5 leggende metropolitane sul Narcisismo

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Sono diverse le convinzioni sbagliate che circolano sui narcisisti. Ecco cinque miti da sfatare per fare un po’ di chiarezza su questo disturbo e imparare a riconoscerlo davvero.

#1: tutti i narcisisti sono carismatici e amano la fama

Nell’immaginario collettivo, il narcisista si presenta come una persona carismatica, estroversa, dalla battuta pronta…. In realtà, questa immagine è uno stereotipo che ha poco a che fare con l’essere assetato di potere che è il narcisista!

Alcuni narcisisti non sono affatto interessati alla fama o al denaro e non sono necessariamente estroversi e socievoli. Se al primo appuntamento ti ritrovi davanti una persona schiva che ti sembra timida, non dare per scontato che non possa trattarsi di un narcisista.

Sono tantissimi i narcisisti introversi, anzi, un narcisista potrebbe essere ansioso, depresso o addirittura auto-svalutante (anche se l’auto-svalutazione dura poco!).

Per riconoscere un narcisista bisognerebbe cogliere segnali più sottili come la mancanza di empatia (o la finta empatia), la capacità di manipolare in modo silente (controllo invisibile) e l’incapacità di confrontarsi.

#2: siamo circondati da narcisisti

Solo perché viviamo nell’epoca dei selfie e dei social network, non vuol dire che ci sia un incremento del narcisismo. Se scorri la home page di facebook noterai che alcuni utenti non fanno altro che postare selfie accompagnati da frasi autoreferenziali… ma non per questo possono essere bollati come narcisisti! C’è molto egocentrismo, poi ci sono gli istrionici e semplicemente chi si diverte così!

Quindi tranquillizziamoci, selfie e social network non hanno innescato nessuna epidemia!

L’idea che stiamo vivendo nel bel mezzo di un’apocalisse narcisistica è molto discussa anche tra accademici. Ci sono ricerche che attestavano un forte incremento del disturbo narcisistico di personalità ma molte sembrano non avere basi solide (impiegavano una metodologia contabile molto difettosa). Applicando questo metodo contabile, qualsiasi disturbo di personalità apparirebbe in crescita.

Gabbard, già nel 1995, sosteneva che “è spesso problematico determinare quali tratti indichino un disturbo di personalità narcisistico e quali tratti siano dei semplici adattamenti culturali”. E nel 1995 ancora non c’era Facebook!

Per una ricerca dettagliata, con dati alla mano: epidemia di narcisisti, sta accadendo davvero?

#3: se ti impegni abbastanza, il narcisista può cambiare

Si tratta di una convinzione inespressa, molto diffusa tra le persone che “vivono bloccate in una relazione con un narcisista“. 

Personalmente ho una fede infinita nell’auto-consapevolezza. Chiunque sia capace di guardare in se stesso può davvero cambiare, purtroppo i narcisisti sono molto restii a guardarsi dentro; il narcisista non si conosce affatto! Il vero cambiamento viene da dentro ma è necessario lavorare sodo e in autonomia: nessuno può costringerci a farlo.

Se un narcisista patologico intraprende un percorso psicoterapeutico o psicoanalitico ha buone possibilità di cambiare solo se s’impegna a comprendere se stesso. Su questa base, ricorda che:

  • Perdonargli gli scatti d’ira, non farà cessare i suoi attacchi.
  • Confessargli il tuo amore proprio quando fa i capricci, non lo ammorbidirà.
  • Abbracciarlo, non ti avvicinerà emotivamente a lui.
  • Cercare di essere accomodante, non farà diminuire le pretese.

Non puoi cambiarlo ma puoi capire se è pronto a farlo. Come? Cerca di riconoscere tutti i passi falsi che fa il tuo partner narcisista e con fermezza, digli quando ti fa male. Impara a esprimere chiaramente il dolore e la delusione.

