Voglio amare senza dipendere e senza soffrire. Come riuscirci

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

L’amore è un’emozione straordinaria che può portare gioia e felicità nella nostra vita. Tuttavia, spesso ci troviamo a dipendere emotivamente dalla persona che amiamo, creando una serie di sfide e difficoltà nella nostra relazione. Amare senza dipendere non vuol dire amare di meno; non vuol dire costruire un legame debole con la persona che si ama. E’ bene chiarire meglio il concetto di attaccamento! L’amore, nelle sue diverse forme di attaccamento e nelle sue manifestazioni più positive e più sane, rappresenta una importante capacità e, al contempo, un naturale e profondo bisogno di ogni essere umano.

Fin dalla nascita, siamo alla ricerca istintiva di una relazione che richiami emozioni positive e sicure; è, in effetti, un comportamento innato. Lo studioso John Bowlby è stato il primo a mettere in luce come questo comportamento sia alla base dei rapporti affettivi e come attraverso questo scambio avvenga la costruzione del Sé” Quando un rapporto affettivo diventa un “legame che stringe” o, ancor peggio, “dolorosa ossessione” in cui si altera stabilmente quel necessario equilibrio tra il “dare” e il “ricevere”, l’amore può trasformarsi in un’abitudine a soffrire fino a divenire una vera e propria “dipendenza affettiva”. Questo disagio psicologico può vivere nascosto nell’ombra anche per l’intera vita di una persona, ponendosi  come la radice di un costante dolore e alimentando spesso altre gravi problematiche psicologiche, fisiche e relazionali.

“Quando parliamo di relazioni di coppia, la parola “attaccamento” implica una dipendenza e la dipendenza si trasforma nella perdita di dignità e nella distruzione dell’autostima”

Questa “depersonalizzazione” alla quale, a volte, diamo inizio diluendoci, corpo e anima, nella persona amata, non è sana né giustificabile e non risponde ad alcuna logica. Spesso, paradossalmente, è la “speranza” che fa sopravvivere il problema e che tende a cronicizzarlo: la speranza in un cambiamento impossibile, soprattutto in un contesto relazionale in cui si sono consolidati, e persino pietrificati, dei ruoli e dei copioni da cui è, più o meno, impossibile uscire. Così, paradossalmente, l’inizio del cambiamento arriva quando si raggiunge il fondo e si sperimenta la disperazione, che rappresenta la possibilità di sotterrare le illusioni che hanno nutrito a lungo il rapporto patologico.

Come imparare ad amare senza dipendere

La dipendenza emotiva si verifica quando ci affidiamo completamente alla persona amata per soddisfare le nostre necessità emotive. Ci aspettiamo che siano sempre presenti per noi, che ci facciano sentire amati e valorizzati. Questa dipendenza può emergere da insicurezze personali, paura dell’abbandono o esperienze passate dolorose. Tuttavia, la dipendenza emotiva può portare a una serie di problemi nella relazione. Mettere la nostra felicità nelle mani di un’altra persona può essere opprimente per entrambi i partner. Il partner dipendente può diventare insicuro, geloso e controllante, mentre l’altro partner può sentirsi soffocato e privato della propria autonomia.

La differenza tra amore e dipendenza è data da tre elementi: l’ossessione o la preoccupazione, la sensazione di essere fuori controllo e il perseverare in questo comportamento, nonostante le conseguenze fisiche e psicologiche negative. Se ti rispecchi in questa situazione è giunto il momento di invertire la rotta. Liberarsi dalla dipendenza affettiva è possibile ma per farlo devi essere tu a dover prendere la decisione di cambiare. Come puoi liberarti dalla dipendenza affettiva?

Amare senza Dipendere: La Consapevolezza di Sé

Il primo passo per amare senza dipendere è sviluppare una forte consapevolezza di sé. Dobbiamo imparare a conoscerci profondamente, ad accettare i nostri difetti e a lavorare sulle nostre insicurezze. Quando ci amiamo e ci accettiamo per quello che siamo, diventiamo meno dipendenti dall’amore e dall’approvazione degli altri.

Inoltre, è essenziale sviluppare una vita indipendente e interessi personali al di fuori della relazione. Coltivare le nostre passioni, coltivare le amicizie e perseguire i nostri obiettivi personali ci aiuta a mantenere un senso di autonomia e realizzazione. Questo ci permette di amare senza dipendere, sapendo che la nostra felicità non dipende esclusivamente dalla persona amata.

Comunicazione Aperta e Salutare

Un’altra componente fondamentale per amare senza dipendere è la comunicazione aperta e salutare. Dobbiamo imparare a esprimere i nostri bisogni e i nostri sentimenti in modo chiaro e rispettoso. La comunicazione aperta permette di costruire una connessione più profonda con il partner e di affrontare eventuali problemi o preoccupazioni. È altrettanto importante stabilire confini sani nella relazione. Dobbiamo imparare a dire “no” quando necessario e a rispettare i confini personali del partner. Avere confini chiari e rispettati da entrambe le parti crea un senso di sicurezza e libertà nella relazione, riducendo la dipendenza emotiva.

Indipendenza Emotiva ed Equilibrio

Per amare senza dipendere, è cruciale sviluppare l’indipendenza emotiva ed equilibrio nella nostra vita. Ciò significa che siamo in grado di gestire le nostre emozioni e di prendere cura di noi stessi senza dover sempre cercare l’appoggio dell’altro. Sviluppare un sano equilibrio tra le nostre esigenze personali e quelle della relazione ci permette di amare senza dipendere. Riconoscere che abbiamo il potere di creare la nostra felicità e che il partner è un complemento alla nostra vita, anziché una fonte essenziale di felicità, ci libera dalla dipendenza emotiva.

