Sono forte perché sono stato debole

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

La vita è fatta di momenti belli e momenti brutti.  Eventi inaspettati possono coglierci di sorpresa e mettere in discussione tutti i progetti che avevamo preventivato lasciandoci con il morale a terra. Ostacoli, prove, dolori inaspettati come malattie, lutti, abbandoni, separazioni o perdita dei nostri punti di riferimento, mettono a dura prova la nostra capacità di reagire. È facile abbattersi, isolarsi e lasciarsi andare. Invece ogni momento di crisi dell’esistenza nasconde in sé un’opportunità per evolversi e diventare più forti.

Sono forte perché sono stato debole” è una frase che dovrebbe farci riflettere. Se è vero che di fatto esistono persone più forti è altrettanto vero che la forza d’animo è qualcosa che possiamo (e dobbiamo) imparare a sviluppare. Superare i momenti brutti non è mai semplice, nemmeno per le persone più forti. Rialzarsi dopo essere stati feriti, dopo aver tanto sofferto è una delle prove più difficili da affrontare. Ma attenzione, non è questione di “destino”, di fato, è la vita fatta così, il dolore è qualcosa di inevitabile.

Quali sono gli errori da evitare in questi casi?

Mai colpevolizzarsi per quello che è successo. Alcune frasi del tipo: “avrei potuto” oppure “avrei dovuto” o “se avessi fatto…” non sono utili per il tuo benessere. Non è possibile tornare indietro e intervenire sul passato. Puoi però nel presente capire cosa si può fare. Aristotele diceva “Se c’è una soluzione perché ti preoccupi? Se non c’è una soluzione perché ti preoccupi?”. Fondamentalmente abbiamo solo due possibilità: accettare le cose che non possiamo cambiare oppure scegliere di cambiare quando possiamo farlo.

Un errore tipico è quello di aspettarsi il peggio: “siccome mi è successo, vedrai che capiterà ancora”. Però non c’è nessuna prova che succederà ancora di rivivere la stessa esperienza spiacevole in futuro. Devi accogliere la paura come una parte di te che è ancora in allarme ma che può essere governata riportandosi nel presente.

Come rialzarsi più forti di prima

C’è una domanda che può aiutare a riequilibrarti: “Cosa posso fare per stare bene, adesso?” Grazie a questa semplice domanda puoi iniziare ad allenarti alla fiducia, alla speranza e all’ottimismo. Piccoli passi, giorno per giorno fino a che il cuore fa filtrare spiragli di gioia. Certo, devi darti il tempo di aprirti al mondo con amorevolezza e pazienza. Puoi ripartire col piede giusto. Come? Facendo scelte consapevoli, liberandoti dai condizionamenti del passato, imparando ad accettare i tuoi limiti e a sviluppare le tue risorse. Intanto voglio offrirti alcuni suggerimenti utili.

La forza parte da un sorriso

Quando stai male non credere di essere la sola e soprattutto non pensare che chi sorride, chi si dimostra forte, non abbia sofferto nella vita, anzi! Le persone che appaiono “forti”, sicure di sé, sono probabilmente tra quelle che hanno sofferto di più, quelle che hanno dovuto affrontare una miriade di problemi.

L’ansia e le paure che ti assillano vanno affrontate a testa alta. Quando ti circondi di persone positive, il mondo apparirà più luminoso. Sorridere, aiuta tantissimo. Secondo alcuni studi “al sorriso si risponde con un sorriso”. Ciò significa che chi ti circonda percepisce la positività che vuoi emanare e a sua volta risponderà con il medesimo gesto. Se tutti imparassero a sorridere di più e a lamentarsi meno, il mondo sarebbe un posto migliore.

Apprezza ciò che hai

Una delle caratteristiche dell’essere umano è quella di apprezzare le cose quando queste vengono a mancare. Ciò non vale solo per i sentimenti ma per qualsiasi cosa! Pensa per esempio a quando sei a dieta e per un periodo di tempo ti privi della tua pietanza preferita, (ad esempio la cioccolata o la pizza). Il giorno che tornerai a mangiarla questa ti sembrerà più gustosa, più saporita. Così accade anche con i momenti più dolorosi della vita; questi non devono fermarti. Andare avanti con il sorriso nonostante gli stenti è una delle sfide più ardue ma talvolta rappresenta la scelta più produttiva, in grado di aprirti gli occhi e farti apprezzare ogni sfumatura.

Superare il dolore sfruttando le emozioni

Parti dal presupposto che il passato è il passato. Che questo non può essere riscritto o modificato, può solo aiutarti a crescere, a migliorarti, a cambiare l’approccio con il presente.

Gli esseri umani sono esseri sociali e in quanto tali si evolvono entrando in contatto con altri propri simili. Decidere di isolarsi per sempre dal mondo non serve a nulla. Impara dunque a sfruttare le tue emozioni. Come? Godendoti ogni attimo (un raggio di sole che ti accarezza il viso, il sorriso di un bambino, la freschezza dell’acqua quando sei assetata). Quando stai male emotivamente sicuramente non sei in grado godere a pieno delle meraviglie della vita, non subito almeno. L’importante è provarci. Il successo non è immediato. Probabilmente all’inizio ti pentirai di qualche tentativo poco riuscito. Non preoccuparti, è del tutto normale.

