Serotonina bassa: gli effetti sull’umore e sul pensiero

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

La serotonina bassa potrebbe essere la causa di un tono dell’umore irascibile, più esposto a problemi d’ansia, di rabbia e soprattutto alla depressione? La serotonina è spesso associata ai disturbi mentali, poiché svolge un ruolo chiave nella regolazione dell’umore, dell’ansia e di altre funzioni cognitive. Tuttavia, è importante sottolineare che i disturbi mentali sono condizioni complesse e multifattoriali, e il coinvolgimento della serotonina può variare da disturbo a disturbo. Vediamo in dettaglio cos’è questa molecola e come è implicata nei disturbi mentali.

Cos’è la serotonina?

La serotonina è un neurotrasmettitore che svolge un ruolo chiave nel sistema nervoso centrale (SNC) e nel sistema nervoso periferico. È comunemente associata al controllo dell’umore, del sonno, dell’appetito, della funzione sessuale e di altre funzioni fisiologiche. La serotonina viene sintetizzata a partire dall’amminoacido essenziale triptofano nel cervello e nelle cellule enteroendocrine dell’intestino. Nelle cellule cerebrali, il triptofano viene convertito in 5-idrossitriptofano (5-HTP) tramite un enzima chiamato triptofano idrossilasi. Successivamente, il 5-HTP viene convertito in serotonina attraverso l’enzima decarbossilasi dell’amminoacido aromatico.

La serotonina svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore. Nei circuiti cerebrali, influisce sulle emozioni, la motivazione, il sonno e l’appetito. È spesso considerata un neurotrasmettitore “buon umore” poiché livelli adeguati di serotonina sono associati a una sensazione di benessere e stabilità emotiva. Tuttavia, un squilibrio nella produzione o nella segnalazione della serotonina può contribuire allo sviluppo di disturbi dell’umore come la depressione e l’ansia.

La serotonina svolge anche molte altre funzioni nel corpo. Nel sistema nervoso periferico, agisce come neurotrasmettitore nei gangli nervosi autonomici e nei neuroni sensoriali. Nell’apparato digerente, la serotonina regola la motilità intestinale e può influenzare il processo di digestione. Inoltre, la serotonina è coinvolta nella regolazione del sonno, dell’appetito, della temperatura corporea, della contrazione muscolare, della coagulazione del sangue e della funzione sessuale.

Gli antidepressivi di classe SSRI (inibitori selettivi del reuptake della serotonina) come il Prozac sono comunemente prescritti per aumentare i livelli di serotonina nel cervello e migliorare i sintomi della depressione. Tuttavia, è importante sottolineare che il ruolo della serotonina nel sistema nervoso è complesso e la sua funzione non è completamente compresa. La ricerca continua a indagare sui meccanismi di azione della serotonina e sulle sue interazioni con altri neurotrasmettitori nel cervello.

Serotonina bassa

La serotonina è in grado di trasmettere le informazioni necessarie alla costrizione dei vasi, prende parte al processo implicato nella regolazione del ciclo sonno-veglia, ed è in grado di influenzare fortemente l’umore.

Un eccesso di serotonina causa diarrea, confusione, mal di testa, dispnea, allucinazioni, brividi, tremori, sudorazione, tachicardia, nausea… Una condizione di serotonina bassa può innescare una maggiore sensibilità al freddo (la serotonina svolge un ruolo nella regolazione della temperatura corporea), può essere causa di:

  • Tono dell’umore basso
  • Apatia
  • Anedonia
  • Scarsa reattività dell’umore
  • Disturbi del sonno
  • Inclinazione a disturbi d’ansia
  • Pensiero ossessivo
  • Rimuginare
  • Irritabilità
  • Insofferenza
  • Pessimismo

Si ritiene che un’alterazione significativa di questa molecola a livello del sistema nervoso centrale potrebbe essere implicata in diversi disturbi mentali.

Serotonina: depressione e altri disturbi

Alterazioni del sistema serotinonergico sembrerebbero essere coinvolte in diversi disturbi:

  • depressione,
  • disturbo bipolare,
  • anoressia nervosa,
  • bulimia,
  • binge eating disorder,
  • disturbo da stress post traumatico,
  • ansia,
  • disturbo ossessivo compulsivo.

Livelli di serotonina bassa sono stati osservati anche in pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo, è stata così collegata dalla psichiatra a quella particolare modalità di pensiero “ossessivo” e alla ruminazione.

Quando si parla di depressione la ricerca si è concentrata sulla sensibilità dei recettori per la serotonina. Nella depressione, infatti, non necessariamente si assiste a bassi livelli di serotonina.

Nei pazienti con depressione maggiore potrebbe esserci un alterazione del sistema recettoriale tale che, anche se i livelli di serotonina non sono bassi, il neurotrasmettitore non riesce a svolgere le sue funzioni.

