni e obiettivi. Non bisogna temere la solitudine; piuttosto dobbiamo temere di passare la nostra vita a fianco una persona che la riempie di amarezza. Ricordiamoci che la cosa più importante nella vita è stare bene con noi stessi, raggiungere la felicità nel modo che più ci piace, da soli o in compagnia.

Non permettere a nessuno di dirti come  vivere la tua vita o in che modo essere felice

Vivere è scegliere liberamente, accettare i propri errori e cominciare nuovi progetti. Non riporre completamente la tua felicità nelle mani di qualcun altro.  Non meriti di vivere soltanto di luce riflessa ed essere solo l’eco della voce di qualcun altro!

Se hai la sensazione che la tua vita sia fondata solo sulle scelte e sulle decisioni di un’altra persona, reagisci. Altrimenti, rischi di sperimentare frustrazione e infelicità. La vita è troppo breve per vivere i sogni degli altri e per lasciare in un angolo i tuoi. Non credi?

QUANTO PENSI DI VALERE?

Impara a conoscerti, accettarti, rispettarti e valorizzarti. Del resto, la persona che più di tutti sarà al tuo fianco, sempre, dovunque e comunque, sei tu, ed è questa persona che prima di tutti merita il posto d’onore nella tua vita, perché è attraverso di lei che vivi tutte le tue esperienze, e se è in forma lei, lo sarai anche tu.

Come dice Oscar Wilde “Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta la vita”, del resto, nella tua vita tutto incomincia e tutto termina a partire da te stessa/o, per questo sei tu lo strumento più importante da custodire e salvaguardare.

NON LO FARE MAI!

Non elemosinare amore a chi non ha tempo per te, a chi pensa solamente a se stesso.  Non ti meriti chi ti fa sentire invisibile e insignificante con la propria indifferenza. Ti meriti chi, con la propria attenzione, ti faccia sentire importante e presente. Dedica del tempo alle persone che se lo meritano e che ti fanno stare bene. Non elemosinare l’attenzione, l’amicizia e l’amore di nessuno. Chi ti apprezza te lo dimostra prima o poi. Per questo, se stai vivendo una situazione di ingiustizia emotiva tanto allarmante, ricorda:

  1. Non chiamare chi non ti chiama e non risponde alle tue telefonate.
  2. Non cercare qualcuno a cui non manchi.
  3. Non pensare a chi non ti cerca.
  4. Non scrivere, non ti sottomettere al castigo dell’indifferenza che dimostrano i messaggi ignorati o i silenzi infondati.

È giunta l’ora di RESPINGERE CHI RESPINGE

Prenditi un momento e rifletti: sei davvero così poco amabile da dover chiedere, pregare e/o rincorrere qualcuno/a? La risposta è: assolutamente no. Tutti noi siamo ricchi di sfaccettature, bellezza e unicità. E non c’è nessuno o nessuna che meriti di essere bistrattata/o, a prescindere da quanto si possa amare il partner.

Non stai leggendo questo articolo per caso!

Se ancora stai leggendo questo articolo forse stai vivendo una storia tormentata! E io sono qui, anche se virtualmente, per aiutarti a riflettere:  vuoi dedicarti ad una persona completamente cieca di fronte ai tuoi lati migliori? A qualcuno del tutto incapace di esprimere qualsiasi apprezzamento rispetto a ciò che sei e che potresti essere? NO, NON LO VUOI.

Tu desideri qualcuno o qualcuna che sappia amarti e che pensi che sia quanto di più bello la vita potesse riservarti. Se questa persona non è in grado di comprenderlo, che vada al diavolo! Vattene e basta. Non cercare di capire o giustificare. Non restare per paura della solitudine, iniziando a raccontarti la storia del “ma forse… se avessi…”. Eri già sola/o. Accorgitene! Anche se sarà dura, passerà….e a un certo punto, quando meno te lo aspetti, sentirai che non vuoi  più accanto a te qualcuno/a che non dimostra tutto l’affetto, le premure e l’interesse che meriti. Investi dove ne vale la pena. Dai il tuo tempo a chi ti dà il suo.

L’amore non prevede un prezzo per quello che si dona agli altri. La sua dimostrazione non si fonda sulla convenienza, ma sulla reciprocità. Ricordalo, ricordalo sempre. E ricordati sempre che l’amore non misura il tuo valore: se qualcuno non ti ama, non è perché sei una brutta persona o non vali niente… L’amore non fa male. Sono le persone a farci male. E siamo noi stessi a farci del male, quando chiudiamo gli occhi, quando non riusciamo ad andare oltre. Quindi, allontana chi non merita le tue attenzioni. È il gesto più importante che puoi fare per onorare l’idea di amore e te stessa/o. Impara a cambiare per te e non per qualcun altro. Quell’amore che hai dentro e che volevi svendere serve a te per ricordarti chi sei.

Allora qual è l’unica via percorribile?

Accettare che non possiamo cambiare gli altri, né convincerli a capirci, anzi, sbagliamo se ci accaniamo a cercare comprensione in chi non potrà mai offrircela. Chi ha problemi a relazionarsi additerà sempre gli altri di avergli “incasinato la vita”, ponendosi in un piano di vittima perché, in modo del tutto contraddittorio, anche se si percepiscono come grandiosi, non accettano le proprie responsabilità.

Cosa possiamo fare noi? Seguire la nostra strada. Diventare gli eroi sì… ma di noi stessi! Possiamo smettere di farci definire dalle azione e dalle parole degli altri e finalmente iniziare a definirci da soli. Possiamo imparare ad ascoltare i nostri bisogni e rispettarli, facendoci completamente scivolare le parole velenose del manipolatore di turno. Tutto questo è possibile quando riusciamo ad affermarci. Nessuno ti ha insegnato a farlo, ad affermare te stesso come persona meritevole, degna d’amore e completa. O almeno, nessuno te l’ha insegnato prima d’ora. Nel mio nuovo libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce», ti parlo di relazioni ma, ancora di più, ti parto di te e di cosa puoi fare per te stesso per costruirti una storia d’amore appagante, lavorando sui carichi emotivi che ti porti dal passato. Ecco! Io, il libro che tanto cercavi l’ho scritto. Il resto sta a te ❤ Il libro lo trovi in libreria, su Amazon a questo indirizzo  e su tutti gli store online.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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