Troviamo difficile abituarci al cambio di stagione, al cambiamento del fuso orario o della dieta. Per non parlare dei cambiamenti più importanti, quelli che avvengono sul lavoro o nelle dinamiche familiari. Quando percepiamo che la trasformazione è troppo forte, ci irrigidiamo e si presenta ciò che in psicologia si conosce come “resistenza al cambiamento”.
I cambiamenti sono desiderati, ricercati, ma al tempo stesso, sono paradossalmente temuti e allontanati. La resistenza al cambiamento si riferisce proprio alla contraddizione interiore vissuta da molte persone: una sorta di pendolo in cui, alternativamente una volta l’individuo è consapevole delle proprie paure e resistenze ad effettuare trasformazioni, e altre volte invece è sintonizzato più sulle proprie spinte alla trasformazione ma poco in contatto con le proprie paure.
Rimanere dove siamo piuttosto che cercare di cambiare
Fondamentalmente, si tratta di un meccanismo attraverso il quale cerchiamo di mantenere le cose come prima. Tuttavia, quando cambiano le condizioni, questa resistenza serve solo ad affaticarci, sia fisicamente che mentalmente. Il cambiamento può essere qualcosa di molto difficile da affrontare e gestire. La maggior parte delle persone vuole cambiare la propria vita, in qualche modo o in un altro, ma è tutt’altro che semplice dare inizio al cambiamento o sostenerlo a lungo.
Spesso la paura e l’incertezza associate al cambiamento ci spingono infatti a rimanere rintanati nella nostra zona di confort e alla fine preferiamo rimanere dove siamo piuttosto che cercare di cambiare lo status quo. Allora passano i mesi, gli anni e continuiamo a lamentarci di qualcosa che non va nella nostra vita senza darci da fare per cambiarla.
E quando qualche evento non dipendente da noi altera le condizioni di “normalità” delle nostre esistenze, generando un cambiamento, puntualmente ci ritroviamo incapaci di affrontarlo.
Modalità della resistenza
La tensione si concretizza nella contrapposizione tra il cambiamento esterno e la nostra resistenza a cambiare dentro di noi. Le modalità della resistenza sono invece varie:
- Rifiuto (“ho sempre fatto così..perchè dovrei cambiare”)
- Rinvio (“ora ho altri impegni, ci penserò domani”)
- Indecisione ( “non so se è la cosa giusta”)
- Sabotaggio nascosto (“occhio non vede, cuore non duole”)
- Regressione (“è da stupidi rischiare”)
5 passi per imparare ad accettare il cambiamento
Come possiamo dunque tuffarci nel cambiamento, imparare ad affrontarlo e a gestirlo, se la resistenza sembra remarci contro? La strada del cambiamento può essere incredibilmente ardua, ma possiamo decidere di trasformarla, tutto dipende dal nostra atteggiamento.
1. Immagina il peggiore scenario possibile
L’aspettativa spesso non è una buona consigliera, soprattutto quando è irrealistica. Pertanto, quando devi affrontare un cambiamento, non ripeterti frasi come: “non è nulla, sarà facile da affrontare”, perché probabilmente non sarà così.
Invece, immagina il peggior scenario possibile. Dare libero sfogo per pochi minuti al proprio pensiero catastrofico, quando si torna alla realtà ci aiuta a capire che non era tutto così negativo come pensavamo. Infatti, uno studio ha dimostrato che si tende ad ingigantire le conseguenze emotive degli eventi negativi, riducendone al minimo i lati positivi. Con questo trucco è possibile equilibrare le tue aspettative e il cambiamento sarà meno opprimente di quanto pensavi e quindi genererà meno resistenza.
2. Sii consapevole della resistenza emotiva
Uno dei problemi principali che ha generato la nostra società è sicuramente la repressione delle emozioni. Si suppone che non dovremmo provare ira, rabbia o tristezza, dobbiamo essere sempre di buon umore e disponibili. Questo fa sì che reprimiamo le nostre emozioni e ci rifiutiamo di identificarle. Tuttavia, il fatto che non gli diamo un nome non significa che non esistano.
Se vuoi approcciarti al cambiamento devi imparare a riconoscere ciò che senti. I primi giorni proverai un certo disagio e ti sentirai impotente o turbata, ma sappi che è normale; sono reazioni perfettamente comprensibili davanti al cambio.
Se per esempio continui a stare con una persona che ti fa soffrire per paura di stare sola, significa che hai deciso di reprimere i tuoi stati d’animo. Di certo la situazione non cambierà….il tempo passerà, starai al fianco del tuo compagno e ti porterai dietro tutta la sofferenza e la frustrazione di questa relazione tossica. E tutto questo perchè? Perchè non vuoi dare una svolta alla tua vita!
Se si nascondono gli stati d’animo si otterrà solo di aumentare la resistenza al cambiamento, ma se si accettano, si potrà voltare pagina più velocemente adattandosi alle nuove circostanze.
