Vuoi sapere se il tuo partner ti ama davvero? Una scansione cerebrale potrebbe svelartelo! Le neuroscienze sono così avanti che i ricercatori potrebbero dirti se il tuo partner è innamorato di te osservando una semplice scansione cerebrale (fMRI)! Già, questo è possibile perché è stato dimostrato che l’amore modifica l’attività nervosa di diversi distretti cerebrali. Queste modifiche hanno conseguenze sulla nostra cognizione. La cognizione è il modo in cui noi vediamo la realtà, il modo in cui ci orientiamo nell’ambiente circostante e nelle relazioni, il modo in cui noi pensiamo, le emozioni che proviamo e come ci relazioniamo agli altri. Vediamo tutti i dettagli.
Le ultime scoperte in ambito neuroscientifico ci dicono che l’amore fa bene al cuore e che è tutta una questione di testa, o meglio, di cervello! Nel tempo, le neuroscienze hanno potuto delineare delle differenze tra il cervello di una persona innamorata, impegnata in una relazione e il cervello di una persona single. Inoltre, anche dopo la fine di una relazione romantica, le modifiche innescate dall’amore, perdurano nel tempo (ma non per tantissimo!).
Sappiamo bene che, soprattutto nelle prime fasi della relazione, durante l’innamoramento, si verificano dei cambiamenti funzionali nel cervello, in particolare nel sistema ricompensa (Aron et al, 2005). Il sistema di ricompensa è costituito da un gruppo di strutture neurali responsabili della motivazione, dell’apprendimento associativo (ovvero, comportamenti, reazioni e gesti che entrano a far parte di noi inconsapevolmente) e delle emozioni positive che coinvolgono il piacere, l’euforia, l’estasi e la gioia. Il sistema di ricompensa è quello che guida il nostro comportamento ed è coinvolto anche nelle dipendenze da sostanza, da alcol, da cibo, da gioco d’azzardo e shopping compulsivo. A differenza del cervello di un tossicodipendente, il sistema di ricompensa di una persona innamorata, si specializza nell’elaborazione dei segnali socio-emotivi.
Uno studio (Wlodarski e Dunbar, 2014) ha dimostrato, infatti, che le persone innamorate hanno una migliore capacità di mentalizzazione, cioè sono più brave a «leggere la mente degli altri». In altre parole, le modifiche funzionali del sistema di ricompensa inducono una maggiore capacità di interpretare accuratamente gli stati emotivi degli altri, a capirne i bisogni e a interagire.
Ciò suggerisce che, la forte attivazione del sistema di ricompensa nell’innamorato può mediare dei cambiamenti cognitivi molto specifici, legati all’amore romantico. Per continuare il paragone con l’attivazione del sistema di ricompensa di un tossicodipendenza, in questo caso si assiste a un deterioramente della cognizione sociale a favore di un’elaborazione correlata quasi esclusivamente ai segnali che, in qualche modo, richiamano la sostanza stupefacente (Zilverstand et al., 2018). Questa precisazione è doverosa perché spesso il cervello di una persona innamorata è paragonato, in modo inappropriato, a quello di un tossicodipendente: è vero che le strutture implicate sono le medesime ma gli effetti cognitivi sono estremamente differenti!
Come cambia il tuo cervello quando ami qualcuno
Nel paragrafo precedente abbiamo visto come l’attività del sistema di ricompensa possa aumentare la capacità di comprendere le manifestazioni emotive altrui. Questo, però, non è l’unico effetto neuro-cognitivo dell’amore.
L’amore è considerato uno dei sentimenti umani più profondi e significativi. L’amore svolge un importante ruolo nello sviluppo individuale. Quando veniamo al mondo, infatti, siamo orientati verso una figura di attaccamento e da quel legame, dipenderanno tutti i nostri processi evolutivi, la qualità del nostro sistema comportamentale e la capacità che avremo nel regolare le emozioni e pertanto i nostri rapporti interpersonali. L’amore, in tutte le sue declinazioni, svolge un ruolo fondamentale nell’evoluzione della specie. Garantisce la riproduzione (amore romantico) e la sopravvivenza della prole (amore genitoriale).
In genere, gli studi di neuroimmagini (fMRI) si eseguono somministrando al soggetto uno stimolo. Per esempio, è stato osservato che il sistema di ricompensa di una persona innamorata si attiva anche solo osservando la fotografia del suo partner. Insomma, quando si è innamorati, basta davvero poco per innescare motivazione, gioia e appagamento! Ma quando il cervello di una persona innamorata è a riposo? I cambiamenti cerebrali sono ugualmente tangibili? Sì, lo sono, tanto che è stato possibile evidenziare una mappa dell’amore.
