Psicologia dell’aggressività nascosta: il passivo-aggressivo

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
La frustrazione conduce sempre a qualche forma di aggressività. (John Dollard)

La rabbia è sentimento che tutti noi sperimentiamo nella vita. Possiamo definirla un’espressione basilare del mondo emotivo al pari della felicità, o meglio della paura e della tristezza. Fin dall’infanzia impariamo a gestirla diventando sempre più consapevoli nel decidere se è il caso o meno di esternarla, e soprattutto in che modo farlo. Quando si sceglie di manifestarla in modo indiretto agendo in maniera passiva ed esprimendo l’aggressività in modo nascosto parliamo di comportamento passivo-aggressivo che altro non è che una modalità intenzionale e camuffata atta a manifestare i propri sentimenti di rabbia nascosti.

Il termine passivo-aggressivo fu associato all’atteggiamento dei soldati che non rispettavano i comandi dei loro superiori. Tuttavia, lo studio del comportamento passivo-aggressivo  nella letteratura psicoanalitica iniziarono con Abraham (1924) e Fenichel (1945).

Cosa fa esattamente una persona passivo-aggressiva? 

In genere,  l’aggressività celata  non si estrinseca in tutti i momenti della giornata ma solo quando si innescano specifici schemi relazionali. In queste particolari occasioni il “passivo aggressivo” sceglie  (inconsciamente) l’aggressività passiva come un comportamento pratico e conveniente, invece di un aperta discussione che potrebbe sfociare in un conflitto vissuto come faticoso.

Molto spesso questa modalità nasce proprio come esigenza per mettersi al riparo dall’assumersi la responsabilità verso una propria emozione, come la rabbia. Vestire i panni del passivo aggressivo, infatti, può rivelarsi conveniente e meno faticoso perché richiede meno competenze relazionali, assertive ed emotive anche se alla lunga diventa un comportamento  deleterio nella costruzioni di rapporti umani.

L’aggressività passiva si manifesta attraverso comportamenti quali ostruzionismo, perdita di tempo, silenzio, dimenticanze, umoralità, cinismo, sarcasmo, chiusura, vittimismo, invidia e altri sentimenti negativi che trasmettono anche negatività all’ambiente circostante.

Non sono atteggiamenti manifesti, diretti, positivi, ma completamente indiretti, impliciti che fanno capire senza dirlo apertamente. Essenzialmente, il tratto aggressivo passivo si caratterizza per la tendenza a nascondere deliberatamente sentimenti di rabbia dietro a una parvenza di cordialità e gentilezza.

Tra le frasi classiche della personalità aggressiva passiva cito: “Cosa ho fatto di male?”, “Ma come sei nervoso/a?!”, “Non sho niente”, “Stavo solo scherzando”, “Ora lo faccio, certo…”. Tutte frasi con lo scopo di prendere tempo, di procrastinare, di creare sarcasmo e ironia verso l’altro o addirittura infondere il dubbio che sia l’altro la persona rabbiosa e non il soggetto in questione.

Poiché questo atteggiamento può essere implicito o indiretto, può essere difficile da individuare, anche quando se ne sentono le conseguenze psicologiche. Per aiutarti a identificare questo tipo di comportamento, indicherò di seguito le manifestazioni più comuni.

Dimentica

Il passivo aggressivo evita responsabilità “dimenticandosi”. Non c’è modo più semplice per punire qualcuno che il dimenticare quella data, il pranzo o il tuo compleanno o, meglio ancora, un anniversario.

Ama dare colpa

Non sono mai responsabili delle loro azioni. Dev’essere sempre colpa di qualcosa che è accaduto sul posto di lavoro, del traffico sulla strada di casa o del commesso troppo lento al negozio. L’aggressivo passivo non commette errori, sono piuttosto tutti quelli intorno a lui / lei che hanno difetti e devono essere puniti per le loro colpe. Infatti l’aggressivo passivo è sempre molto critico e proietta un’immagine di perfezione personale.