3. Cambia i tuoi pensieri
Durante le prime fasi è normale avere dei dubbi. È come tuffarsi in una piscina di acqua fredda, il cambiamento è così drastico che ci chiediamo che cosa stiamo facendo e avremo la tendenza ad uscirne. Tuttavia, se si resiste e si supera la resistenza iniziale, dopo un po’ ci si sentirà a proprio agio. Non è che l’acqua sia ora più calda, ma siamo noi che ci siamo abituati.
Per superare la resistenza al cambiamento non basta riconoscere le nostre emozioni, è importante anche essere consapevoli dei nostri pensieri. Ad esempio, invece di pensare: “voglio scappare, non mi piace questa situazione”, pensiamo invece, “ho paura perché si tratta di una situazione nuova, ma alla fine mi ci abituerò.” Ricorda sempre che i tuoi pensieri hanno una forte influenza sulle tue emozioni per cui è importante avere dei pensieri più sereni e coerenti con la realtà.
4. Esplora le nuove situazioni
Spesso la resistenza al cambiamento si presenta perché non vogliamo cambiare i vecchi modelli impostati precedentemente, ma anche perché non conosciamo bene la nuova situazione. Quindi, un ottimo modo per evitare la resistenza al cambiamento è quella di fare in modo di sperimentare gradualmente le nuove circostanze.
Cerca di affrontarle con l’atteggiamento di un bambino, con curiosità e senza pregiudizi. Se ne hai bisogno, non esitare ad appoggiarti alle persone che hanno vissuto la stessa situazione in precedenza, chiedi loro che cosa hanno fatto e quali strategie sono risultate loro più utili.
5. Concentrati negli aspetti positivi
Ogni situazione nuova comporta aspetti positivi e negativi. Quando le emozioni ci accecano spesso non siamo in grado di vedere entrambi gli aspetti, ma è essenziale imparare a concentrarsi negli aspetti positivi del cambiamento. Se necessario, elencali su di un foglio. Molto presto ti renderai conto che esiste qualche opportunità di crescita.
Hai paura di fallire?
Non voler cambiare per paura di fallire significa restare intrappolati nella logica del perdente! Ci priviamo così della gioia di vivere e di affrontare le sfide che la vita quotidianamente ci propone. Il fallimento è una parte inevitabile di ogni cambiamento, e in realtà ogni fallimento dovrebbe essere celebrato: se non avessimo fallito non avremmo imparato nulla.
Solo così sarà possibile trovare gioia in ogni tentativo, in ogni vittoria, in ogni fallimento, e il cambiamento sarà una ricompensa di per sé. Recita un proverbio cinese “Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono dei ripari ed altri costruiscono dei mulini a vento”…..tu cosa scegli?
Apri gli occhi e prendi il controllo della tua vita
La vita ti metterà a dura prova con situazioni ed eventi a cui non puoi sfuggire e che magari ti arrecheranno dolore, fanno parte di quel pacchetto che chiamiamo vita, ma sappi che non saranno mai insormontabili. Ciò che accade fuori non è mai responsabile del tuo stato d’animo interiore. Il vero e unico responsabile è il tuo atteggiamento mentale nei confronti di ciò che accade.
Chiediti: sto davvero vivendo la vita che voglio? Se la risposta è negativa, chiediti il perché, e agisci. Inizia a crearti la tua vita, non perdere più tempo, è arrivato il momento di smettere di seguire gli altri, di giudicare, di soffermarti sulle discussioni. Inizia a goderti la vita come meriti. Ricorda sempre: tu NON sei inferiore a nessuno se credi in te stesso.
Una lettura preziosa
Molto spesso sento dire che per cambiare basta la forza di volontà. Questa è la credenza più ingenua del mondo! Prova a svitare un bullone con la sola forza di volontà, finirai per farti solo male le dita! Il bullone lo devi conoscere, devi saperne il calibro e poi disporre di una chiave inglese e capire il verso giusto per svitarlo.
Ecco, per il cambiamento è così, solo che in gioco non c’è solo un verso e un calibro da decifrare… Devi conoscerti, hai bisogno di capire come funziona la tua mente e poi adoperare, uno a uno, tutti gli strumenti necessari per cambiare e svoltare nella vita. Nel mio libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» ho raccolto molti strumenti, esercizi psicologi e teorie utili a comprenderti. Leggendo il libro scoprirai che, seppur complesso, sei una persona meravigliosa che aspetta solo l’occasione giusta per vivere la vita che merita!
E come scrivo nell’introduzione…sì, si nasce due volte, la prima quando veniamo al mondo, quando siamo impotenti e inermi dinanzi a tutto, la seconda, invece, quando prendiamo consapevolezza del nostro potere e iniziamo a a darci il valore che meritiamo. Se hai voglia di rivendicare il tuo valore, è il libro giusto per te! Puoi trovarlo in libreria e a questa pagina Amazon.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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