Applicare le regole del «Body Positive» sul proprio corpo

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L’immagine corporea è una complessa combinazione di pensieri e di sentimenti che proviamo riguardo al nostro corpo. In tv e sui social media, non facciamo altro che sentir parlare di «Body Positive», ma che come si può ottenere un’immagine corporea positiva quando c’è un’insoddisfazione di fondo?

L’immagine del corpo può variare tra esperienze positive e negative e una persona può, in alcuni momenti, avere una buona immagine di sé e in altri provare una forte insoddisfazione rispetto al proprio corpo.

Positive body image

Quando una persona è in grado di accettare, apprezzare e rispettare il proprio corpo, significa che ha un’immagine corporea positiva. Questo non significa che sia completamente soddisfatta del proprio corpo, anzi può essere insoddisfatto di alcuni aspetti, ma riesce ad accettarlo in tutti i suoi limiti.

Avere un’immagine corporea positiva (positive body image) è importante in quanto rappresenta uno dei fattori protettivi che rendono la persona meno vulnerabile allo sviluppo di un disturbo alimentare e non solo. Un’immagine corporea positiva è associata a:

  • maggiore autostima,
  • accettazione di sé che rende la persona meno influenzabile da immagini irrealistiche dei media e dalle pressioni della società
  • attitudine a comportamenti sani che porta a seguire uno stile di vita equilibrato e in sintonia coi bisogni del corpo

Cos’è l’insoddisfazione del corpo o «body dissatisfaction»?

L’insoddisfazione del corpo o body dissatisfaction si verifica quando una persona ha pensieri e sentimenti negativi persistenti riguardo al proprio corpo.

L’insoddisfazione del corpo è un processo emotivo e cognitivo interno, ma è influenzato da fattori esterni come le pressioni sociali al fine di soddisfare un certo aspetto ideale.

La body dissatisfaction può portare le persone a controllare in modo non sano il proprio peso e virare verso un’alimentazione disordinata che mette a maggior rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Vedi disturbi come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata).

Quali sono i segni dell’insoddisfazione corporea?

Le persone che provano una persistente insoddisfazione corporea possono fissarsi sul tentativo di cambiare la loro forma del corpo, che a sua volta, può portare a comportamenti malsani col cibo, esercizio fisico e integratori.

Nel tempo, queste pratiche non portano i risultati desiderati ma generano intensi sentimenti di delusione, vergogna, senso di colpa e, in ultima analisi, aumentano il rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Quali sono i segnali a cui prestare attenzione per riconoscere una persistente insoddisfazione corporea?

  • Rigidità dietetica (ad esempio, digiuno e digiuno intermittente, conteggio calorie, saltare i pasti, evitamento di determinati gruppi di alimenti).
  • Esercizio fisico eccessivo e compulsivo (ad esempio mancanza giorni per il riposo/recupero, e forte angoscia se non è possibile fare l’attività fisica programmata)
  • Basare la propria autostima sull’aspetto (ad esempio, avere la convinzione che non si può avere successo, essere apprezzati o essere amati se non si è attraenti, in forma…)
  • Check fisici (es. controllo delle proprie forme corporee allo specchio, oppure misurandole o pizzicando la pelle)
  • Dedicare molto tempo all’aspetto, ai capelli, trucco, scelta degli abiti
  • Pensare o parlare molto di magrezza, muscoli o fisico
  • Parlare in modo negativo e svalutante del proprio corpo (o di quello degli altri) se non rientra nei canoni della perfezione estetica
  • Costante automonitoraggio (es. monitoraggio del proprio aspetto in situazioni sociali)
  • Auto-oggettivazione (quando le persone vedono se stesse come oggetti da vedere e valutare sulla base della mera apparenza)
  • Paragonarsi ad altre persone a cui aspiriamo assomigliare
  • Evitamento del corpo (evitare situazioni in cui l’immagine corporea può causare ansia, ad esempio il nuoto).

