Certezze…. del mio mondo interiore

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

A volte, alcune credenze che magari ci portiamo dall’infanzia, ci portano a fare delle scelte che non sempre si rivelano funzionali. Sembra più semplice rimanere fedeli a uno schema di pensiero pre costruito per giustificare il nostro comportamento.

“L’uomo non sa mai cosa succederà ed è bello che non lo sappia. Se fosse prevedibile, non varrebbe la pena vivere la vita. Se tutto fosse come vuole lui e se tutto fosse una certezza, non sarebbe un uomo, sarebbe una macchina. La certezza e la sicurezza esistono solo per le macchine”. -Osho

Condivido pienamente il pensiero di Osho. Dare per scontato ciò che ci appare evidente può rappresentare un limite; le certezze possono assumere un ruolo comodo per chi sceglie di non avanzare. Eppure, essere certi di poter dare un contributo importante alla propria vita può essere quella spinta che ci proietta al dinamismo.

Non amo avere certezze nella vita; certe convinzioni talvolta si rivelano pregiudizi e false sicurezze. L’unica costante certezza che ho in ogni istante è la presenza del mio mondo interiore. E a tal proposito ho scritto una poesia che spero possa essere di vostro gradimento.

CERTEZZE… alla base ci sono sempre e solo loro, le mie dinamiche certezze; pilastri interiori capaci di sorreggere un presente che il futuro può rendere instabile.
Le mie certezze sono quella variabile costante che deve cambiare, deve essere cambiata e vuole essere cambiata.
Con le mie certezze ho potuto seguire vicoli che non avrei mai voluto percorrere,
ho potuto apprezzare cose che non avrei mai voluto vedere,
potuto conoscere gente che non avrei mai voluto incontrare,
potuto seguire un destino che non avrei mai voluto scrivere.

Le mie certezze non sono mai dogmi, punti fermi o destinazioni
ma pezzi di puzzle della mia vita che vanno a incastrarsi nella giusta prospettiva per raffigurare un dipinto.
E sarò grata a questa vita, perchè non avrò interpretato un ruolo che non mi compete
E sarò gioiosa, perchè farò appello al bambino interiore che ho sepolto sotto strati e strati di “cose più importanti”
E saprò sorridere, perchè farò in modo che le mie azioni mi portino il sorriso
E avrò coraggio di accettare il mio finale perchè saprò che ne sarà valsa la pena esistere….
Mentre ancora non mi è dato sapere a cosa assomiglierà il mio dipinto.
(Ana Maria Sepe)

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