Come aiutare un bugiardo patologico

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.” Luigi Pirandello

Tutti mentiamo…si mente per motivi banali, per evitare una discussione o una spiegazione spiacevole.  Che siano grosse o piccole, a fin di bene e o vere crudeltà, mentire fa parte della nostra natura di esseri umani. Ma ci sono bugiardi….e bugiardi!

Il bugiardo patologico e il bugiardo compulsivo

Alcuni soggetti sono spinti da un impulso irrefrenabile di mentire. Questa necessità di mentire può assumere due finalità distinte: il benessere personale, senza alcuno scopo manipolativo, oppure la soddisfazione del proprio narcisismo. Nel primo caso, parliamo di “bugiardo compulsivo”, nel secondo “bugiardo patologico”

Differenza fra bugiardo compulsivo e bugiardo patologico

Ebbene sì, si tratta di due patologie che spesso si intersecano tra loro ma in alcuni casi possono essere discriminate l’una dall’altra con una certa facilità.

Il bugiardo compulsivo

Il bugiardo compulsivo non mente per raggiungere uno scopo, ma semplicemente per abitudine e soprattutto perché mentire lo fa stare meglio rispetto a quando racconta la verità. Sente il bisogno di abbellire la realtà, esagerare esperienze, esasperare emozioni e spesso anche di aggraziarsi il pubblico. Racconta le storie che le persone vogliono ascoltare o al

Il bugiardo compulsivo è un ottimo bugiardo e non è difficile credere alle sue parole. Può alterare la realtà e tende a farlo sempre, aggiungendo sfumature a esperienze reali o stravolgendo i fatti per migliorarne l’impatto complessivo sul prossimo.

Essere sincero, per un bugiardo compulsivo diventa una condizione psicologicamente difficile, così mente su qualsiasi cosa. La bugia diventa una risposta automatica e irrefrenabile, compulsiva appunto. In questo caso l’abitudine alla bugia è vista come meccanismo per affrontare la realtà.

Il bugiardo patologico

Come già accennato, il bugiardo compulsivo, non è manipolativo o almeno non lo è apertamente. Il bugiardo patologico, invece, è manipolativo, autocentrato e ben poco empatico rispetto alla dimensione psicologica delle altre persone. Mente incessantemente per ricavare qualcosa e lo fa senza curarsi delle conseguenze emotive e comportamentali che questo atteggiamento può avere sugli altri.

Il bugiardo patologico è molto più audace del bugiardo compulsivo. Il bugiardo patologico continua a mentire anche se sa che l’interlocutore ormai ha capito che sta mentendo.  Se la menzogna venisse smascherata, negherebbe senza alcun pudore anche l’evidenza più palese. Il bugiardo patologico quasi non riesce a fermarsi anche se l’evidenza ha ormai smentito ogni sua parola.

Il bugiardo è molto bravo a creare confusione e a far credere a chi gli sta accanto d’essere in torto

Non è semplice riconoscere un bugiardo patologico, anzi, si può facilmente diventarne vittima nelle relazioni di amicizia, di lavoro e sentimentali.  Si presenta come persona buona e sincera, pertanto, usa questa maschera come copertura al fine di poter mentire e raggirare con maggior efficacia.

Si tratta di una persona severamente malata, anche se sembra normale in superficie, e il suo disturbo può provocare gravissime conseguenze a chi sta a lui vicino.  Ovviamente chi frequenta o convive con un bugiardo patologico, riceve dei danni gravi a causa del suo comportamento spietatamente manipolatorio

Da qui si evince chiaramente come una relazione sentimentale o un’amicizia con un bugiardo patologico siano destinate a sfociare in una forte sofferenza. Il bugiardo patologico non ha consapevolezza della sua malattia e crede che mentire sia giusto al fine di proteggere il proprio ego per guadagnare dei benefici. A rendere ancora più complicata la situazione è la presenza di un pervasivo disturbo di personalità, in genere narcisistico.

Perchè si diventa bugiardi patologici

Mentire nasce da diverse motivazioni: manipolativo/strumentali, difesa da vissuti di vergogna e/o aspettative sociali, deliri psicotici. Molti bugiardi patologici hanno una seria mancanza di autostima ed ecco perché hanno iniziato a mentire. Devono presentare un’immagine al mondo che li renda orgogliosi invece di quella che nel segreto della loro stanza, detestano.

La bugia patologica diventa una forma di “difesa”, una sorta di “corazza” contro una realtà percepita come “inaccettabile”. Il bugiardo patologico, usa la bugia per sdrammatizzare una infanzia difficile, o episodi gravi che hanno segnato la sua vita. Altro aspetto da ricondurre all’infanzia è la paura del giudizio o di non essere accettati.

Il bugiardo patologico mente per “auto gratificarsi” o per “punire” chi gli sta accanto. Si tratta di meccanismi di difesa che ha acquisito da bambino, quando era costretto a mentire  per la “paura” del giudizio dei genitori, o per “punirli”, perché non si sentiva accettato e compreso.