Chi è a rischio di insoddisfazione del corpo? Qualsiasi persona, in qualsiasi fase della propria vita, può provare insoddisfazione del proprio corpo. Tuttavia, i seguenti fattori rendono alcune persone più vulnerabili, rispetto ad altre, a sviluppare un’immagine corporea negativa.

Età: la preadolescenza e l’adolescenza sono i periodi della vita in cui il corpo subisce più modifiche e quindi è un momento critico per lo sviluppo dell’immagine corporea, tuttavia l’insoddisfazione può manifestarsi in persone di tutte le età.

Genere: le donne hanno maggiori probabilità di sperimentare un’immagine corporea negativa.
Disforia di genere: persone con disforia di genere hanno maggiori probabilità di provare body dissatisfaction rispetto alle persone senza disforia di genere.

Contatti con amici e familiari che seguono una dieta ed esprimono costanti preoccupazioni relative all’immagine corporea.

Dimensioni corporee: le persone con peso elevato hanno un elevato rischio di sperimentare insoddisfazione corporea.

Anche esperienze di vita che inducono bassa autostima e/o depressione, così come esperienze di bullismo, possono causare una forte insoddisfazione corporea.

Tratti della personalità: persone con tratti di perfezionismo, standard elevati e rigidità di pensiero presentano un maggior rischio di sviluppare insoddisfazione per il corpo e comportamenti paradossali come l’alimentazione incontrollata.

Come possiamo migliorare l’immagine del nostro corpo?

Non c’è giusto o sbagliato quando si tratta di peso, forma, dimensioni e aspetto. Sfidare gli ideali di bellezza e imparare ad accettare la forma del proprio corpo è un passo cruciale verso un’immagine corporea positiva.

Abbiamo il potere di cambiare il modo in cui vediamo, sentiamo e pensiamo al nostro corpo. Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di Body Positive, un movimento sociale creato per mettere in evidenza corpi non convenzionali, solitamente mal rappresentati dai Media. Fra questi è frequente trovare corpi di persone sovrappeso. Il movimento promuove l’accettazione di tutti i tipi di corpo a prescindere da taglia, etnia, genere o abilità fisica. Un movimento analogo dovrebbe esplodere in noi stessi e nel rapporto che abbiamo con la nostra dimensione corporea.

Ecco alcuni suggerimenti utili per migliorare l’immagine corporea che abbiamo di noi stessi:

  • Concentrarsi sulle nostre qualità positive, abilità e talenti, può aiutarci ad accettare e apprezzare davvero noi stessi nella nostra globalità e non ridurre tutto al mero aspetto fisico.
  • Dire cose positive a noi stessi ogni giorno.
  • Evitare il dialogo interiore negativo e spesso giudicante.
  • Concentrarsi sull’apprezzare e rispettare ciò che il corpo può fare ci aiuterà a sentirci più positivi.
  • Stabilire obiettivi positivi e incentrati sulla salute (che sono più vantaggiosi per il benessere generale) piuttosto che quelli legati al peso.
  • Evitare di paragonarsi agli altri, ma accettare se stessi ricordando la propria unicità.
  • Smettere di seguire o rimuovere gli amici dai social media che innescano pensieri e vissuti negativi sull’immagine corporea.
  • Chiedere aiuto: un supporto professionale adeguato può essere di grande aiuto per modificare le credenze negative rispetto al proprio corpo e i comportamenti non sani che ne derivano. In questo modo si arriva alla costruzione di un’immagine corporea positiva e si previene lo sviluppo di problematiche importanti come i Disturbi Alimentari.

«Fare attività fisica può essere un ottimo modo per sentirsi bene con se stessi. Se non riesci a fare esercizio fisico perché rimandi sempre l’appuntamento con la corsa o la cyclette, oppure se ti piace regalare soldi alle palestre senza frequentarle, ti consigliamo di fare questo esercizio pratico: allenamento mentale per ritrovare la forma fisica

A cura di Elena Lazzeri, psicoterapeuta
specializzata presso IPSICO, Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva