Non è facile non farsi condizionare dalle opinioni degli altri. Tutti in un determinato momento della vita, abbiamo sentito il bisogno di ricevere l’approvazione degli altri.
In effetti, la necessità di ricevere approvazione non è qualcosa di negativo, a patto che non cresca in maniera sproporzionata
Il riconoscimento sociale è una componente fondamentale della motivazione umana, deriva dal fatto che siamo una specie profondamente relazionale. Il riconoscimento altrui è legato alla nostra identità e, di conseguenza, al nostro benessere. Ma se diventa l’elemento cardine della nostra soddisfazione, c’è il rischio, elevato, di diventarne «dipendenti».
Il problema nasce quando ci sforziamo troppo al solo scopo di ottenere l’approvazione da parte degli altri. Un problema che a volte sperimentiamo senza rendercene conto, che ci impedisce, ovviamente, di avanzare.
Cercare l’approvazione altrui è senza dubbio un’arma pericolosa che mina il nostro essere autentici: le opinioni che gli altri hanno di noi divengono più importanti di ciò che pensiamo.
Il bisogno di ricevere approvazione è qualcosa che si costruisce giorno dopo giorno, non è qualcosa che si presenta dalla sera alla mattina. Di solito inizia con il semplice sottomettersi alle regole, perché è più facile essere d’accordo con ciò che gli altri ci impongono piuttosto che far valere la nostra opinione.
Quando ci preoccupiamo troppo di quello che pensano gli altri cadiamo nell’errore di vivere attraverso le loro opinioni e prendere decisioni basandoci sull’accettazione o il rifiuto, piuttosto che lasciarci guidare dai nostri desideri e bisogni.
Da dove nasce questo bisogno patologico di dipendere dal giudizio degli altri?
E’ bene ricordare che siamo esseri sociali, che costruiamo la nostra persona attraverso i rapporti con gli altri e che quindi, è logico che la valutazione degli altri incida sulla percezione che abbiamo di noi stessi.
Ad esempio, una madre che dice sempre a suo figlio che non serve a nulla, che è un incapace e che non realizzerà mai niente di buono nella vita, produrrà probabilmente un adulto con una bassa autostima e un senso distorto di sé, un adulto al quale potrebbe essere perennemente necessaria l’approvazione degli altri per convalidare il suo ego.
Per approfondimento leggi l’articolo “Come sbarazzarsi dal bisogno di ricevere approvazione“
La nostra immagine è formata dal feedback che riceviamo costantemente dagli altri, quindi è normale che in alcune circostanze abbiamo bisogno di approvazione sociale; questo ci fa sentire più sicuri, ci rassicura che stiamo andando nella giusta direzione.
“Se siamo onesti, tutti noi amiamo essere applauditi e ricevere parole di lode e apprezzamento, ci fa sentire bene. Tuttavia, quando sottoponiamo tutte le nostre decisioni e i comportamenti al giudizio degli altri, allora abbiamo un problema”
Caratteristiche delle persone che si preoccupano troppo di quello che pensano gli altri
Sono tante le persone che dipendono totalmente dalla considerazione altrui, tanto che si può parlare di “sindrome dell’approvazione altrui” I risultati possono essere distruttivi per chi ne soffre: sbalzi repentini di umore, inerzia per paura di non riuscire, incapacità di far emergere appieno le proprie potenzialità, scarsa accettazione di sè e scarsa autostima, sentirsi spesso inadeguati.
Pertanto, è importante stare attenti ai segnali che indicano che ci stiamo preoccupando troppo di quello che pensano gli altri.
1) Dice bugie o si contraddice
Cambia idea solo per cercare di inserirsi nel gruppo; fondamentalmente si preoccupa troppo di ciò che pensano gli altri, teme che non accetteranno di buon grado le sue opinioni, idee e pareri. Di conseguenza è portato a mentire spesso a fingere e a cambiare opinione, pur di compiacere.
2) Ha paura di dire no
Dire ‘no’ è un diritto; tutti abbiamo il diritto di rifiutare qualcosa non ci piace. Chi dipende dal giudizio altrui dice ‘sì’ anche quando desidera dire ‘no’, pur di essere compiacente agli occhi del suo interlocutore.
3) Chiede scusa anche se non è colpa sua
Chi dipende dal giudizio altrui, spesso chiede scusa per cose di cui non ha alcuna alcuna responsabilità né controllo. In pratica, gli riesce più semplice assumere una colpa che non gli appartiene.
4) Si giudica attraverso gli occhi degli altri
Ogni volta che fa qualcosa (parrucchiere, abbigliamento, nuovo acquisto) si domanda: cosa penseranno gli altri?
5) Cambia i suoi piani per piacere agli altri
Abbandona continuamente i suoi piani e cede facilmente di fronte alle richieste degli altri. Antepone continuamente i bisogni degli altri ai suoi anche se queste azioni lo portano a scegliere una vita che non lo soddisfa.
6) I suoi stati emotivi fluttuano in base al feedback che riceve
È normale che quando gli altri ci lodano ci sentiamo felici, ma se viviamo su di un vero e proprio ottovolante emotivo che dipende dal giudizio degli altri diventa un problema. Chi si preoccupa troppo del giudizio degli altri vive i commenti o le critiche degli altri come qualcosa di troppo personale….al punto di invalidarsi l’esistenza.
7) Si preoccupa di dire la cosa giusta al momento giusto
Chi teme il giudizio altrui si preoccupa troppo delle “cadute di tono”, a tal punto dio auto-censurarsi. Non condivide quasi mai le sue idee e opinioni, per paura che gli altri potrebbero non essere d’accordo o peggio per paura di offendere qualcuno.
8) Il suo scopo nella vita è piacere a tutti
Con alcune persone entriamo immediatamente in sintonia, con altre no. Chi però dipende dal giudizio degli altri, cerca costantemente di piacere a tutti e pur di fare una buona impressione con chiunque, fa e dice cose che non pensa.
9) E’ ossessionato da quello che pensano gli altri
Preoccuparsi di ciò che pensano gli altri è diverso dal chiederne l’approvazione. Noi tutti partecipiamo a questo “gioco mentale”, ma chi dipende dal giudizio degli altri, è ossessionato da ciò che gli altri pensano al punto di viverlo come un grosso problema.
10) Ha difficoltà a prendere decisioni, anche le più piccole
Chi si fa condizionare troppo dal parere altrui non gode certo di una buona autostima, così cerca di compensare le sue lacune con il perfezionismo; pensa costantemente a tutto quello che potrebbe andare storto in modo maniacale e ossessivo. E per tutto intendo anche il modo di vestirsi, di parlare, di camminare…….
Per concludere
Durante l’infanzia, alcuni hanno dovuto lottare per attirare in modo positivo l’attenzione dei genitori, così hanno cercato di fare ancora di più. Una volta diventati adulti, continuano a vivere sotto pressione pur di non dover sopportare il peso della disapprovazione, del rifiuto, dell’abbandono e della solitudine.
Lavorano spesso più degli altri e si adoperano per fare scintille ed essere notate. Ma, poiché i loro sforzi non vengono sempre apprezzati, si sfiniscono. Del resto, un successo non li appaga mai del tutto e proseguono la loro ricerca di riconoscimenti dando nuovamente il massimo.
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