Segnali tipici del partner immaturo

| |

Author Details
Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

 

Quando si sta insieme a qualcuno, non è sempre facile coglierne ogni sfumatura, specie quando si parla di difetti. Quando ci si innamora, infatti, si tende a mettere da parte la ragione per seguire il cuore e ciò porta ad ignorare tanti piccoli segnali che se notati potrebbero evitare problemi futuri. Una realtà con la quale ci si scontra solitamente dopo alcuni mesi, quando la fase di innamoramento lascia il passo alla frequentazione vera e propria o, in alcuni casi, quando in seguito ad una convivenza ci si trova a notare particolari che prima erano del tutto sfuggiti.

Quante volte abbiamo avuto davanti qualcuno o qualcuna e abbiamo pensato tra noi e noi “ma quanto è immaturo/a?” Tra i vari difetti che si possono riscontrare nel partner, uno dei più frequenti è quello di un livello di immaturità più alto del previsto. Un particolare che se a piccole dosi poteva risultare tenero, rischia di diventare difficile da gestire quando si riflette nella vita di tutti i giorni.

Ma chi sono queste persone che assumono un atteggiamento immaturo?

Parliamo di persone che fondamentalmente riescono a pensare solo a se stesse, rifuggono da qualsiasi responsabilità e non riescono a prendere decisioni.  Il profilo della persona immatura il più delle volte corrisponde a quello di chi rimane sospeso nel limbo in una condizione di perenne indecisione. Di conseguenza, l’immaturo si rifugia in comportamenti regressivi molto simili a quelli tipici di un adolescente. E’ abituato a vivere con leggerezza e non deve assumersi particolari responsabilità.

Prima di individuare le caratteristiche delle persone emotivamente immature, è doveroso quantomeno cercare di definire l’immaturità emotiva che potrebbe essere definita come quella condizione di vivere che appartiene a quegli individui che sono ancora legati ai desideri dell’infanzia: desideri, questi, che fanno sì che una persona abbia la convinzione di essere il centro dell’universo.

L’origine dell’atteggiamento immaturo

La tendenza a comportarsi da immaturo è evidente in tutte le azioni quotidiane. Quello che in genere caratterizza la persona immatura è un atteggiamento psicologico di rifiuto di mettersi in gioco nella vita, di affrontare le avversità o qualunque impresa implichi un investimento di forze, energia, sacrificio di sé. A questo punto ti starai chiedendo perché la persona che hai al tuo fianco arrivi ad assumere certi comportamenti così infantili! Sicuramente la sua non è una scelta: questa immaturità sembra avere radici lontane. E’ da riferirsi dunque al periodo infantile, spesso caratterizzato da vuoti emotivi o da esperienze negative che gli/le hanno impedito di  crescere come doveva.

Probabilmente avrà avuto genitori iperprotettivi che hanno fatto da scudo a qualunque problema o avversità. Questo atteggiamento genitoriale fa sì che difficoltà e ostacoli rimangano sconosciuti al figlio che cresce nella convinzione che la vita sia priva di preoccupazioni e contrarietà, di momenti bui e difficili. Quando il piccolo scopre da solo come è la vita vera, subisce uno shock tale da provocare un blocco della crescita. A questo punto regredisce e torna al periodo spensierato dell’infanzia, in cui tutto era perfetto.

L’immaturità nella relazione

Un immaturo sentimentale non è necessariamente un egoista o un anaffettivo: è una persona che non ha fatto l’esperienza della condivisione, che non ne conosce le potenzialità o ne ha timore. Percepire il proprio partner come immaturo, scoprire che forse non è così in sintonia con noi, con i nostri progetti o che semplicemente ha aspirazioni diverse dalle nostre può creare un disequilibrio nella coppia difficile da gestire. Viaggiare a due velocità diverse può essere di stimolo per entrambi, ma anche di intralcio se questo aumenta la distanza fra i partner.

Quando si ama qualcuno, subentra la voglia di vivere insieme. All’inizio sembra di stare in una favola. Ma una volta passata l’euforia iniziale, subentra la routine ed… ecco che ci accorgiamo che il nostro partner rivela la sua natura nascosta: è un eterno adolescente, che lascia in giro la sua biancheria, non cucina, non si cura di pagare le bollette, di ordinare casa, di gestire i figli…Tanto, ce ne occupiamo noi… che per loro siamo quasi un genitore!

In genere, l’immaturo sentimentale è una persona che non ha sviluppato a pieno la coscienza di un “noi”, intesa come capacità di fare spazio all’altro, di essere in una sfera in cui per entrare hai bisogno di rinunciare a qualcosa. Spesso per età, inesperienza o caratteristiche, la sua immaturità consiste nel non conoscere e rispettare le “regole” di una relazione ma, soprattutto, nel non riconoscerla come un processo in movimento e non fine a se stesso.  Ma attenzione, un immaturo sentimentale non è necessariamente un egoista o un anaffettivo: è una persona che non ha fatto l’esperienza della condivisione, che non ne conosce le potenzialità o ne ha timore.

L’invalidazione della relazione

L’immaturità emotiva non è un’etichetta diagnostica, non è che una persona possa essere diagnosticata “immatura sentimentale” però ci sono sicuramente tanti diversi comportamenti che la persona mette in atto che potrebbero appunto far sì che gli altri la percepiscano come immatura.