Non si arrabbia

Lui / lei non esprime MAI la rabbia.
Sembrano quasi contenti e sereni riguardo a quello che accade intorno a loro. Sono educati e cortesi. Solo all’esterno, comunque! La persona passivo-aggressiva potrebbe essere stato istruito, da bambino, sul fatto che la rabbia è socialmente inaccettabile. Di conseguenza passa la vita a reprimere la sua rabbia, a essere accomodante all’esterno… per poi attaccare in un modo subdolo e difficilmente accusabile.

Mostra ambiguità

Quando veniamo apertamente insultati, sappiamo come difenderci, cosa rispondere. Di fronte a un comportamento ambiguo non sempre riusciamo ad avere le idee chiare.  Il passivo aggressivo usa spesso forme di insulto sottili, più difficili da riconoscere per quello che sono. Per esempio, può ringraziare un amico per un regalo che ha ricevuto al compleanno e subito poi iniziare a parlare di un regalo più bello ricevuto da un altro amico.

Un insulto sottile può anche consistere in un riferimento nascosto o semi-nascosto ai punti più deboli. Ad esempio sapendo che il suo interlocutore non è riuscito a laurearsi, il passivo aggressivo potrebbe far riferimento ai suoi studi come per sottolineare il suo maggior valore.

Ha paura della dipendenza

Incerto della sua autonomia e pieno di paura della solitudine, il passivo-aggressivo combatte i propri bisogni di dipendenza, di solito cercando di controllarti.

Anche se si lega al partner molto più di quanto voglia ammettere, il passivo-aggressivo non vuole assolutamente che si pensi che dipende in alcun modo da qualcuno. Fingerà sempre di non avere bisogno del partner, anche trattandolo con sdegno o sarcasmo.

Fa ostruzionismo

Volete qualcosa dal vostro coniuge aggressivo passivo? Se è così, preparatevi ad aspettare per sempre.
E’ importante per lui / lei che non otteniate ciò che desiderate, anche se vi dirà esattamente il contrario. Può essere una grande fonte di confusione quando un partner ti assicura costantemente che farà qualcosa e che ci tiene a farti felice, e poi non fa mai quello che aveva promesso. Incominci a sentirti come se stessi chiedendo troppo e fossi tu quello sbagliato, che è esattamente quello che lui / lei vuole farti sentire. In questo modo in futuro chiederai sempre meno e lui/lei si sentirà meno sotto pressione.

Fa la vittima

I passivo-aggressivi si sentono spesso trattati ingiustamente. Vedono un problema in ogni situazione, un errore in ogni dettaglio, un granello di polvere su ogni lucente bicchiere di cristallo.

Ama procrastinare

Attraverso la procrastinazione il passivo aggressivo riesce ad evitare apertamente situazioni conflittuali; ha l’idea di aver gestito al meglio la circostanza senza però pensare alle conseguenze. Ad esempio, quando uno dei due partner fa una richiesta all’altro e questi, seppur in disaccordo, non risponde in maniera onesta e diretta. Al fine di evitare un faticoso conflitto e una ancor più faticosa discussione opta per un falso impegno, acconsentendo alla richiesta dell’altro e promettendo che ciò avverrà a breve. In seguito, troverà continue scuse ed attuerà continui sabotaggi al fine di rimandare l’impegno verso il quale non era mai stato d’accordo.

E’ subdolo

il passivo-aggressivo non dirà mai chiaramente al partner cosa desidera e cosa si aspetta.
Si aspetta che gli altri gli leggano nel pensiero ed è pronto ad attaccare in caso contrario. Pretende che il partner carpisca nell’immediato i suoi bisogni, senza che  debba mai esprimerli.

Perché il passivo-aggressivo non esprime mai i suoi bisogni? Perché in realtà ha un ego fragilissimo e ha il terrore di essere criticato, quindi preferisce ribaltare la situazione e diventare la persona che critica, che si offende e che respinge l’affetto altrui, piuttosto che rischiare di essere quello che viene rifiutato.

