Nell’ambito, molto vasto e complesso, della psicologia dell’abitare, ogni ambiente della casa ci parla. Ma le finestre cosa rappresentano? Quanto è importante avere a disposizione una finestra attraverso cui osservare il mondo dall’interno della propria casa, dalla sicurezza e dalla privacy delle mura domestiche? Quanto è essenziale, nella vita quotidiana di ciascuno di noi, poter beneficiare di un punto di osservazione privilegiato che ci permette non soltanto di essere spettatori, ma anche partecipanti a un mondo che si muove appena al di là del muro?
Ma che significato ha guardare dalla finestra della nostra casa?
Personalmente credo soddisfi un bisogno e un desiderio di essere connessi con il mondo in maniera protetta: con la natura, con l’aria, con i colori, ma anche curiosità e controllo, desiderio di evasione e di approfondimento psicologico. Attraverso le finestre è come se noi guardassimo il mondo con una limitazione che ci consente una certa visuale e angolatura, una spazialità che conosciamo bene ma di cui abbiamo bisogno ogni giorno. Molte volte noi guardiamo fuori dalla finestra ma in realtà non stiamo veramente osservando ciò che è sotto il nostro sguardo, siamo persi nei nostri pensieri, oppure sogniamo mondi lontani o ancora siamo in una fase riflessiva.
Guardare fuori dalla finestra, lasciar vagare gli occhi al di là dei vetri, non è sinonimo di perdita di tempo. Perché a volte chi guarda attraverso questa soglia non ha interesse a vedere il mondo esterno, bensì desidera navigare attraverso l’introspezione, raggiungere i suoi mondi interiori alla ricerca di nuove possibilità.
Le finestre sono soglie per la mente umana
Spesso sono la risorsa indispensabile per ogni sognatore. Anche per chi ha bisogno di riposo dopo un giorno stressante e appoggia la fronte sul vetro freddo di un finestrino della metropolitana. È in questo momento che lo sguardo si rilassa e l’immaginazione si accende. È in questo momento che iniziamo a sognare a occhi aperti e il nostro cervello trova sollievo, libertà, benessere. Ammettiamolo, raramente siamo autorizzati a immergerci nei nostri stati mentali per sapere cosa sta succedendo lì dentro. Perché chiunque lo fa rimane immobile, non genera nulla, non dimostra nulla. E questo, in una società orientata ai risultati, è poco meno che un sacrilegio.
Tutto il potenziale nascosto in ognuno di noi può essere ritrovato davanti a una finestra
Guardare fuori dalla finestra in un certo momento della giornata equivale a prendere un appuntamento con sé stessi. Significa attraversare la soglia di quel mondo interiore così spesso trascurato. Quel mondo che non serviamo o nutriamo perché l’esterno esige troppo da noi. La società di oggi ci vuole iperconnessi, appesi a stimoli infiniti. Cerchiamo quindi di imparare a fissare dei limiti e ad andare di tanto in tanto davanti alla finestra. Davanti a quel riflesso dove sono contenuti i nostri sogni, dove sbirciare la nostra bellezza interiore e un mondo pieno di infinite possibilità.
Davanti a una finestra possiamo guardare il mondo fuori e dentro di noi. Dipende dal momento, dipende da noi!
Platone suggerì che le nostre idee sono come uccelli che svolazzano nella voliera del nostro cervello. Perché gli uccelli si stabiliscano, egli considerò che abbiamo bisogno di periodi di calma senza nessun proposito particolare.
Guardare fuori dalla finestra ci offre questa possibilità. Vedere il mondo passare mentre siamo tranquilli e rilassati è come se per qualche minuto scendessimo dal treno in corsa. Non abbiamo un obiettivo specifico e la nostra attenzione vaga senza meta, quindi il semplice atto di guardare fuori dalla finestra può essere quasi rilassante e ristoratore quanto la meditazione.
Passiamo al test psicologico
Perché ci affacciamo alla finestra? Cos’è che ci spinge a guardare fuori da una finestra che si affaccia su una strada, un cortile, una piazza, sulla campagna aperta o in certi casi sul mare? A tal proposito ci viene in aiuto il test della finestra da me elaborato. In alto trovi una foto contenente quattro finestre; immagina di avere la possibilità di affacciarti per ammirare uno di quei panorami, quale finestra sceglieresti? Guarda attentamente che panorama si scorge e fai la tua scelta. Ogni finestra si caratterizza in modo specifico e così, la tua scelta, può rivelarci qualcosa di te. Andiamo a scoprire i profili.
Profilo 1
Mentre le altre figure lasciano spazio all’immaginazione, la tua scelta evoca qualcosa di ben inciso. La prima figura, infatti, rappresenta il paesaggio classico, a differenza delle altre è l’unica finestra con un panorama molto realistico: la strada, le abitazioni…insomma il classico panorama che scorgiamo dalle nostre finestre. Anche tu ti presenti così come sei, una persona trasparente e diretta, priva di fronzoli, che va avanti con i suoi punti fermi. In effetti sei una persona che difficilmente cambia idea. Sicuramente pragmatica anche se troppo ancorata a vecchi schemi. A volte sei diffidente, sfuggente e difficilmente ti apri a nuove amicizie (lo si evince dalla posizione del gatto)
Probabilmente sei cresciuto in una famiglia che ti ha un pochino tarpato le ali. Ancora oggi ti senti spesso vincolato dagli affetti e sobbarcato da responsabilità che ti impediscono di spiccare il volo e concedere finalmente spazio ai tuoi bisogni sepolti. La pianta sul davanzale rappresenta voglia di scrollarsi di dosso alcune situazioni che ti opprimono, voglia di cambiare aria anche se sei ben consapevole che le circostanze attuali te lo impediscono.
