Un viaggio alla scoperta di se stessi

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.

Il viaggio dell’eroe, un viaggio alla scoperta di se stessi. “La vita non ha un senso intrinseco. Spetta a noi darle un significato”

Questa frase, pronunciata dallo studioso Joseph Campbell, tra i massimi esperti di mitologia e grande conoscitore della psicologia analitica junghiana, racchiude una grande e preziosa verità.

Tutti noi, nella vita siamo chiamati a compiere un percorso a tappe. Attraverso tantissime esperienze, emozioni forti (siano esse molto belle o molto brutte!) e periodi di quiete ci muoviamo verso la nostra realizzazione come individui.

Nella sua opera più famosa, “L’eroe dai mille volti”, che lo ha impegnato per vent’anni, Campbell sottolinea le infinite similitudini tra gli eroi dei racconti mitologici e le storie di ognuno di noi.

Vediamo meglio chi è un eroe secondo la definizione canonica: “persona che per eccezionali virtù di coraggio o abnegazione s’impone all’ammirazione di tutti”.

Se pensiamo alle storie che abbiamo letto e studiato, dall’Odissea alle fiabe per bambini, passando per le famosissime saghe di Star Wars ed Harry Potter troviamo un percorso che si snoda in modo piuttosto preciso.

L’inizio.

L’eroe, inizialmente, vive in un mondo ordinario, ma è non felice. Culla il desiderio di partire per un’avventura, ma infinite motivazioni lo spingono ad attendere e mantenere lo status quo.

La chiamata.

L’eroe viene a conoscenza di un’altra possibilità, un altro modo di vivere, lavorare, ecc…

Può arrivare nei modi più disparati: un incontro, un annuncio, un contatto. Adesso non è più possibile ignorare la questione e l’eroe si ritrova combattuto. Ha avuto una visione e sa che le cose potrebbero essere diverse.

Il rifiuto della chiamata.

L’eroe ha paura. La chiamata impone di lasciare il vecchio e conosciuto (magari insoddisfacente, ma comunque noto) per l’ignoto. La paura del fallimento e l’incertezza possono essere talmente grandi da far rifiutare la chiamata.

Incontro con un mentore.

Grazie all’incontro con un mentore, un alleato che ha già percorso un cammino simile a quello che temiamo di intraprendere, l’eroe trova il coraggio e il sostegno per accettar la chiamata.

Varcare la soglia.

Qui inizia il nuovo percorso, l’eroe lascia dietro di sé quello che è famigliare e conosciuto per imboccare una strada nuova, piena di incertezze e possibilità.

Prove, alleati, nemici.

Dopo aver intrapreso la nuova strada, l’eroe deve comprendere quali sono le regole di questo percorso. Deve conoscere e individuare gli alleati e stare in guardia dai nemici che incontrerà. Mettendosi alla prova in nuove esperienze potrà imparare molto su se stesso e sulla sua visione delle cose.

Acquisizione di nuove abilità e insegnamenti.

Verranno sperimentati dubbi e frustrazioni, la strada intrapresa con paura ed entusiasmo potrebbe anche rivelarsi molto difficile. E’ un periodo di forte crescita e le abilità apprese cambieranno l’eroe per sempre.

La Prova.

E’ la “prova” con la P maiuscola. Può capitare che l’eroe maledica il cammino intrapreso perché questo avvenimento per cui si è preparato fin dal primo giorno può costargli un prezzo molto alto. Nei racconti è rappresentato dalla grande battaglia, dallo scontro centrale a tutta la storia. Nella vita di tutti noi può essere un evento che ci segna e ci prova molto, soprattutto emotivamente.

Il tesoro.

Se l’eroe riesce a resistere alla prova, ottiene un premio. E’ il ritrovamento di un tesoro nei racconti, che rappresenta un nuovo livello di conoscenza di se stessi.

Il ritorno verso casa.

L’eroe, dopo la sua avventura, si prepara a tornare nel posto da cui è partito.

La prova del nove.

Sulla strada del ritorno, l’eroe incontra una nuova prova. E’ un test, dove è chiamato a dimostrare di avere davvero appreso delle nuove abilità che lo porteranno ad affrontare in modo nuovo le situazioni che incontra.

La strada del ritorno con il premio.

Una volta tornato al punto di partenza, l’eroe non è più lo stesso. Non tutti lo capiranno, ma lui ha compiuto un viaggio. Quest’avventura lo ha portato in territori sconosciuti e ha appreso nuove abilità e una nuova visione che lo aiuterà nella sua vita.

Un viaggio alla scoperta di sé

Tante, troppe volte, non riusciamo a comprendere il nostro percorso. Capita di sentirsi in balia degli eventi e sembriamo destinati a ripetere sempre lo stesso copione, come se esistesse una sola possibilità di far andare le cose.

Eppure se andassimo a guardare con un occhio più accurato, potremmo vedere che gli eventi erano diversissimi tra loro ed è stato il nostro modo di affrontarli che ha prodotto un determinato risultato.

Questa riflessione ci fa capire quali sono i punti in comune per cui ci riconosciamo e identifichiamo in determinati tipi di racconti. Ma, soprattutto, può aiutarci a comprendere che, esattamente come gli eroi che abbiamo conosciuto nella mitologia e nei racconti, siamo i protagonisti delle nostre storie di vita.

Affrontiamo paure, dubbi, incertezze, ma abbiamo anche la possibilità di scoprire nuovi “tesori” e risorse che attendono di venire alla luce.

Il Viaggio dell’Eroe è fondamentalmente un Viaggio Interiore,
un viaggio verso profondità in cui oscure resistenze vengono vinte
e resuscitano poteri a lungo dimenticati per essere messi a disposizione della trasfigurazione del mondo…
Il periglioso viaggio non ha per scopo la conquista, ma la riconquista, non la scoperta ma la riscoperta.
L’Eroe è il simbolo di quell’immagine divina e redentrice che è nascosta dentro ognuno di noi e che aspetta solo di essere trovata e riportata in vita” – J. Campbell

Autore: Stefania Canil, psicologa (psicoterapia e nutrizione)
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