Il tuo dolore è giustificato, non seppellirlo sotto i sensi di colpa o l’inadeguatezza e soprattutto non  mascherarlo dietro una cenetta intima e baci dolci.

Fai capire al tuo partner narcisista quando ti ferisce e, se da parte sua noti una reazione di rammarico con un cambio di rotta duraturo e coerente, allora c’è qualche speranza. Per approfondire, prova a leggere la pagina: guarire dal disturbo narcisistico.

#4: il narcisismo sano non esiste

Il narcisismo sano esiste e non è pericoloso! Il narcisismo sano punta all’auto-affermazione e non va confuso con  il concetto di autostima in quanto se ne discosta molto.

Che cos’è il narcisismo sano? Immagina di vederti allo specchio indossando un paio di occhiali speciali, in grado di potenziare i tuoi punti di forza. Ecco, questo è il narcisismo sano! Avere un’immagine di se stessi un pizzico distorta…. non estremamente distorta come ce l’ha il narcisista patologico!

Le persone che indossano gli occhiali del sano narcisismo tendono a essere meno ansiose e meno depresse, inoltre tendono ad avere più spirito d’iniziativa e intraprendenza.

#5: i narcisisti sono tutti uguali

I tre termini “disturbo narcisistico di personalità” fanno riferimento a un’unica diagnosi ufficiale ma nella realtà quotidiana non esiste un solo tipo di narcisismo.

Alcuni autori hanno distinto due tipi di narcisismo: overt, caratterizzato da un sé grandioso covert, caratterizzato da sentimenti di vulnerabilità. Altri autori hanno identificato un terzo tipo di narcisismo, con un’immagine di sé oscillante.

Gabbard (1989) ha individuato due tipologie di narcisismo, il narcismo inconsapevole (oblivious) e il narcisismo ipervigile (hypervigilant). Egli afferma:

I pazienti classificati come ‘narcisistici’ hanno significative differenze nelle caratteristiche interpersonali, che possono essere euristicamente concettualizzate come un continuum di vulnerabilità narcisistica che va dagli individui inconsapevoli e impermeabili a qualsiasi affronto, da un lato, ai pazienti ipervigili, che sperimentano di continuo ferite narcisistiche, dall’altro.

I pazienti con disturbo di personalità narcisistico inconsapevole sembrano narcisisticamente invulnerabili poiché escludono le reazioni degli altri dalla propria consapevolezza. Questi individui sono vanagloriosi, arroganti, autocentrati e usano gli altri come spettatori per le proprie performance. La loro armatura caratteriale è impenetrabile e serve a proteggerli da sentimenti d’inferiorità, vulnerabilità e dolore.

All’estremo opposto del continuum, i pazienti con disturbo di personalità narcisistico ipervigile sono estremamente sensibili alle reazioni altrui e rifuggono perciò dalle luci della ribalta: in un contesto del genere, infatti, il rischio di subire ferite narcisistiche è molto alto. La loro grandiosità è più silenziosa e prende la forma della convinzione di avere il diritto di essere trattati in modo molto speciale rispetto alle altre persone.

Si parla poi di “narcisista maligno” per fare riferimento a una personalità narcisistica con spiccati tratti antisociali, oppure di narcisista istrionico per far riferimento a una personalità che ingloba sia tratti narcisistici che del disturbo istrionico di personalità.

Su basi simili si fondano il narcisismo covert e overt (a pelle spessa e a pelle sottile) e sono nate diciture come “narcisisti introverso”, “narcisista ipersensibile”, “narcisista elitario”, “narcisista compensatorio”, “narcisista arrogante”, “narcisista timido…. In più, come anticipato nel paragrafo precedente, esiste una forma di narcisismo sano che non ha nulla a che vedere con l’autostima perché si basa su un’immagine di sé leggermente distorta (in positivo).

Approfondimento: tipi e sottotipi di Narcisismo (10 profili identificativi dalle spiccate differenze).

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