Il piercing è un mezzo di autoaffermazione, non sorprende scoprire che la scelta di fare un piercing viene fatta soprattutto in età giovanile. Se questa è una verità generale possiamo dire che è indicativo, a livello psicologico, la scelta del posto in cui il piercing è collocato. Nota bene: la scelta di fare o meno il piercing e della sua posizione, può essere legata anche a influenze esterne, questo avviene soprattutto durante l’adolescenza.
Teorie psicologiche sui piercing
Diversi riferimenti autorevoli nel campo della psicologia affermano che il piercing potrebbe essere inteso una forma sottile di autolesionismo. Tra questi l’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry (AACAP), annovera il piercing tra le possibili forme di autolesionismo, al pari di bruciarsi o tagliarsi. Così come l’AACAP, ci sono state diverse pubblicazioni di studi autorevoli (The Journal of Psychosomatic Research, 2006. Deviant Behavior, 2009…) che associano il piercing al rifiuto di sé e anche a disturbi come alienazione sociale, depressione, disturbi alimentari e abuso di sostanze.
I risultati degli studi sono difficili da interpretare perché sono basati su campioni troppo eterogenei. Un altro gruppo di autori definisce il piercing come semplici forme di autoespressione, che danno vita al bisogno di affermare se stesso in un modo che promuove l’anonimato.
Senza entrare nel merito dell’una e dell’altra posizione, vediamo cosa può simboleggiare la scelta del luogo in cui si fa piercing… Quindi non analizziamo cosa spinge o meno a fare il piercing, bensì la sola scelta del posto.
Piercing sulla lingua
La lingua è il mezzo che usiamo per parlare e per sperimentare i piaceri del palato. Il piercing sulla lingua può indicare una persona che vuole esprime i suoi concetti senza sottostare ai compromessi. La sua arma è la comunicazione: si può avvalere di affermazioni taglianti ed esclamazioni fuori dagli schemi proprio perché non vuole piegarsi alle convenzioni.
Il piercing sulla lingua è l’unico che non è messo in bella vista eppure, chi lo fa, ne sperimenta una contatto costante: il piercing è lì mentre mangi, mentre parli… lo senti costantemente. Così vi è un bisogno di sottofondo di esprimere ciò che si pensa, anche se questo significa ferire il prossimo.
Attraverso la lingua si sperimentano sapori e cose nuove: così, chi sceglie un piercing del genere vuole sperimentare ed esplorare, non ha paura della novità, anzi, le ricerca.
Piercing sul sopracciglio
E’ una persona che non dà nulla per scontato: è riflessiva, sa mettersi in discussione e di certo ha voglia di evolversi. La scelta di questo piercing rappresenta appunto un’evoluzione, la voglia di abbandonare la dimensione del passato e scrivere un nuovo capitolo della propria vita, ricollocando significati, desideri e priorità.
Chi fa il piercing al sopracciglio vorrebbe sembrare più duro e spregiudicato di ciò che realmente è. A prima vista può sembrare una persona diffidente e “sulle sue“. Questa impressione è legata al suo essere riflessiva: i suoi vissuti l’hanno portata a essere più giudiziosa e attenta, così non si lascia andare facilmente. Ascolta i consigli ed è ben disposta verso il prossimo, tuttavia preferisce fidarsi di ciò che vede e meno delle parole.
Non ama le persone che criticano e così tende ad innalzare barriere quando sente di essere minacciata. Il suo giudizio si basa sulle sue percezioni, senza farsi condizionare da ciò che la gente può dire.
Piercing all’ombelico
L’ombelico simboleggia il cordone ombelicale, il legame con la prima figura di attaccamento, è simbolo di accudimento, nutrimento e cure. Chi sceglie questo posto per un piercing può aver sperimentato carenze affettive durante l’infanzia. Si tratta di persone che sono cresciute troppo in fretta ma nonostante ciò, durante la crescita, possono aver comunque stretto un legame molto forte con la mamma.
Anche se all’apparenza possono sembrare anticonformiste o superficiali, si tratta di persone profonde, che hanno sperimentato un vissuto difficile. Non potendo cambiare il passato, queste persone lo compensano: compensano il vuoto emotivo del passato con un piercing che funge da strumento per “recuperare”, seppur in modo fittizio, la stabilità di un reale supporto emotivo mai avuto nell’infanzia.
Piercing alla bocca
La bocca è un mezzo di seduzione. Chi ha il piercing alla bocca è una persona che ama provocare e non teme di stare al centro dell’attenzione. Chi sceglie questa posizione per un piercing ha voglia di emergere, di mettersi in gioco e mettere alla prova il suo valore. Vive le esperienze difficili della vita come una sfida. Non teme il giudizio altrui, né le critiche. Non si fa condizionare dal modo in cui la vedono gli altri. E’ dotata di una buona autostima ed è intraprendente.
Ama le competizioni ed è estremamente dinamica. Non sopporto le ingiustizie e non teme di metterci bocca e dire la sua! Non teme il confronto e affronta a testa altra le difficoltà. Ha voglia di riscattarsi.
Piercing al naso
Il piercing al naso è la forma più antica di body piercing, eseguito in molte culture per millenni, di solito come rito di passaggio o per identificare una persona coraggiosa, forte e degna. Attraverso il naso si sperimenta il senso dell’olfatto, si sentono gli odori che arrivano inevitabilmente, senza aver controllo o filtri.
Analogamente, chi sceglie il naso per il suo piercing è una persona che vive gli eventi senza filtri e segue il suo istinto. E’ una persona che riesce a stravolgere e cambiare più volte i suoi piani. Può passare da un progetto all’altro senza problemi. Non ama programmare minuziosamente il futuro: riesce a cogliere il momento, giorno per giorno. E’ flessibile e vive pienamente il presente.
Piercing all’orecchio
Non parliamo del classico orecchino, fatto tradizionalmente da decenni nel nostro paese: gli orecchini al lobo, compaiono anche nella Bibbia, dove vengono indossati, in modo indistinto, da entrambi i sessi. Il piercing all’orecchio si fa sulle zone della cartilagine e non sul lobo.
La persona che sceglie un piercing all’orecchio si fa notare per la sua spiccata sensibilità e la forte emotività. La sua arma è l’ascolto: ascolta le persone e, allo stesso tempo, ha bisogno di essere ascoltata e soprattutto accettata. Vive le emozioni in modo amplificato e presta attenzione al linguaggio. E’ vulnerabile alle offese: non sopporta essere sminuita, svalutata e sente il bisogno di affermare se stessa.
I test psicologici di Psicoadvisor
I test psicologici di Psicoadvisor sono realizzati sfruttando il simbolismo e disparate teorie psicoanalitiche, tuttavia è bene chiarire che hanno solo scopo ludico e non possono sostituirsi a qualsivoglia analisi psicologica del soggetto. Queste valutazioni, anche se elaborate secondo criteri statistici e rimarcando teorie psicoanalitiche, hanno solo carattere di curiosità e intrattenimento.
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