Riusciresti a immaginare una persona depressa che svolge regolarmente le sue attività e magari riesce anche a sorridere a tutti!? La scelta di una «maschera» è del tutto inconsapevole. La depressione non affiora in superficie e si manifesta con altri sintomi, anche paradossali come la tendenza alla produttività.
Nell’immaginario collettivo, la depressione è unica e consiste in un malessere pervasivo e paralizzante, che demotiva e depriva di ogni energia. In realtà, esistono molte forme di depressione e la depressione mascherata è una di queste.
Chi soffre di depressione maggiore non riesce a svolgere le sue attività, si chiude al mondo, vive lunghe fasi di ritiro sociale e ha difficoltà anche a lavarsi! Chi soffre di depressione mascherata riesce a svolgere le sue attività, talvolta con fatica e sofferenze, ma riesce a portarle a termine perché vive in uno stato di resistenza ed esprime i sintomi in altri modi. Vediamo tutti i dettagli.
Che cos’è la depressione mascherata
La depressione mascherata è una forma di depressione atipica in cui una varietà di sintomi dominano il quadro clinico mascherando il disturbo dell’umore sottostante. Questo tipo di depressione è molto difficile da diagnosticare per la diffusa disinformazione anche tra gli stessi clinici, inoltre, chi ne soffre, spesso si rivolge al medico di base che è tragicamente all’oscuro dell’argomento. I sintomi più comuni, infatti, riguardano la sfera fisica oltre che quella affettivo/comportamentale.
Quali sono i sintomi
Chi soffre di depressione mascherata è spesso una persona molto rigida che non riesce a identificarsi come debole: non accettando le sue vulnerabilità, converte i sintomi tipici depressivi in un’ampia gamma sintomatica. Paradossalmente, nell’ampia costellazione di sintomi comportamentali della depressione mascherata abbiamo:
- lavoro compulsivo,
- comportamenti impulsivi,
- alcolismo e altre dipendenze,
- bisogno di mantenersi impegnati,
- sentimenti di impotenza,
- intorpidimento,
- stanchezza,
- esaurimento,
- sensibilità al rifiuto,
- difficoltà a prendere decisioni,
- tristezza persistente.
La diagnosi della depressione mascherata è complicata dal fatto che chi ne è affetto, ignora di star affrontando una condizione mentale. I pazienti con depressione mascherata sono riluttanti ad associare i loro sintomi fisici a una condizione mentale a causa di un pregiudizio: ciò che esiste nella mente non può esistere anche nel corpo. Purtroppo le evidenze scientifiche hanno dimostrato che gli stati mentali svolgono un ruolo predominante nello scandire i ritmi biologici e le funzioni fisiologiche. Quali sono i sintomi fisici più spesso associati alla depressione mascherata?
- Dolori addominali
- Costipazione o diarrea
- Dolori lombari
- Mal di testa e vertigini
- Bruciore di stomaco
- Dolori articolari
- Disturbi del sonno
- Dispnea (affanno)
- Palpitazioni
- Altri disturbi del tratto gastro-intestinale
La PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) ci insegna che tutte le cosiddette malattie funzionali (come la sindrome dell’intestino irritabile o la dermatite atopica), possono avere una forte matrice psicologica. Non solo, anche diverse disfunzioni immunitarie e ormonali potrebbero insorgere a causa di conflittualità e disagi interiori. Questo non dovrebbe sorprenderci: già da molti anni è stato dimostrato che forti pressioni emotive ed eventi stressanti possono accelerare notevolmente l’invecchiamento cellulare.
Le difficoltà nella diagnosi
È a causa della complessità del quadro sintomatico che il DSM V (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, dell’American Psychiatric Association o APA) ha abbandonato questa classe diagnostica e che molti professionisti tendono a sottostimare la portata del disturbo. I professionisti di settore, purtroppo, ancora tendono a considerare mente e corpo come due unità divise.
La diagnosi di «depressione mascherata» era presente nel DSM IV dell’APA e tutt’oggi, continua a essere annoverata nell’ICD-10 (l’International Classification of Diseases dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) dove prende il nome di «depressione con sintomi somatici». La scarsa informazione circa questa classe diagnostica e la complessità del quadro sintomatico, ne rende difficile l’identificazione e il giusto approccio clinico.
Un team di ricercatori (Shetty et al., 2018) ha stimato che circa il 40% dei pazienti ambulatoriali chiede consiglio a un medico (non psichiatra) per sintomi che in realtà sono da ricollegare alla depressione mascherata (e quindi a uno stato di malessere corporeo dettato da un disagio della mente).
Differenza con il «disturbo da sintomi somatici»
Nel DSM V si parla di disturbi da sintomi somatici o fisici, ma in questo caso, i sintomi fisici divengono un forte motivo di ansia e angoscia tanto da catalizzare fortemente le attenzioni dell’individuo. Lo stesso DSM V afferma che vi è una stretta correlazione tra disturbo da sintomi somatici e depressione. A questo punto, è opportuno sottolineare che non sempre chi soffre di depressione mascherata sperimenta ansia circa la sua condizione fisica. Molti pazienti accettano il dolore fisico con stoicismo o quasi rassegnazione nel dover convivere con il dolore cronico.
Diversi ricercatori (Fulmali e Uchit, 2018) sottolineano l’importanza nell’identificare il disturbo depressivo occultato da altri sintomi al fine di poter garantire al paziente il giusto trattamento. Se un soggetto sta camuffando i suoi sintomi depressivi con una particolare dedizione al lavoro, difficilmente il professionista noterà il disturbo affettivo soggiacente. La depressione, per antonomasia, depriva di tutte le energie e debilita la condizione sociale del paziente. Al contrario, la depressione mascherata, converte i sintomi depressivi classici in sintomi fisici e comportamentali del tutto paradossali.
Ciò che giace nella mente colpisce il corpo
Una ricerca pubblicata sul «Neuropsychiatric Disease and Treatment» nel 2017, intitolata «Atypical depression: current perspectives» ha evidenziato che chi soffre di depressione mascherata presenta marcatori ematici più elevati rispetto a chi soffre di depressione palese. In particolare, lo studio ha dimostrato un’alta concentrazione di citochine pro-infiammatorie (molecole prodotte dal sistema immunitario, che agiscono su diversi organi bersaglio). In parole semplice, le citochine sono sostanze che possono causare infiammazione e dolore. Queste molecole sono comunemente presenti in ogni tipo di depressione ma sono più abbondanti nella depressione mascherata.
Per approfondire come gli stati mentali possono condizionare il corpo, ti consiglio di leggere il mio approfondimento intitolato: «la personalità può determinare la durata della tua vita». Un titolo certamente suggestivo ma sicuramente corrispondente al vero.
Se ti piace ciò che scrivo seguimi su Instagram: @annadesimonepsi.
Puoi seguire La Rivista Psicoadvisor sull’account ufficiale di Instagram: @Psicoadvisor.