Segnali che il tuo partner vuole separarsi da te

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Ogni coppia ha le sue sfide da affrontare. Con il passar del tempo, ogni relazione evolve ed è giusto che sia così: cresciamo, facciamo nuove esperienze di vita, affiniamo i nostri gusti, le nostre preferenze, affermiamo la nostra identità (…), i cambiamenti nella coppia sono una naturale conseguenza della reciproca evoluzione personale. Talvolta però, un partner reticente al cambiamento e fossilizzato nella propria rigidità, può soffrire molto il cambiamento. Altre volte, invece, un partner un po’ distratto può infatuarsi. Molto più comunemente, i sentimenti non vengono alimentati nel tempo e così si spengono, ci si allontana dapprima emotivamente e poi anche fisicamente. Ecco, qualsiasi sia la circostanza, è possibile cogliere alcuni segnali di allontanamento.

Talvolta, i segnali di allontanamento possono essere sottili. Questo capita sia se il partner non vuole giocare a carte scoperte, sia se è ormai da anni che si è creata una frattura nella coppia. Talvolta, le coppie possono andare avanti per inerzia anche quando non c’è più intimità da anni! Questo capita quando entrambi i partner non hanno il coraggio di lasciare ne’ la voglia e gli stimoli per riconsolidare il rapporto.

Segnali che il tuo partner vuole separarsi da te

In questo articolo condivido con voi alcuni dei possibili segnali che potrebbero indicare un’imminente rottura. Non mancheranno riflessioni su come affrontare la situazione. Innanzitutto, è opportuno ricordarti che se sospetti un’imminente separazione, nulla ti vieta di chiedere e pretendere chiarezza dal tuo partner. «Ti sento molto distante. Sono consapevole che le cose ultimamente non stanno andando bene tra noi ed è proprio per questo che ti chiedo, hai intenzione di separarti?».

Domande del genere, andrebbero poste con voce decisa e calma. Senza alcun accenno ad accuse, senza far trasparire rabbia o paure e soprattutto senza colpevolizzare il partner. Il partner, infatti, se si mette sulla difensiva, difficilmente sarà sincero.  Se il partner è capace di rassicurarci e noi nutriamo ancora dei sentimenti, allora sarebbe meglio iniziare a lavorare sulla nostra relazione ponendolo come impegno condiviso.

Cambiamenti comportamentali

I cambiamenti comportamentali sono sempre indicatori di qualcosa. Quelli che elencherò di seguito, dovrebbero essere fattori subentrati a un certo punto della relazione. Alcuni di questi indicatori, sono la normalità nelle relazioni disfunzionali ma non lo sono affatto nelle storie d’amore mature.

Ti ritiene la causa della sua insoddisfazione

Un partner insoddisfatto e ormai giunto al capolinea, tende a essere rabbioso e accusarti di tutto. Se ti incolpa per ogni minimo errore, se di punto in bianco ha iniziato a disapprovare ciò che fai solitamente, attento, può essere un pesante campanello d’allarme! Se hai sempre notato questa tendenza a screditarti e colpevolizzarti, sappi che probabilmente stai portando avanti una relazione insana, caratterizzata da immaturità affettiva.

Non fa più progetti con te

Evita di rinnovare casa, è vago quando cerchi di programmare la prossima vacanza insieme, è riluttante a parlare di figli mentre prima era più propenso alla maternità o paternità (…), se vedi cambiamenti di rotta del genere, probabilmente non ti vede più nel suo futuro.

Non ti consulta più

Le decisioni personali vanno sicuramente prese in autonomia ma si sa, nella coppia ci si confronta sempre. Ecco, se di punto in bianco smette di condividere con te, forse sta facendo un lavoro su se stesso, oppure ti sta gradualmente tagliando fuori dalla sua vita. Può ometterti informazioni circa la sua carriera lavorativa, decisioni importanti come quella di cambiare auto (…). Gli scenari sono vari.

Vuole passare più tempo in autonomia

Esprime la volontà di trascorrere più tempo con la famiglia d’origine, improvvisamente si trattiene a lavoro o esprime il bisogno di fare attività da solo. In questo potrebbe non esserci nulla di strano. Anche in questo caso, infatti, tale cambiamento potrebbe essere associato a un lavoro persona che il tuo partner sta facendo su se stesso. Di solito, però, quando una persona lavora su se stessa non è anche scostante! Se in aggiunta a questi cambiamenti è anche scostante con te e diventa evasivo quando provi a chiedere spiegazioni, probabilmente le sue riflessioni vertono sulla separazione.

Non si discute più

Quando una relazione è al capolinea, il partner potrebbe perdere ogni interesse a discutere. Se da un lato la rabbia può innescare una certa reattività e causare litigi per nulla, dall’altro, la distanza emotiva potrebbe sfociare nella passività e nell’indifferenza. L’assenza di dialogo, nella coppia, è deleteria. Peggiore di qualsiasi conflittualità. Quando non c’è dialogo, non c’è più interesse, non ci sono più sentimenti da elaborare o trasformare. In questo caso, il partner tende a essere accondiscendente, all’apparenza potrebbe assecondare qualsiasi richiesta ma, nei fatti, continua con la sua vita. Questo approccio è anche tipico del passivo-aggressivo: da un lato ne’ ostacolo, ne’ inibisce le richieste, anzi, potrebbe anche assecondarle ma, dall’altro, non risponde a nessuna richiesta. Procrastina gli impegni ed è tendenzialmente assente.