La mappa cerebrale dell’amore: il circuito dopaminergico
La scoperta risale al 2015, quando il team di ricercatori cinesi della Southwest University, ha notato che il cervello di un gruppo di innamorati mostrava un pattern di attivazione peculiare, anche in condizione di riposo (resting state, in condizioni prive di stimoli).
I risultati sono stati pubblicati sul «Frontiers in Human Neuroscience» e hanno evidenziato quella che sembra essere la «mappa cerebrale dell’amore». Alcune delle aree del sistema di ricompensa evidenziate, comprendono la corteccia cingolata anteriore, il nucleo accumbens e l’amigdala. Queste aree sono implicate nel cosiddetto circuito meso-limbico/meso-corticale, si tratta di un circuito dopaminergico coinvolto negli stati di gratificazione.
In effetti se sei una persona golosa, queste aree potrebbero attivarsi anche se davanti alla vetrina di una pasticceria, mentre osservi un gustoso pasticcino e decidi di prenderlo… ma l’attivazione di questo circuito dopaminergico sarebbe limitata a questa azione: poco dopo finito quel bel pasticcino, finisce l’effetto gratificante e con esso l’attività nervosa del circuito dopaminergico.
Nelle persone innamorate, invece, l’attività nervosa persiste: non servono pasticcini per attivarla, non serve altro che l’amore per essere gratificati! L’attivazione del circuito meso-limbico/meso-corticale, infatti, perdura anche in stati di riposo. Queste aree sono responsabile della sensazione di gratificazione a lungo termine provata da chi ha una relazione stabile. Il team di ricercatori, infatti, ha osservato che l’attività del circuito dopaminergico, in assenza di stimoli, è positivamente correlata alla durata della relazione: da più tempo dura la relazione (e quindi da più tempo si è innamorati), maggiore è l’attivazione cerebrale!
In questo modo, l’amore romantico riuscirebbe a garantire una sorta di gratificazione a lungo termine. Questa stessa attività nervosa non è stata osservata nelle persone che non sono mai state innamorate, tuttavia è stata osservata anche nelle persone che aveva da poco finito una storia d’amore. Lo studio ha dimostrato che, da più tempo era terminata la relazione e minore era l’attività basale del sistema di gratificazione. In altre parole, terminata la relazione, un po’ come terminato un pasticcino, l’effetto gratificante tende gradualmente a finire, riportando le attività nervoso nella condizione di «non attività» tipica delle persone che non sono innamorate.
Che cos’è la dopamina?
Nell’articolo «come potenziare i neurotrasmettitori della felicità», abbiamo visto che la dopamina è in pole position, cioè occupa una posizione apicale quando si parla di stati mentali correlati alla gratificazione e alla felicità. La dopamina è un importante neurotrasmettitore e, nel farti sentire gratificato e bene con te stesso, ti orienta cognitivamente verso le soluzioni, facendoti ridimensionare il peso dei problemi.
E cosa dire del cuore?
Non sono poche le ricerche che hanno evidenziato come gli affetti positivi quali la gioia, l’appagamento, la gratificazione (…) possano migliorare la salute del sistema cardiocircolatorio e, in particolare, la salute del cuore. È stato osservato che, in caso di malattie cardiache, le persone innamorate e circondate di affetti, hanno maggiori possibilità di sopravvivenza e una prognosi più favorevole rispetto alle persone single. Quindi sì, l’amore è una questione di cervello ma fa bene al cuore!
Come avrai capito….
Quando riuscirai a far entrare le scienze psicologiche nella tua vita, tutto assumerà un significato diverso, riuscirai a sperimentare modalità di esistere del tutto inedite e ti sorprenderà scoprire quanti meravigliosi doni può tenderti il tuo “groviglio”. Mi sono presa due anni per scrivere i due manuali di psicologia che io stessa avrei voluto leggere prima ancora di iscrivermi alla facoltà di Psicologia! Adesso sta a te. I titoli sono: «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» e «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce». Se ti senti solo, ti consiglio di iniziare da questo: d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce, mentre se sei molto sensibile e le emozioni sono troppo intense, inizia dal primo. Li trovi in tutte le librerie o su Amazon, a questo indirizzo:
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Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
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