È proprio la paura intrinseca di perdere l’approvazione che li spinge a mentire, come se sentissero di non poter essere accettati per ciò che sono, o per fuggire al fallimento di una identità mai acquisita. Per questo motivo costruiscono una personalità “alternativa” che sostituisca e “annulli” quella mai trovata o “fallita” in precedenza.

 

Aspetti sintomatici del bugiardo patologico

Ci sono alcuni comportamenti “tipici”del bugiardo patologico:

  • Mente quasi sempre, anche quando non serve
  • E’ impaziente e facilmente intollerante
  • Tende a manipolare gli altri lusingandoli, o facendo leva sul senso di colpa o altro
  • Ha difficoltà a creare legami affettivi maturi
  • E’ intollerante alle critiche
  • Tende a ridimensionare l’operato altrui
  • Ha tendenze di onnipotenza
  • Non ha empatia e difficilmente prova rimorsi
  • Pensa che ogni cosa gli sia dovuto

Come aiutare un bugiardo patologico

La vita con un bugiardo cronico è difficile, ma fingere di non vedere non ha senso. Piuttosto è meglio cercare di “focalizzare” il problema a fondo e trovare una soluzione. Chi ha il sentore di non potersi fidare di qualcuno, che sia un amico o un compagno di vita, dovrà fare molta attenzione a come costui o costei si esprime; è opportuno lasciarlo/a parlare, cogliere eventuali contraddizioni e chiedere spiegazioni.

Se le risposte non dovessero essere convincenti, dovrà stare attento a non cadere nella sua trappola. Più che mettersi in discussione è più saggio mettere in discussione tutto ciò che lui o lei dice.

Chi interagisce con un bugiardo patologico non deve tollerare le sue bugie e deve cercare di fargli riconoscere il suo disagio psicologico e se necessario convincerlo a chiedere aiuto ad un professionista. La persona che mente abitualmente ha interiorizzato da così tanto tempo il meccanismo della menzogna che spesso non riesce più a distinguere la realtà dalla fantasia e difficilmente percepisce il suo modo di agire come patologico.

Per poter aiutare i bugiardi il primo passo è l’autoconsapevolezza, occorre che si rendano conto di avere un problema e che questo loro comportamento causa dolore a se stessi e agli altri.

Quando la “bugia” assume caratteri patologici, il vero problema è quello di portare la persona interessata alla consapevolezza del problema.

Chi mente patologicamente ha introiettato da così tanto tempo il meccanismo della bugia, che riesce a conviverci in modo equilibrato e difficilmente percepisce il suo modo di fare come patologico. Il primo passo è quindi l’autoconsapevolezza.

Altro aspetto da non sottovalutare è la difficoltà nello sradicare un atteggiamento ben consolidato. Come ogni altro comportamento che offre comfort e fuga dallo stress, la bugia può creare “dipendenza” ed è pertanto un comportamento difficile da estirpare. Bisogna far sì che il bugiardo per non essere più tale riesca ad avere più fiducia in se stesso e nella vita senza aver bisogno di colmarla con le menzogne.

A rendere ancora più complesso il quadro clinico, è la personalità del bugiardo patologico; in genere alla bugia patologica si accompagna un disturbo di personalità in genere narcisistico o borderline.

Allora è necessario intraprendere una terapia per identificare il disagio della persona e i motivi che conducono alla costante menzogna, per creare quelle condizioni che permettano di imparare a raccontare serenamente la verità.

E se non ne vuole sapere di andare in terapia?

Non rischiare di pensare cose molto negative circa la tua autostima e il tuo valore.  Se questa persona continua imperterrita a distruggere la tua vita, l’unica cura è la fuga! Non lo stai abbandonando: ti stai proteggendo.

Il bugiardo forse piangerà in preda ad una crisi isterica, ti accuserà di essere “insensibile”, cercherà di conquistarti con le giuste parole, o con minacce di suicidio, chissà….l’importante è che non lo assecondi. Ricorda, si vive una sola volta, non permettere a nessuno di sprecare la tua vita.

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3 commenti su “Come aiutare un bugiardo patologico”

  1. Buongiorno,
    ho uns sorella che mente da tutta la vita (secondo la descrizione più a carattere compulsivo) ed oggi, a 45 anni, non sembra essere cambiata. In molti casi l’ho confrontata ma senza risultati significativi. Vorrei ricevere il parere di un esperto su quale approccio prendere per evitare di danneggiare l’altrimenti ottimo rapporto che ho con mia sorella. Che tipo di psicoterapeuta dovrei contattare specificamente per questo tipo di disturbo comportamentale? Grazie

  2. Anche a me è piaciuto la spiegazione che si dà…. ho un ragazzo di 21 anni che mente su tutto senza motivo anche di fronte all evidenza . A chi posso rivolgermi .

  3. mi e piaciuto l articolo, si parla pero di persone amici e relazioni. ma quando il bugiardo e tuo figlio. ??? ed e difficile fuggirne??? consigli??? è maggiorenne e di specialisti nn ne vuol sapere. saluti ringrazio fin da ora. del pino gloria

I commenti sono chiusi.