Il conflitto familiare tra psicologia e diritto. La gestione del conflitto familiare ha tra gli obiettivi primari la tutela del minore. Nei casi che vedono coinvolti bambini e adolescenti, adottare un approccio integrato è fondamentale per proteggere i soggetti più fragili.
Il contributo dello psicologo-psicoterapeuta è cruciale per salvaguardare il benessere e i diritti del minore. Lo psicologo giuridico, infatti, svolge un importante ruolo di mediazione nei casi di procedura civile che chiamano in causa l’affidamento dei figli.
Come noto, la crisi familiare è un evento molto delicato per i minori che normalmente risultano i soggetti più esposti: la strategia di intervento deve quindi risultare il più possibile mirata per salvaguardare la loro serenità e il loro sviluppo armonioso. La sofferenza dei figli è frutto della continua esposizione alle liti e ai tentativi di strumentalizzazione cui spesso sono sottoposti. Questo tipo di esperienza può risultare dannosa per lo sviluppo psicofisico della persona e inficiare la sua vita di relazione, sia nel breve che nel lungo periodo. Ecco quindi che il contributo dello psicologo assume una valenza centrale per limitare gli effetti distruttivi della crisi.
L’assicurazione professionale obbligatoria
Per individuare le strategie d’intervento più efficaci è fondamentale conoscere le dinamiche del conflitto e creare un clima di confronto il più possibile aperto. Come evidente si tratta di un compito molto delicato: in questo e in altri contesti, il professionista è chiamato a tutelare la propria attività per non subire interferenze.
Errori o negligenze involontarie possono dar luogo a richieste di risarcimento da parte degli assistiti e, non a caso, per gli psicologi iscritti all’Albo vige l’obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa per la responsabilità civile.
Quest’ultima tutela le attività di psicoterapia, l’uso di strumenti conoscitivi e diagnostici e le attività di riabilitazione, coprendo tutte le casistiche che possono verificarsi nell’esercizio della professione. Per informazioni più dettagliate, qui leggi l’obbligatorietà della polizza psicologi entrata in vigore il 15 agosto 2014, le modalità del risarcimento danni e i massimali previsti.
Il D.P.R. 137/2012 del 7 agosto 2012 stabilisce che gli Psicologi e i Dottori in Scienze psicologiche sono tenuti a stipulare di una polizza di Responsabilità Civile Professionale. L’assicurazione psicologi è obbligatoria dal 15 agosto 2014.
L’assicurazione per psicologi da un lato è un obbligo e dall’altro fornisce tutela al professionista. La tutela professionale è fondamentale per lo psicologo giuridico ma può rivelarsi uno strumento prezioso anche per la pratica clinica di tutti i giorni.
L’assicurazione per lo psicologo funziona come qualsiasi polizza professionale. Basta provare a porsi dei semplici interrogativi per capire quanto può essere utile: se un paziente decide, in qualche misura, che il mio lavoro da psicoterapeuta può averlo danneggiato? E se per difendermi da questa accusa ho bisogno di un avvocato? Se uno dei pazienti del centro in cui lavoro mi rompe il naso per sbaglio, nel maldestro tentativo di abbracciarmi? Queste ipotesi, seppur remote, meritano uno spunto di riflessione.
Lo psicologo giuridico
La collaborazione tra i professionisti con competenze giuridiche e gli esperti delle relazioni familiari è centrale nella risoluzione del conflitto. La mediazione familiare si fonda sugli scambi tra figure diverse, con formazione nell’ambito giuridico ma anche psicologico, sociale e pedagogico: oltre all’aspetto patrimoniale ed economico, infatti, è fondamentale comprendere la natura profonda dei legami familiari e tentare di risolverne o limitarne gli aspetti patologici.
L’interesse del minore, del resto, non sempre viene posto in primo piano: perché ciò si verifichi, è necessario uno sforzo comune e uno scambio proficuo tra i vari professionisti, nel segno dell’integrazione tra le discipline forensi e le scienze psicologiche.
Tra le figure specializzate c’è quella dello psicologo giuridico, capace di declinare le attività psicologiche nel contesto giuridico con speciale riferimento ai casi di separazione e affidamento dei figli ma non solo. La trasversalità delle sue competenze ne fa una figura di riferimento per gestire i casi complessi che richiedano un alto livello di interdisciplinarietà. Più in generale, lo psicologo psicoterapeuta può agire come figura integrata nelle procedure giudiziarie laddove sia fondamentale garantire il benessere del minore.
Quando nominato dal giufice, tecnicamente, si parla di “Consulente Tecnico di Ufficio” nel caso in cui lo psicologo operi in ambito civile. Si parla, invece, di “Perito” e di “perizia” nel caso in cui operi in ambito penale. Lo psicologo giuridico può essere chiamato in causa anche da una delle parti e in questo caso si parla di “Consulente Tecnico di Parte”.