L’esperimento

In un esperimento è stata provocata (in un campione di soggetti) la riduzione di triptofano. Il triptofano è l’amminoacido implicato nella produzione di serotonina. In assenza di questo amminoacido il nostro organismo non può produrla.

I ricercatori hanno osservato che, nel giro di poche ore, i livelli di serotonina si abbassavano per diverse ore. Gli studi hanno dimostrazione che la deplezione del triptofano (e il conseguente abbassamento del livello di serotonina) provoca sintomi depressivi temporanei nei soggetti con una storia personale o familiare di depressione.

Lo stesso effetto, invece, non si osserva nei soggetti che non hanno una storia personale o familiare di depressione. Da questo studio (Neumeister, Konstantinidis, Stastny et al., 2002), si è dedotto che i soggetti vulnerabili alla depressione abbiano recettori per la serotonina iposensibili, così, un abbassamento del neurotrasmettitore provoca una risposta più intensa. Qualcosa di simile è stato osservato anche nel disturbo bipolare. Nei pazienti con diagnosi di disturbo bipolare, sono state osservate maggiori modificazioni del tono dell’umore in seguito alla riduzione indotta del triptofano rispetto ai soggetti non clinici (Sobczak, Honig, Nicolson et al. 2002).

In sintesi, se da un lato la serotonina bassa può essere implicata in determinati disturbi mentali, è anche vero che le evidenze scientifiche ci portano a supporre che nei disturbi dell’umore (depressione e disturbo bipolare) sia implicata una diminuita sensibilità dei recettori della serotonina.

Analisi cliniche

Esiste un test per misurare i livelli di serotonina?
Sì. E’ possibile misurare i livelli ematici di serotonina (analisi del sangue). Queste analisi sono impiegate anche per indagare alcune forme tumorali (tumori carcinoidi). In alcuni casi, peer misurare i livelli di serotonina è possibile eseguire delle analisi delle urine; la serotonina, infatti, viene metabolizzata nel fegato ed i suoi metaboliti, prevalentemente il 5-HIAA (acido 5-idrossiindolacetico), vengono eliminati con le urine.

Come produrla in modo naturale

In omeopatia e nei portali, si sente spesso parlare di “serotonina naturale”. In realtà non esiste una “serotonina” che non sia naturale! Anche chi assume antidepressivi non immette in circolo direttamente la molecola ma dei principi attivi atti ad aumentarne le concentrazioni a livello del sistema nervoso centrale. Per migliorare il tono dell’umore e aiutare il nostro organismo a produrre serotonina, possiamo curare l’alimentazione e il nostro stile di vita.

Il triptofano è un amminoacido essenziale, è detto “essenziale” perché il nostro organismo non è in grado di produrlo in autonomia e ha necessità di ingerirlo mediante gli alimenti. Gli alimenti che contengono triptofano sono:

  • Semi di soia
  • Merluzzo
  • Parmigiano
  • Uovo (soprattutto nell’albume)
  • Germe di grano
  • Semi di girasole
  • Carni
  • Salmone
  • Cioccolato fondente
  • Latte

Ti farà piacere sapere che il triptofano è il precursore non solo della serotonina ma anche della melatonina, il neurormone coinvolto nel ciclo sonno-veglia.

Anche determinate attività possono aumentare la produzione di “serotonina naturale”. Tra le più efficaci segnaliamo:

  • Psicoterapia
  • La vita all’aria aperta e l’esposizione solare
  • Esercizio fisico

La psicoterapia può migliorare la produzione del neurotrasmettitore?
Sì. E’ stato dimostrato che una situazione esterna è in grado di alterare rapidamente la produzione del neurotrasmettitore. Un “allenamento mentale” nei processi cognitivi può aumentare la produzione di serotonina e migliorare l’autoregolazione dell’umore (J. Psychiatry Neurosci, 2007).

Integratori a base di serotonina

In realtà non esistono. E’ possibile acquistare integratori a base di triptofano venduti per promuovere il sonno, per migliorare la produzione della molecola del buon umoree e della melatonina.

Le ricerche hanno dimostrato che un buon apporto di triptofano può migliorare la qualità del sonno e anche il tono dell’umore, ma solo in soggetti non clinici (cioè solo in pazienti che non hanno una storia di depressione alle spalle o altri disturbi mentali). Gli integratori a base di triptofano non dovrebbero essere assunti in concomitanza con farmaci antidepressivi di classe IMAO o SSRI.

È importante sottolineare che una bassa disponibilità di serotonina potrebbe essere solo uno dei fattori che contribuiscono a tali sintomi e disturbi. La serotonina interagisce con altri neurotrasmettitori e il suo ruolo nel sistema nervoso è complesso e ancora in fase di studio. Se sospetti di avere un livello basso di serotonina o stai sperimentando sintomi correlati, è consigliabile consultare un professionista della salute mentale per una valutazione accurata e un eventuale trattamento adeguato.

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