È emotivamente disconnesso

Un tempo, nella coppia c’era complicità, vicinanza affettiva, parlavate dei vostri sentimenti, dei vostri desideri (…), oggi, invece, c’è meno interesse a condividere i propri stati d’animo. Se anche tu non nutri interesse a condividere ciò che provi con lui/lei, inizia a interrogarti su ciò che provi. Magari il tuo partner non è l’unico in dirittura d’arrivo.

Non c’è più interesse sessuale

Ti sorprenderà sapere che l’assenza di intimità fisica è una delle principali cause di divorzio matrimoniale. Soprattutto se tu sei una donna impegnata in una relazione eterosessuale e hai provato più volte ad avvicinarti e sei stata allontanata, potresti pensare che la tua relazione è sull’orlo della dissoluzione. Vale anche se tu che leggi sei un uomo? Le statistiche riferiscono che il rifiuto dell’intimità da parte di un uomo può essere maggiormente indicativo. Il motivo? Lo capirai subito dopo aver visto i dati statistici che seguono.

Secondo un sondaggio condotto su un ampio campione statunitense, portato a termine da YouGov (società britannica internazionale di ricerca e analisi), la relazione ideale cambia in base al genere.  Il 60% delle donne e il 56% degli uomini preferisce una relazione monogama. Il 19% delle donne, poi, preferisce una relazione sentimentale priva di coinvolgimento fisico, basata dunque solo sulla vicinanza affettiva. Per completezza, riporto tutte le stime. La domanda era: qual è la tua relazione ideale? Le opzioni che seguono rappresentavano le scelte.

  1. Monogama
    scelta dal 60% di donne e 56% di uomini
  2. Relazione aperta
    scelta dall’8% di donne e 15% di uomini
  3. Poliamorosa
    scelta dal 5% di donne e 7% di uomini
  4. Relazione occasionale
    scelta dal 6% di donne e 10% di uomini
  5. Asessuale
    scelta dal 19% di donne e 9% di uomini
  6. Altro
    scelta dal 2% di donne e 3% di uomini

Statisticamente ci sono più possibilità che una donna possa rifiutare l’intimità fisica ma desiderare di portare avanti la relazione; queste possibilità si dimezzano se è un uomo a evitare l’intimità.

È improvvisamente occupato

Annulla gli impegni, varia i suoi piani, improvvisamente non lo capisci più. Tende a passare del tempo lontano da casa, lavorare più ore, accantonare scuse, aggredirti quando chiedi spiegazioni… Queste sono vere e proprie bandiere rosse.

Non si preoccupa dei tuoi sentimenti

Questo succede soprattutto se il partner si è già invaghito di un altro o un’altra. Purtroppo, molte persone dimenticano del bene che c’è stato e, al momento della rottura, danno spazio alle nuove priorità senza considerare i danni collaterali che si lasciano alle spalle. I danni collaterali ci sono sempre. Una separazione è un po’ come un’esplosione dove le schegge incandescenti colpiscono un po’ tutto e tutti. Amici, famiglia, affetti, casa da cambiare, animali domestici senza una destinazione fissa, figli disorientati (…). A volte, quelle schegge possono colpirti in pieno volto e, sopraffatto dal dolore, farti perdere la lucidità necessari. Sappi, quindi, che anche da solo tu continuerai a esistere, il tuo mondo continuerà a esistere, non crollerà nulla. Hai solo bisogno di aspettare che quelle schegge diventino meno incandescenti, una volta intiepidite, potrai ripartire alla grande con la tua vita. Hai solo bisogno di aspettare con pazienza che tutto si raffreddi. Se lui/lei non si preoccupa più dei tuoi sentimenti, allora pensaci tu e pensaci per due! Con te sono in buone mani.

Cosa fare?

Se hai notato questi campanelli d’allarme, prova a parlarne apertamente. Spiegagli pure che ci si può separare in modo tragico o cercare di onorare i ricordi del passato e l’amore che fu, per separarsi con rispetto e calma. Ritagliatevi del tempo per parlare, per capirvi, non sentirti rifiutato/a o fallito/a, a volte la fine arriva così e non bisogna necessariamente trovare dei colpevoli. Se, trovato il dialogo, l’intenzione di non aggiustare la situazione diviene palese, allora non ti resta che accettare la separazione e ripartire da te.

Rifletti sull’effetto che l’altro ha su di te

L’amore vero ti avvicina a te stesso, ti fa sentire libero, ti dà coraggio e fiducia. Il suo surrogato patologico ti allontana da te stesso, ti fa sentire schiacciato. come se da solo non bastassi, ti fa sentire spaventato e confuso. Ti proietta all’insicurezza. La mancanza di un’adeguata cultura emotiva ha fatto sì che molte relazioni (incluse quelle genitore-figlio) vertano sul surrogato patologico dell’amore e, in definitiva, sul disamore (perché, diciamocelo, l’amore patologico è tutto fuorché AMORE, ma… chi lo attraversa, spesso non conosce la differenza).

L’aspetto positivo è che non dobbiamo necessariamente aspettare che l’amore arrivi da fuori, possiamo (e anzi, dobbiamo) iniziare a concedercelo da soli. Se vuoi iniziare una relazione d’amore con te stesso, esplorare il mondo dell’emancipazione emotiva e dell’affermazione di sé, ti consiglio la lettura del mio libro (già bestseller) «d’amore ci si ammala, d’amore si guarisce», disponibile in tutte le librerie e su Amazon. Quando c’è una separazione in vista, infatti, la prima cosa da fare, è ricostruire la tua identità. Non puoi e non devi tornare a come eri prima di lui/lei ma puoi costruire una nuova versione di te stessa/o.