Potremmo definire la Dipendenza Affettiva (DA) come una forma insana di relazione con l’altro, in cui il dipendente si pone in una condizione di sottomissione, accettazione incondizionata e continuo prodigarsi verso l’altra persona.
Lo scopo è quello di garantirsene l’approvazione e la presenza, perdendo volutamente di vista i propri bisogni e desideri profondi in questo processo di graduale spostamento dell’attenzione sull’altro.
Diversamente dal disturbo di personalità dipendente, in cui chi ne soffre mantiene un comportamento prevalentemente passivo, di accettazione e sottomissione, nella Dipendenza Affettiva la persona affetta mostra piuttosto un atteggiamento consapevolmente volto ad anticipare e soddisfare le richieste dell’altro con la conseguente graduale svalutazione dei propri bisogni e del proprio punto di vista.
Il primo passo, per uscire dalla condizione di dipendente affettivo, è rendersi conto di avere un problema, che si manifesta nel portare avanti una relazione distruttiva ed insana:
1) Occorre rendersi conto di essere collusi e partecipi di una danza in cui si riveste il ruolo complementare del manipolatore: la vittima dipendente.
2) Occorre comprendere che, gradualmente, ci si è messi nella condizione di non percepire più il proprio valore ed il senso della propria esistenza senza l’altro.
Elementi indicativi di una condizione di Dipendenza affettiva
Tendenza a scegliere partner emotivamente non disponibili, inaffidabili, instabili, freddi e incostanti
Tendenza a far dipendere la propria serenità e la propria felicità dall’altro
Incapacità crescente di “vedere” i propri bisogni profondi e le proprie priorità nella relazione
Incapacità di stabilire i propri “confini” e dire di NO all’altro
Incapacità di capire cosa davvero possiamo accettare e tollerare e cosa ci offende e ferisce
Tendenza a tollerare e giustificare sempre di più comportamenti sgradevoli e offensivi da parte dell’altro
Continuo stato di allerta nel timore di fare o dire qualcosa che potrà offendere o infastidire l’altro
Focalizzazione dell’attenzione su ciò che l’altro vuole, sente, desidera o preferisce
Assoluta difficoltà a mostrarsi ed esprimersi per ciò che si è, nel timore di non essere accettati o di essere feriti
Sensazione di svuotamento e perdita di energie e motivazione. Lo stato di DA porta spesso a provare una sensazione di esaurimento e vuoto interiore dopo aver trascorso del tempo con l’altro
Sensazione di avere bisogno di una quantità di tempo crescente da trascorrere con l’altro, anche se la qualità di questo tempo è scadente o addirittura pessima
Sensazione di sfiducia e dubbio sull’affidabilità dell’altro, che deve quindi essere controllato continuamente al fine di garantire che non ci abbandonerà o non si allontanerà dalla relazione
Controlli ossessivi sulla vita sociale dell’altro (Facebook, posta, Whatsapp ecc…), finalizzati di mantenere un’illusione di controllo su di lui/lei:
1) Insorgenza, permanenza o aggravamento progressivo di sintomi di natura psicosomatica che “coprono” il reale problema: insonnia, tensioni muscolari, disturbi gastrointestinali, cefalee, malattie cutanee, ansia e attacchi di panico, abuso di sostanze o farmaci
2) Incapacità di gioire della propria vita e dei doni che essa ci offre (amicizie, soddisfazioni professionali, momenti di piacevole relax, letture ecc…)
3) Crescente disistima e rabbia nei confronti dell’altro
4) Atteggiamento di richiesta continua di tempo, attenzioni e conferme da parte dell’altro.
Se le vostre risposte indicano la presenza di un problema di Dipendenza Affettiva è consigliabile rivolgersi ad un professionista Psicologo per valutare approfonditamente l’eventuale necessità di sostegno o di una terapia.
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sugli argomenti che salvaguardano la tua crescita emotiva, puoi seguire Psicoadvisor sulla sua pagina facebook ufficiale: “Psicoadvisor. Vuoi commentare e condividere con noi le tue esperienze? Iscriviti al gruppo di Psicoadvisor “Dentro la psiche“. Per ricevere ogni giorno i nuovi contenuti sulla tua posta elettronica, iscriviti alla news letter di Psicoadvisor: clicca qui per l’iscrizione
Bibliografia:
“La Dipendenza Affettiva”, di Franco Nanetti, Ed. Pendragon
Giddens A., “The transformation of intimacy: sexuality, love and eroticism”. Cambridge: Polity press; 1992
Griffiths, 1995
“Il problema della comorbilità”. La Cascia C., Ferraro L. e Mulè A.2008
Caretti e La Barbera: “Le dipendenze patologiche, clinica e psicopatologia”. Milano: Raffaello Cortina; 2005
Miller D., “Donne che si fanno male”. Milano: Feltrinelli, 1994Albano T., Gulimanoska L., “In-Dipendenza: un percorso verso l’autonomia”. Vol. I-Manuale sugli aspetti eziopatogenetici, clinici e psicopatologici delle dipendenze. Milano: FrancoAngeli; 2006
Guerreschi C., “New addictions. Le nuove dipendenze”. Edizioni San Paolo, Milano; 2005
Harriet Goldhor Lerner, “La danza della rabbia”. Edizioni Corbaccio, 1996