Se ti senti sopraffatto dalla vita ecco 3 cose che puoi fare

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Ognuno di noi ha bisogno di comprensione, vicinanza affettiva e sì, di realizzazione personale! Purtroppo, talvolta i vissuti emotivi che ci portiamo alle spalle, cozzano con questi obiettivi causandoci non pochi problemi. Per fortuna, non siamo inermi a tutto ciò. Per quanto possa essere stato difficile, traumatico e tortuoso il nostro cammino, c’è sempre qualcosa che possiamo fare per noi stessi, anzi, c’è sempre qualcosa che dobbiamo fare per noi stessi.. anche quando ci sentiamo sopraffatti!

Sentirsi sopraffatti è cancerogeno e può essere letale

Purtroppo le esperienze dolorose, ci spingono a considerare e sottolineare esclusivamente i lati e gli aspetti peggiori di una situazione in cui ci troviamo, di un’esperienza vissuta o che stiamo per vivere. Conosciamo tutti la sensazione di sentirsi sopraffatti: un migliaio di pensieri si rincorrono nel cervello, tante mansioni e compiti da fare, e non si sa da che parte cominciare. Non è per nulla piacevole, o peggio, produttivo. Ci si preoccupa eccessivamente di tutto, si temono sempre accadimenti disastrosi, si ha paura del futuro: “Cos’altro mi potrà succedere? E se la situazione peggiorerà?”.

Se spesso ti senti sopraffatto, scoraggiato, inibito… Sappi che non puoi essere deluso di te se nessuno ti ha mai insegnato come si fa a sentirsi forti e fiduciosi! Se nessuno ti ha mai aiutato a sviluppare un’identità sicura di sé e pro-attiva. Questa consapevolezza dovrebbe aiutarti ad accettare di più quelle parti di te che tanto vorresti cambiare. Quelle fragilità sono lì per un motivo, si sono sviluppate nel contesto in cui hai vissuto e non potevano essere diversamente, fino a oggi! L’accettazione e la consapevolezza sono i due ingredienti di base per vivere pienamente in base alle proprie ambizioni, svincolandosi da condizionamenti e vincoli affettivi.

Come affrontare la vita quando ci sentiamo sopraffatti

Quando ci si sente sopraffatti, si può reagire in modi che non solo non aiutano la situazione, ma che addirittura la peggiorano! Anche quando sembra che tutto vada bene, si possono presentare momenti in cui ci sentiamo sopraffatti. L’importante è non perdere l’obiettività e non permettere al pessimismo di avere la meglio su di noi. È naturale, forse anche sano, sentirsi tristi, arrabbiati o depressi. Non è normale, invece, restare bloccati in questi stati emotivi. Ecco alcune strategie per affrontare questi momenti critici e andare avanti. Ovviamente non sono formule magiche, ma semplici cambiamenti di atteggiamento.

1. Le difficoltà fanno parte della vita

Prima ancora di preoccuparsi di come affrontare le situazioni che ci mettono a dura prova è importante però capire qual è il primo passo della faccenda. Non si tratta infatti di comprendere come muoversi e dove andare per poter superare lo scoglio ma, in primis, di capire la natura della situazione in cui ci si trova. Insomma, il primo passo è quello di riconoscere la crisi.

Il momento di sconforto, il fallimento, va accettato e compreso per quello che è: una fase presente ma transitoria della nostra esistenza. Inizia a riconoscere il momento complesso e accettalo per quello che è. Pensare una vita senza difficoltà, senza imprevisti non è possibile e, se anche fosse, verrebbe a mancare qualcosa di estremamente importante. Prova a pensarci. Cosa ne sarebbe della tua vita senza difficoltà? Vai indietro negli anni e domandati: “Cosa ti ha fatto crescere?”. Sono proprio le difficoltà che ci permettono di costruire in noi qualità come forza, resistenza, resilienza.

Come sarebbero andate le cose se non avessi mai incontrato difficoltà. Se i tuoi genitori avessero fatto tutto per te, impedendoti di sforzarti per raggiungere qualsiasi obiettivo, se ti avessero dato sempre tutto ciò che chiedevi quando lo chiedevi? Prova ad immaginare. Molto probabilmente non saresti in grado di fare nemmeno un decimo di ciò che oggi sai fare e, soprattutto, avresti sviluppato una frustrazione incredibile a fronte della più piccola difficoltà che potresti incontrare nella vita.