Profilo 2
Nell’immagine che hai scelto predomina la raffigurazione degli alberi e questo è emblematico: proprio come un albero, hai delle radici e senti il bisogno di crescere. Sei una persona in forte espansione, determinata, che ha voglia di costruire il proprio futuro. Dalla finestra si scorgono diverse sagome di arbusti, stanno a significare che hai le idee molto chiare: c’è un desiderio o un obiettivo che vuoi raggiungere e che focalizza la tua attenzione. La distesa si estende fino all’orizzonte, ciò simboleggia uno spiccato senso di introspezione. Ami stare solo con i tuoi pensieri; ti piace guardarti dentro per capire cosa manca e cosa aggiungere alla tua vita.
Hai voglia di risolvere tutti i nodi del passato e hai fiducia nelle tue risorse (indicativo i libri sul davanzale). Certo, anche tu ti trascini dei nodi ma hai tutte le energie, le capacità e tanta volontà per affrontarli. Se un tempo ti lasciavi sopraffare dalle difficoltà, ora riesci a padroneggiarle con molta più consapevolezza e questo lo si vede anche nei legami che stringi, cercando di tagliare fuori chi ti appesantisce in modo sterile, senza arricchirti.
Sei per la trasparenza tanto che non sopporti le persone false e le ipocrisie. Nonostante la tua diffidenza, la predominanza del colore verde, ci fa capire che sei una persona ottimista e propositiva, che cerca sempre di migliorarsi nonostante le difficoltà affrontate in passato.
Profilo 3
Da questa finestra scorgiamo un paesaggio marino. Il mare racchiude in sé un simbolismo molto potente. È anche una fonte di energia rinnovatrice: proprio quella forza che sentiamo sprigionarsi dentro di noi mentre lo osserviamo incantati. La vita ha origine dall’acqua, noi stessi ci sviluppiamo immersi nel liquido amniotico, protetti nell’utero della nostra mamma. Per il suo costante movimento, il mare può indicare uno stato di inquietudine, di agitazione che genera solitamente indecisione e ambiguità.
Anche tu sei così: vivi emozioni contrastanti e sei mosso da desideri diversi. Da un lato vuoi qualcosa ma dall’altro finisci per comportarti in modo opposto. Il tuo passato ti ha impedito la possibilità di costruirti dei punti fermi. Forse hai avuto un’infanzia difficile; sei cresciuto senza l’amore che meritavi e questo ti ha portato a fare scelte drastiche che magari ti hanno disorientato. Diciamo che la «pace con il tuo passato» è arrivata in modo un po’ forzato. Ti prefissi di custodire il meglio dei tuoi vissuti, ma non sempre è facile, non per chi ha un vissuto come il tuo.
Non sai ancora bene che direzione intraprendere, sai solo che vorresti emergere e chiamarti fuori da situazioni difficili. Vivi emozioni tumultuose che si ripercuotono sulle tue azioni. Forse la tua vita sentimentale non va come vorresti? Senti il bisogno di intraprendere nuove esperienze, il tuo presente inizia a starti stretto! (indicativa la barca ). Intanto il tempo scorre e ancora non hai bene in mente che direzione dare alla tua vita (molto indicativo la presenza di un orologio sul davanzale). In questa fase della tua vita hai tanta fretta di portare a termine qualcosa o realizzarti in qualche modo. Hai qualche sogno segreto nel cassetto o un obiettivo da raggiungere? Perché sembra proprio che hai “fame di qualcosa”.
Profilo 4
Da questa finestra scorgiamo una grande metropoli, simbolo delle città contemporanee con le loro forme alte. Nelle più grandi capitali del mondo, i grattacieli sono il simbolo del business e della modernità. Sono importanti sedi di uffici e aziende, oppure soluzioni abitative per chi ama risiedere nei centri urbani. Simbolicamente, da questa finestra non scorgi semplicemente la metropoli; il tuo sguardo è ben più alto, più lontano….una meta, la realizzazione dei tuoi sogni nel cassetto (è l’unica figura in cui è notte). In lontananza si scorgono chiaramente finestre molto luminose; questo rappresenta forte elasticità di pensiero. Riesci a inserirti facilmente in ogni ambiente. Sei esigente nelle relazioni, apprezzi la compagnia ma al contempo stai bene anche da solo (indicativo la presenza rilassata del gatto)
Sei una persona indipendente che non ama porsi limiti e restrizioni; preferisci lavorare in autonomia. Sei poco incline nel riconoscere sentimenti e bisogni altrui; non perché a te non importi ma perché sei molto concentrato nel raggiungere la tua realizzazione personale. Il punto di forza è la tua capacità di lavorare bene sotto pressione ed eccellere in situazioni di stress elevato
I test psicologici di Psicoadvisor
I test psicologici di Psicoadvisor sono realizzati sfruttando il simbolismo e disparate teorie psicoanalitiche, tuttavia è bene chiarire che hanno solo scopo ludico e non possono sostituirsi a qualsivoglia analisi psicologica del soggetto. Queste valutazioni, anche se elaborate secondo criteri statistici e rimarcando teorie psicoanalitiche, hanno solo carattere di curiosità e intrattenimento.
A cura di Ana Maria Sepe, psicoanalista
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