No agli amori che fanno soffrire

La base dell’attaccamento in una relazione di coppia si erge su una serie di processi psicologici ed affettivi ben definiti e, allo stesso tempo, altrettanto complicati. Ci sono persone che, prima di ogni altra cosa, sentono il bisogno di essere amate. Questa necessità è così forte che le porta a confondere il controllo con l’affetto, o la gelosia con la passione. Un aspetto da tenere sempre presente è che chi ama davvero, investe tempo, dedizione e sforzo nel donare felicità. L’amore non fa male; l’amore è gioia, complicità, armonia e crescita.

Chi soffre di dipendenza affettiva vive l’amore e il rapporto con il partner proprio come un tossicodipendente vive il suo rapporto con la droga. Non importano gli effetti collaterali, non importa il dolore o quella lenta autodistruzione personale. Hai il dovere verso te stessa/o di porti questa domanda ogni giorno: merito un amore che mi fa soffrire?  Voglio essere una marionetta alla mercé di qualcuno/a?

2. Ama in modo maturo

Se stai ancora leggendo questo articolo, forse stai prendendo consapevolezza che stai vivendo un amore malato. Scommetto che la tua vita è cambiata molto, così tanto che hai smesso di uscire con le tue amiche….. e i tuoi interessi, le tue aspirazioni sono finiti in secondo piano.

Forse ti stai chiedendo se rimanere con il tuo partner sia la cosa giusta. Sei convinta/o di amarlo/a ma ti senti rinchiusa/o in un circolo che ti opprime sempre più e che ti impedisce di respirare. Intanto posso dirti cosa rischi se decidi di lasciare il tuo partner senza porti delle domandi importanti. Rischi di sentire un vuoto insopportabile e di riempirlo con un altra relazione per poi ricadere nel loop. È importante che tu comprenda le cause della tua dipendenza affettiva: se davvero la tua relazione è malsana, troncala pure, ma prenditi del tempo per riflettere e capire chi sei, cosa vuoi da te stessa/o e dalla persona che scegli di avere accanto.

Non basta, dunque, lasciare il tuo partner. La cosa più importante è staccarti da quella dipendenza affettiva e imparare ad amare in modo più maturo. Devi capire il motivo per cui ti sei legata a una persona che ha saputo solo darti sofferenza…altrimenti rischi di fare lo stesso errore.

L’amore ha un limite e si chiama dignità

“La dignità personale non ammette sconti. Si tratta di una delle radici della nostra crescita personale che nessuno può, né deve, sradicare né danneggiare”. L’amore ha dei limiti, delle frontiere e delle barriere invalicabili. Sapere chiaramente quali sono sin dal principio può risparmiarti molta sofferenza. Se ti sminuisce, ti ridicolizza o ti fanno sentire una persona inetta, allora non è amore. Se offende i tuoi valori e non li rispetta, non è un rapporto sano.

Fai attenzione agli amori infantili ed egocentrici

Ci sono persone che concepiscono la relazione di coppia come una fonte di “nutrimento personale” con la quale riempire i vuoti, placare la solitudine….persone che amano essere servite e nutrite come bambini bisognosi di affetto e incapaci di restituirlo.

Diventa la persona che vorresti incontrare

Quando una persona costruisce una relazione basata sull’attaccamento e sulla dipendenza, è normale che il suo schema mentale si basi sull’idea del “non sono in grado di prendermi cura di me stessa/o….senza di lui/ lei, non sono nessuno”. Arrivare a questi estremi implica, senza alcun dubbio, sfiorare un abisso nel quale, prima o poi, si cadrà a picco verso la depressione.

Ci preoccupiamo troppo di rimanere soli, di non trovare l’anima gemella….. Invece di trovare il partner ideale, preoccupiamoci prima di diventare quella persona che ci piacerebbe incontrare:

  • Una persona che ama se stessa.
  • Una persona che non ha paura della solitudine
  • Una persona senza vuoti, emotivamente forte
  • Una persona serena

E’ ORA DI CREDERE IN TE STESSA/O

Possiamo amare senza dipendere e creare una relazione di coppia basata sulla libertà, l’autonomia e l’amore reciproco! Non affidare a NESSUNO le chiavi della tua felicità, non lasciare a lui/lei le redini dei tuoi stati emotivi. Se sai di avere un problema di dipendenza affettiva, affrontalo! Chiedi aiuto ai tuoi cari, rivolgiti a uno specialista, perché meriti una relazione sana e adulta, senza i vincoli dell’ansia e della paura.

D’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce

Insieme alla psicoterapia, c’è un altro strumento che può rivelarsi preziosissimo per concederti modalità inedite di esistere: il secondo libro di Psicoadvisor. Questa volta, il tema portante è l’amore e come si evolvono i nostri stili relazionali dall’infanzia fino all’età adulta. Proprio come con il nostro primo libro (bestseller 2022 e libro di Psicologia e self-help più venduto d’Italia), anche con questo secondo manuale offriremo strumenti utili, esercizi psicoterapeutici e tante strategie per l’autoanalisi. Ognuno di noi dovrebbe diventare il suo oggetto di studio: mettere se stessi al centro della propria vita non è un errore, è il primo passo per iniziare a vivere relazioni, amori, emozioni e non subire. L’amore è un dono, non una condanna! Il libro è disponibile in tutte le librerie oppure su Amazon. Il titolo non poteva essere che questo: «D’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce».

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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