2. Il peso delle aspettative

Pensa a tutte quelle volte in cui ti sei ripetuto “devo farcela a tutti i costi“, “non posso permettermi di sbagliare“, “non dobbiamo mai litigare“: queste sono aspettative totalizzanti che non prevedono alternativa, vengono vissute come dati di fatto, certezze assolute. E se l’aspettativa non viene confermata? C’è il crollo psichico. Se continui a porti obiettivi irraggiungibili, impossibili, obiettivi che nascondono il pensiero distorto che potrai avere il pieno controllo sulla realtà e sulle altre persone, la sconfitta è quasi scontata.

Di conseguenza anche il peso che viene dato a questo fallimento verrà ingigantito e vivrai continuamente con l’idea di non valere nulla, avrai un livello dell’autostima talmente basso da convincerti di non poter concludere niente nella vita.

3. Agisci, non re-agire

Azione e reazione non sono affatto sinonimi. Quando funzioniamo a briglie sciolte, non facciamo alto che vagare nella nostra vita sotto la spinta di re-azioni. Re-agiamo a emozioni soverchianti senza concederci il lusso di rallentare, riflettere, valutare ciò che è meglio per noi. Non siamo abituati a farlo perché nessuno nella vita ce l’ha mai insegnato. Tutto questo dovrebbe avvenire in modo naturale ma per chi ha un vissuto difficile e non ha potuto imparare a regolare le propri emozioni e i propri stati affettivi, non è affatto scontato.

Se ci sentiamo offesi, re-agiamo d’impeto e offendiamo a nostra volta oppure ci ritiriamo feriti, chiudendoci a riccio. Quando la vita deraglia succede proprio questo, le reazioni prendono il sopravvento sulle azioni. Le reazioni hanno intenzionalità astratte, servono a soddisfare un effimero bisogno di superficie.

Le azioni, invece, sono qualcosa di più profondo e richiedono a pieno le nostre capacità di organismi superiori. Ciò che differisce l’uomo dalle altre creature è la sua sfera complessa sfera cognitiva. Siamo capaci di ragionamenti complessi. Bene, applica queste capacità alla tua vita. Applicale come se dovessi risolvere un rompicapo matematico che certamente ha una soluzione. La soluzione è lì, aspetta solo di essere trovata.

Durante la giornata, quando un qualsiasi episodio attiva in te emozioni soverchianti, rallenta, concediti il tempo di comprendere quell’emozione e poi pianifica un’azione in base allo scopo che intendi perseguire.

Ricorda che le sfide, i cambiamenti e i problemi fanno parte della vita, non possiamo evitarli, ma possiamo scegliere come affrontarli e quanto peso dargli

Puoi modificare letteralmente la realtà attuale che vivi, proiettando una “nuova realtà” che crei consapevolmente dentro di te. E prima inizi il lavoro su di te per cambiare modo di pensare, prima riuscirai a trasformare la tua vita. Ma come prima cosa devi diventare consapevole del tuo potere. Sii coraggioso e ricorda sempre che non è mai troppo tardi per essere felice. Non è mai troppo tardi per amare ancora, per fare un viaggio o per acquisire nuove competenze. Fino a quando il tuo entusiasmo sarà forte, sarai accompagnato da salute e ottimismo, niente e nessuno potrà limitarti.

Immagina, vola con la fantasia, non considerare nulla come impossibile. Abbraccia la vita e le sue sfide, i suoi imprevisti e i suoi ostacoli, con la piena consapevolezza che potresti forse perdere, ma che se non lottati affatto, allora hai già perso in partenza…….Non è mai troppo tardi per ricominciare a SOGNARE. Tu meriti uno spazio e un tempo solo tuo, in cui dedicarti al tuo benessere! Ricorda, non devono essere cose eclatanti, ma quel quanto che basta per regalarti la tua dose di consapevole benessere quotidiano.

Spero aver scosso un pochino il tuo lato propositivo; ti lascio augurandoti un grosso in bocca a lupo per i tuoi progetti e dedicandoti questo bellissimo aforisma di Henry D. Thoreau ” C’è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera”

Ho scritto un libro che spero possa esserti di aiuto

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A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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