L’immaturo sentimentale galleggia nella relazione, senza un reale investimento e senza un impegno consapevole. Non riesce ad esprimere le sue emozioni e le sue reazioni sono sempre esagerate: se si arrabbia, per esempio, può arrivare ad alzare la voce ed essere molto scortese. La sua priorità? Sicuramente il divertimento, le uscite: insomma tutto ciò che non ha a che vedere con la famiglia e  con le responsabilità. E’ inoltre una persona egocentrica: crede che il mondo ruoti intorno a lui/lei, semplicemente perché, come i neonati, crede che basti chiedere affinché un suo desiderio venga soddisfatto.

E’ anche molto impulsivo, soprattutto se si tratta della gestione dei soldi: insomma, non si fa problemi a comprare tutto ciò di cui ha bisogno, senza badare a spese dato che non riesce a valutare oggettivamente determinate situazioni.

Tutto però diventa più difficile quando si entra nella sfera emotiva di un rapporto di coppia. Lì i margini di manovra si riducono notevolmente e il “bambinone” perde ogni punto di riferimento. Con un partner immaturo diventa difficile affrontare le reali e naturali problematiche conseguenti alla vita di coppia. Ma come fare a capire se il nostro partner è una persona immatura? Per riassumere ecco alcuni segnali da non sottovalutare

  1. Gioca sul senso di colpa: tende a dare la colpa sempre al partner per tutto ciò che va male nella sua vita o nel rapporto di coppia. I tuoi sentimenti non contano e vengono puntualmente messi da parte.
  2. E’ egocentrico: pretende che tu faccia delle cose per lui senza offrirsi  mai di ricambiare
  3. Non condivide: è geloso delle sue cose, dal suo computer al semplice oggetto
  4. Non sbaglia mai: pensa di avere sempre ragione e di non sbagliare mai, sia nel rapporto di coppia che nella vita di tutti i giorni
  5. Genitore-dipendente: tende a correre a casa dei genitori per ogni piccola necessità
  6. Tende a sminuirti: per rafforzare ulteriormente il suo Ego, non esita a sminuire qualsiasi tua azione, facendola apparire magari come poco importante.

Condividere la propria vita con un partner immaturo non significa soltanto prendersene cura, ma non poter fare affidamento su di lui/lei, non poter prendere decisioni importanti. Generalmente, il partner immatura porta la coppia a non crescere, a non progredire: nella maggior parte delle coppie discorsi come convivenza, matrimonio e figli sono banditi dagli argomenti di conversazione.

PER CONCLUDERE

Le difficoltà che si incontrano, quando si sta con un immaturo sentimentale sono legate al fatto che con una persona così si rischia di viaggiare separati, procedere su strade parallele, in cui gli investimenti, le aspettative e le motivazioni sono assai diverse. Significa stare con un partner che non empatizza con i tuoi bisogni, che non è al tuo fianco per darti una mano, che non riconosce i tuoi momenti di difficoltà, perché è molto centrato su se stesso e non ha imparato a fare diversamente.

Di solito, una persona immatura sentimentalmente fa fatica a “incontrare” l’altro in un dialogo diretto, anzi, spesso, il confronto è proprio evitato o magari relegato solo ai messaggi, perché ha difficoltà ad abbandonare il suo punto di vista per raggiungere un compromesso produttivo per il rapporto.

Se dunque stai vivendo una storia sentimentale con un “eterno bambinone o eterna bambinona” devi scegliere: o tenerti un soggetto anche simpatico, allegro e burlone ma profondamente inaffidabile o lasciarlo andare! Inutile attaccarlo, stimolarlo o, peggio, ricattarlo: non cambierà se non è lui/lei a voler cambiare e quindi mettersi in discussione. Ricorda che, in qualsiasi relazione, si va avanti sempre in due, e se entrambi non provate a portare avanti il rapporto il rischio è che una sola persona si carichi di tutto il bagaglio sulle spalle.

Gli amori sbagliati ci raccontano una verità: hai bisogno dell’altro per stare bene

Certo, questo era vero perché eravamo bambini, piccoli e indifesi. Oggi siamo adulti e abbiamo tutte le risorse necessarie per guarire le nostre ferite e anche per “sopportare” un nuovo abbandono. Perché è così che, in qualche momento della nostra vita, ci hanno fatti sentire: soli e abbandonati. Allora ti chiedo di avere fiducia in te, o almeno, in quella parte di te più saggia, più matura e coraggiosa. Quella parte di te che si prenderà cura di ogni tua fragilità, perché -semplicemente- meriti di essere felice.

Se la tua causa di sconforto sono le relazioni affettive e i legami, ti consiglio una preziosa lettura: «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce». Lo trovi a questo indirizzo amazon o in qualsiasi libreria. È il manuale più consigliato dai terapeuti e può davvero tenderti una mano per spezzare lo schema della dipendenza che, seppur non si manifesta in ambito amoroso, domina ancora la tua vita precludendoti la felicità!

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Se ti piace quello che scrivo, seguimi sul mio profilo Instagram: @anamaria.sepe.
Se ti piacciono i nostri contenuti, seguici sull’account ufficiale IG: @Psicoadvisor
Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*