Il valore delle lacrime

Nella nostra società piangere viene ancora spesso considerato un segno di debolezza. Ma non è così. In realtà bisogna essere coraggiosi per lasciare che le nostre preoccupazioni scivolino via insieme alle lacrime. Nasciamo piangendo come segno di vitalità. Da bambini ci capita spesso di piangere.

Era il nostro modo più efficace per comunicare un dolore o un malessere, oppure una paura. Crescendo impariamo a controllarci. Non piangiamo più, ci tratteniamo. In realtà piangere è il modo più efficace per buttare fuori le emozioni forti, la tensione, persino la gioia e la commozione.

Attraverso il pianto comunichiamo le nostre emozioni, scarichiamo le nostre tensioni e tutto questo ha un alto valore terapeutico: oltre a stabilire un contatto con chi ci sta difronte, consente un’analisi introspettiva incentrata sul momento che stiamo vivendo. Liberarti di qualcosa che hai dentro, significa essere pronto per superare un momento difficile e guardare con maggiore lucidità ai prossimi obiettivi.

Fai spazio al nuovo

Libera la mente. In questa “scatola” abitano molti pensieri e convinzioni del tuo passato che generano un rumore fastidioso, impedendoti di concentrarci sull’andare avanti.

Solo un nuovo atteggiamento, più lucido e affettuoso con te stesso, può aiutarti a identificare ciò che non è più adatto a te; quando concentri la tua attenzione su pensieri inutili, difficilmente c’è spazio per cambiarli. Pensieri che governano la tua vita perché, senza volerlo, concedi loro tutto il potere.

In questo senso, il rinnovo significa fare spazio per il nuovo nella mente, significa ripulirla di tutta quella spazzatura, significa liberarsi di tutti i pensieri e le credenze che agiscono come un freno. In questo modo concederai a te stessa una possibilità: quella di costruire una versione migliore di te.

Avvia un dialogo interiore positivo tutti i giorni

Elimina dalla tua mente il “Non è possibile”, “Oggi non posso”, “Non mi vedo capace”, “Questo non fa per me”. Per insicurezza, per pigrizia….a volte tendiamo a procrastinare. E’ proprio nel momento in cui stai per rimandare che devi porti qualche semplice domanda “Cosa cambia a farlo domani? “Perché non provarci“. Se cambi il tuo pensiero, cambieranno anche le tue  emozioni e giorno dopo giorno ti sentirai  emotivamente più sicuro.

La vita è ora nel presente!

È importante che consideri  il dolore emotivo come un’esperienza, un qualcosa che lascerà una cicatrice nella tua anima ma non per questo deve destabilizzarti. La vita va avanti e la sofferenza è inevitabile. Diventare mentalmente ed emozionalmente forte non è qualcosa che avviene da un giorno all’altro. Il dolore va vissuto, è inevitabile.

Accetta le ferite del passato affinchè non siano motivo di negazione del presente. Qualsiasi sia la causa legata al tuo dolore, adesso sei qui, in questo mondo. Impara a piacerti, ma a piacerti davvero e non solo un po’, bisogna essere pazzi di se stessi. Perché se non lo facciamo noi, chi dovrebbe farlo? E ricorda, nessuno sceglie di essere debole. Sono le circostanze che ci “colpiscono” per metterci alla prova. Lo sforzo che ti è richiesto sarà, poi, ricompensato da una vita appagante in cui certi inappropriati confronti e inutili giudizi verranno presto accantonati e dimenticati.

Questa è la vita; il dolore, così come la gioia, ne fa parte e non possiamo escluderlo dalla nostra vita o fare finta che non esista

Dunque accetta il fatto che a volte le esperienze ti portano a soffrire e che questo va bene perché fa parte del tuo percorso di crescita e di maturazione emotiva. Non esiste la formula magica per superare velocemente la sofferenza legata alla rottura di una relazione (tossica o meno che sia), né per far durare le cose per sempre.  La cosa migliore che tu possa fare dunque e accettare il tuo dispiacere e le tue paure e lasciarle andare, lasciando andare l’attaccamento a qualcosa che non ti serve più.

Puoi ricostruire il tuo “dopo” sfruttando il tuo dolore, ascoltando le tue paure e la rabbia residua di tutte le ingiustizie subite, di quei riconoscimenti mancati (…). Puoi ricostruire il dopo ripartendo dai tuoi bisogni, ascoltandoli e rispettandoli (e facendoli rispettare!). La fase di ricostruzione può segnare l’origine della tua nuova vita. È l’occasione preziosissima di riscoprire se stessi. A questo proposito ti consiglio caldamente di leggere il mio libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita», un testo estremamente introspettivo, che ti guiderà alla scoperta di te e alla ricostruzione di un legame magico e profondo, quello con te stesso. Lo trovi nella tua libreria di fiducia o su Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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