La persona passivo-aggressiva ha bisogno di avere una relazione con qualcuno che funga da oggetto della sua ostilità. Ha bisogno di un co-dipendente, qualcuno con una bassa autostima che sia disposto a comprendere e scusare il comportamento abusivo del partner. Dal momento che il passivo-aggressivo porta avanti una recita in cui lui/lei appare come un partner affettuoso e che fa la sua parte, (mentre in realtà fa tutto il contrario), gli occorre un compagno/a predisposto a tollerare questa contraddizione.

Il passivo-aggressivo come affronta i problemi in una relazione?

Molto semplicemente, li ignora, interpretando tutto attraverso il proprio filtro distorto (è sempre colpa di qualcun altro) e se viene costretto ad affrontare i problemi, si chiude completamente nei confronti del partner e della relazione. Mutismo ed evitamento sono le sue tattiche in caso di aperto confronto.

Esempi di abuso non evidente da parte di un passivo-aggressivo

  • Un partner che è costantemente in ritardo, di proposito. Magari chiede alla moglie di trovarsi in un dato posto a una data ora, e poi arriva venti minuti dopo, per punirla per esempio di una lite avvenuta da poco. Naturalmente non ammetterà mai la correlazione tra le due cose.
  • Un partner che spende irragionevolmente i soldi di famiglia pur essendo perfettamente al corrente del fatto che ci sono problemi finanziari.
  • Un partner che diventa muto, piange, o sparisce non appena l’altro cerca di comunicare e risolvere i problemi della coppia. Questo viene fatto in modo molto rigido e brutale da parte dei passivo-aggressivi. L’altro non ha scelta: lasciar perdere, o rompere la relazione.
  • Un partner che si rifiuta di fare sesso, come vendetta per qualcosa che l’altro ha fatto o detto. Questo partner può essere apparentemente affettuoso e amorevole in pubblico, e trasformarsi in una statua di sale in camera da letto.
  • Il marito o la moglie a cui va sempre bene tutto, che non protestano e non propongono mai nessuna iniziativa, che lasciano sempre scegliere le vacanze o il ristorante all’altro… poi quando è troppo tardi per cambiare piani, si lamentano di tutto e rovinano la vacanza, oppure ti si rivoltano contro di colpo accusandoti di voler sempre comandare e di non tenere mai minimamente conto dei loro desideri.
  • Il partner che accusa l’altro di essere sempre così nervoso (indovinate a causa di chi?) e di rovinargli il buon umore
  • Il partner che fa dei finti complimenti, che in realtà sono insulti (“per essere così poco in forma te la sei cavata benissimo…”) elargiti con tono di sufficienza o superiorità. Se l’altro si offende, lui sostiene che stava solo sinceramente lodandolo; e che l’altro è sempre troppo irritabile/insicuro/pronto a offendersi/privo di fiducia.
  • Il partner che nega a tutti i costi di essere arrabbiato o risentito, ma poi magari davanti ad altre persone fa commenti sgarbati o critica apertamente.

Conseguenze di un’atteggiamento passivo-aggressivo?

Questo tipo di comportamento può influire sulla capacità di una persona di creare e mantenere relazioni sane causando problemi sia nei rapporti interpersonali che a lavoro. Il comportamento passivo aggressivo porta i membri della famiglia, amici e collaboratori all’esasperazione anche se la persona potrebbe non essere consapevole del proprio comportamento passivo-aggressivo.

Cause del comportamento passivo-aggressivo
La causa del comportamento non è nota. Tuttavia, sia i fattori biologici che ambientali possono contribuire allo sviluppo di comportamenti tipici della personalità passivo-aggressiva. I ricercatori ritengono che tali comportamenti possano esordire già durante l’infanzia. Lo stile genitoriale, le dinamiche familiari e altri fattori ambientali possono essere fattori contribuenti. L’abuso di minori, la scarsa autostima, l’abbandono e le dure punizioni possono avere un ruolo importante nella strutturazione della personalità passivo-aggressiva.

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2 commenti su “Psicologia dell’aggressività nascosta: il passivo-aggressivo”

  1. Una persona aggressiva va buttata fuori di casa con le maniere necessarie e non si fa rientrare mai piú.

  2. Come ci si può difendere da una persona aggressivo – passiva soprattutto se c’è l hai in casa?

I commenti sono chiusi.