Se vuoi che la tua relazione funzioni sono necessarie queste 9 cose

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Ogni coppia è unica e speciale. O perlomeno, così ci si sente, soprattutto all’inizio della propria relazione. Quando siamo nel pieno della fase dell’innamoramento, tutto ci sembra andare per il verso giusto. Ai nostri occhi, la persona che abbiamo accanto appare perfetta. Pensiamo sia esattamente quello ciò stavamo cercando, ciò di cui avevamo davvero bisogno per stare bene ed essere felici. Ci sembra di essere in paradiso. Poi l’incanto si rompe e la vita di coppia si fa complicata. Iniziano le difficoltà, i primi litigi. Ci si accorge che l’altro è diverso da quel che pensavamo. A quel punto, si va incontro a una nuova fase del rapporto in cui, finito lo sprint iniziale, bisogna impegnarsi perché tra te e il tuo partner continui a funzionare.

La nostra esistenza è in continuo divenire così come i nostri sentimenti e legami

È impossibile pensare e, soprattutto, pretendere che le relazioni che intraprendiamo rimangano invariate negli anni. In effetti, l’amore non è qualcosa che esiste, che dura, che resta. È piuttosto qualcosa che viene continuamente sfidato, scosso, messo alla prova. E che può continuamente rinnovarsi, rinascere. O, al contrario, attenuarsi, degradarsi, sparire. L’amore è proprio un sormontare queste crisi, un rinnovarsi attraverso le crisi.

Così come esistono innumerevoli motivi per cui una coppia si lascia, esistono anche tante idee e cose da fare che possono ravvivare l’interesse e la voglia di stare insieme. Ci sono attività e luoghi che possono riparare le fratture e gli screzi, e anche momenti che ci fanno guardare l’altro/a sotto una luce nuova e di nuovo intrigante.

Succede che le coppie ritrovino la voglia di stare insieme rivoluzionando completamente il loro modo di viversi, oppure che riscoprano piano piano quel gusto intenso di avere una persona al loro fianco che sa stupire anche negli atti più semplici. Alle volte ci si accorge che l’interesse calato era solo un momento fugace di perdizione e solitudine, non eterno.

Innamoramento e amore….giusta precisazione

C’è una confusione tra innamoramento e amore. Questi due sentimenti non vanno certamente contrapposti, ma distinti. Nell’innamoramento la persona è presa dall’amore. È più pulsione, spinta, attrazione, che scelta di amare l’altro. Amare è una grande sfida. Per riuscirci dobbiamo disfarci delle idealizzazioni. I sentimenti autentici resistono con il passare del tempo e non si logorano facilmente. E’ questo un momento prezioso per entrambi, perché anche dietro la volontà dei 2 innamorati di apparire al meglio per fare colpo e conquistarsi, si comincia a capire quello che si ha in comune. Da qui si gettano le basi dell’amore vero, che si riconosce dal grado di altruismo ed empatia di cui la coppia è capace.

9 regole per far funzionare la tua relazione

Per far si che una relazione funzioni è fondamentale che ciascun componente sappia uscire da se stesso, mantenere un costante ascolto verso l’altro e, allo stesso tempo, un contatto con i propri bisogni. Significa prestare attenzione ai contenuti emotivi di ciascuno, così da potersi sostenere reciprocamente.  A volte ci dimentichiamo, presi dalla routine, che “stare insieme” significa condividere, non è una mera vicinanza ma qualcosa di più. Come si fa quindi a far funzionare una relazione?

Certo, non si tratta di una scienza esatta e non occorre seguire questi dettami alla lettera, nulla di macchinoso o artefatto. Si tratta, più che altro, di regole dettate dal buon senso e dalla letteratura psicologica che se prese in considerazione ci possono aiutare a mantenere o ritrovare la serenità all’interno del proprio rapporto. Una sana vita di coppia è caratterizzata da alcuni ingredienti fondamentali, vediamoli insieme:

1. Critica costruttiva

Uno dei peggiori killer di una relazione è l’eccesso di critica nei confronti del partner, perché, con questo comportamento, lo costringiamo a mettersi sulla difensiva e a ritrarsi, con buone probabilità di dare avvio spesso a discussioni violente. Al contrario, un onesto apprezzamento, da non confondersi con un’esagerata adulazione per tutto quello che l’altro fa e che dice, tende a rilassare il partner e a metterlo anche in una posizione di maggiore comprensione del nostro punto di vista.

2.  Responsabilità delle proprie colpe

Sembra semplice, ma non è da tutti ammettere i propri errori: riconoscere di aver sbagliato richiede umiltà, coraggio e soprattutto intelligenza sociale ed emotiva. Un comportamento socialmente competente ed emotivamente intelligente è caratterizzato da 3 punti fondamentali:

  1. riconoscere i propri errori senza mezzi termini;
  2. scusarsi sinceramente per l’accaduto;
  3. impegnarsi a non ripetere l’errore commesso.

Le coppie che hanno fatto proprio questo fondamentale principio, hanno vita lunga, rispetto a quelle che invece prediligono giochi pericolosi come “il silenzio”, “nascondersi dietro un dito” e “il gioco al massacro (è tutta colpa tua se…)”

3.  “Senso del noi”

Sembra banale dirlo, ma la coppia è composta da due persone con bisogni, motivazioni, obiettivi, interessi, aspettative e desideri diversi. Fino a quando nella coppia prevarranno interessi personali e forme di egoismo, comunque espresse, non si andrà molto lontano sul difficile cammino della crescita emotiva, dell’amore e della felicità. Questo traguardo, che ogni coppia desidera raggiungere, è invece possibile se i partner sono entrambi capaci di creare da subito quel magico “senso del noi ” che è un sentimento profondo, basato sulla condivisione di tutto ciò che crea e rinforza un legame affettivo, e che va alimentato costantemente nel tempo.

NOTA BENE
Una buona dose di condivisione non presuppone il fare sempre e tutto insieme, perché la simbiosi esagerata uccide la coppia soffocandola. Si tratta di condivisione di interessi e attività comuni, di quotidianità, di progetti, ma anche di stati d’animo ed emozioni.

4. Emancipazione affettiva

Per far funzionare la relazione, è necessario coltivare la propria indipendenza, dedicandosi ad attività che esulano dalla vita di coppia! “Senza di te non posso vivere”, “tu sei tutto per me”, “ti amo più della mia stessa vita” sono frasi struggenti che non denotano un amore sano inoltre sono disfunzionali alla coppia. Un sano rapporto a due non è frutto di una simbiosi alienante e soffocante, ma un insieme di due persone ben definite e autonome, perfettamente in grado di stare da soli e che apportano un valore aggiunto alla coppia facendola vivere e alimentando l’unione. L’altro non è un bisogno o una necessità e la relazione non è una gabbia.

5. Impegnarsi verso l’altro

Un amore generoso e attivo è quello in cui vi è la tendenza a sostenere l’altro nei momenti difficili o nel perseguire i propri scopi ed obiettivi  facendo tutto ciò che onestamente è possibile fare e senza per questo rinunciare alla propria integrità, convinzioni e desideri

NOTA BENE: La vicinanza emotiva, soprattutto nei momenti difficili, è fondamentale per aiutare il proprio partner in qualsiasi situazione. Un abbraccio, un messaggio Whatsapp premuroso, una frase di incoraggiamento, un bacio sono tutte sfaccettature di quello che ognuno di noi ha veramente bisogno nei momenti difficili: le carezze emotive. La carezza emotiva è l’unità di riconoscimento relazionale per antonomasia, che suona come un “Io vedo la tua sofferenza e ci sono per te”.

7. Gestire il litigio nel rispetto dei ruoli

Naturalmente, gran parte della difficoltà in un litigio di coppia sta nella comunicazione. A volte il problema non è quello che diciamo, ma come lo diciamo, che fa sentire l’altra persona abbandonata, incompresa, arrabbiata. Imparare a litigare con il partner è un’arte, e bisogna farlo in modo sano e intelligente, che non vuol dire malignamente strategico. Ci sono coppie felici che discutono spesso, e altre coppie felici che non discutono affatto: non è il litigio in sé a determinare la serenità in una relazione, ma, se si litiga, la discussione deve essere produttiva e non distruttiva. Discutere fa bene, stimola l’altro e se stessi, ma attenzione ai termini che usiamo. Meglio evitare espressioni accusatorie in prima persona a vantaggio di quelle emotive (non “tu non capisci”, ma “io mi sento a disagio quando dici queste cose”)

7. Scusami, ho sbagliato

E’ importante, in un sano rapporto a due, che venga rispettato il diritto di entrambi di sbagliare, avere torto, commettere errori e imparare da quelli, perché ci segnalano i nostri limiti e ci mettono sulla strada per superarli. Conosci qualcuno che non ha mai sbagliato? Alzi la mano chi ha avuto il coraggio di ammetterlo! Forse non siamo in tanti, ma una cosa è certa: è una frase che immediatamente sortisce l’effetto di accorciare le distanze tra i partner.

8. Non pretendere prove d’amore

Le persone manifestano il proprio amore in modi e tempi del tutto personali; per cui è assolutamente inutile e ridicolo chiedere espressamente di fare qualcosa per dimostrare amore.  Questo comportamento affatica molto la relazione, rischiando che la persona che lo subisce, scappi via dalla relazione. Ciò farà sentire il partner alle strette e svilirà il significato di quei gesti che dovrebbero sorgere naturali e spontanei.

9. Essere risolti

Erich Fromm suggerisce che l’amore maturo, cioè quello più sano ed equilibrato, è una unione che mantiene intera l’identità dei due partner, cioè fa sì che due esseri diventino “uno” rimanendo “due”. Questo significa che all’interno di una relazione sana non può avvenire nessun tipo di fusione nel partner, né decentratura verso l’altro.

Gli individui devono coltivare la relazione con l’altro nello stesso modo in cui curano quella con se stessi. Se troviamo difficile curare noi stessi, amarci, proteggerci e spronarci come potremo farlo con un’altra persona? Per amare in modo equilibrato un’altra persona è assolutamente necessario che prima di ogni altra cosa amiamo noi stessi nel modo giusto (quindi senza sfociare nel narcisismo o, al polo opposto, nella dipendenza da un’altra persona) e che diveniamo competenti nel ricalibrare sempre il nostro mondo su di noi con amore e generosità.

Cosa implicano tutti i punti detti sopra?

La capacità di impegno: certo, perché è questo che una relazione che funziona richiede all’altro. È  in assoluto la regola di buon senso più difficile da seguire in un rapporto di coppia. Infatti, l’impegno implica da un lato l’assunzione di responsabilità nei confronti del proprio partner, specificamente legate a tale ruolo. Ma perché è così difficile impegnarsi verso l’altro? Perché l’impegno richiede sacrificio, rinunce, capacità di donarsi senza pretendere nulla in cambio, impiego di risorse personali a favore dell’altro, altruismo e assenza di egoismo, dedizione, disponibilità, apertura al dialogo, complicità, affetto, partecipazione emotiva, presenza, empatia. Insomma amore: cioè quel sentimento di fatto indefinibile ma che raccoglie in sé tutte queste cose, quel sentimento che solo chi riesce ad aprirsi ad esso può provare davvero.

Attenzione a non commettere questo errore!

D’accordo, vuoi a tutti i costi che la relazione funzioni. E tu ti sei chiesto/a quanto ami te stesso? Uno degli errori più grandi che possiamo commettere quando siamo innamorati è quello di credere che soltanto in coppia si possa raggiungere la realizzazione personale. Sbagliato! Solo amando te stesso/a puoi trovare il vero amore, quello sano e autentico. Come fare, quindi, ad amarsi? Innanzitutto comprendendo che l’amore attraversa diverse fasi nella nostra vita, e che vivere di riflessi altrui non ti insegnerà a reagire o a stare bene con te stesso/a, né ti farà apprezzare la bellezza della vita, se non tramite gli occhi di un’altra persona. E tu certo non lo vuoi….tu vuoi vedere la bellezza della vita attraverso i tuoi occhi.

Una lettura preziosa per conoscersi

Se hai voglia di fare introspezione, guardarti dentro e metterti davvero in gioco, sappi che ho scritto un libro, è il libro che io stessa avrei voluto leggere tantissimi anni fa, prima ancora di diventare uno psicologo. S’intitola «Riscrivi le Pagine della Tua Vita». Puoi trovarlo in libreria e a questa pagina Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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