Vi capita spesso di svegliarvi propositivi e appena mettete un piede fuori casa incontrate qualcuno che vi rovina la giornata? Può essere il vostro capo, una telefonata, il vicino… beh, c’è sempre qualcuno pronto a metterci di cattivo umore! Può davvero un’altra persona metterci di cattivo umore? Può un evento causarci direttamente un certo modo di sentirci? Già Epitteto poco meno di 2000 anni fa affermava che “ciò che turba gli uomini non sono le cose, ma le opinioni che essi hanno delle cose”, e solo oggi questa affermazione ci suona più vera che mai. A questo punto vorrei citare una curiosa storia di David J. Pollay.
David aveva fretta e il treno che prendeva di solito era in ritardo di mezz’ora, pertanto decise di prendere un taxi. Mentre il taxi cercava di lasciare la corsia preferenziale, un’auto era sbucata fuori dal nulla costringendo l’autista a una brusca e repentina frenata per evitare la collisione con l’altra auto.
Ad ogni modo, ciò che scioccò David fu il comportamento del taxista più che la dinamica dello scampato incidente! Il conducente della vettura, anche se non aveva ragione, scese dall’auto pronto ad iniziare una discussione con il tassista. David non poteva crederci, invece di scusarsi, l’automobilista si era scagliato contro il tassista adottando un atteggiamento molto aggressivo. Tutto ciò sembrava portare a una interminabile discussione che indusse David a pensare che non sarebbe arrivato in tempo alla riunione.
David si meravigliò per la seconda volta; questo volta a meravigliarlo fu il comportamento del tassista che invece di alimentare la discussione preferì rivolgere un sorriso al pirata della strada per poi riprendere il suo lavoro David non poteva credere ai suoi occhi e chiese al tassista come era riuscito a reagire con tale calma.
La rabbia non si cura con altra rabbia
Il tassista gli diede una lezione che si rivelò di ispirazione per il suo libro! Gli spiegò che molte persone si comportano come camion dell’immondizia, perché scorrazzano liberi per il mondo pieni di “rifiuti” quali rabbia, frustrazione, insoddisfazione… Maggiore è la quantità di spazzatura che accumulano e maggiore sarà il bisogno di trovare un posto dove scaricarla. Insomma, ognuno di noi ha i sui personali “tasti dolenti”. Quindi, se noi glielo permettiamo, scaricheranno tutta quella spazzatura su di noi, contaminando le nostre giornate.
Cosa fare quando qualcuno cerca di rovinarci la giornata?
Un rimprovero non viene risolto da un insulto, le paure non possono essere spente da paure ancora più grandi e le amarezze non scompaiono accumulando altre emozioni negative. A questo punto possiamo dedurre che quando una persona cerca di attaccarci o di rovinarci la giornata, probabilmente è perché porta con sé un pesante fardello emotivo che cerca di scaricare da qualche parte. Tuttavia, la buona notizia è che possiamo decidere se farci carico di queste emozioni negative o, al contrario, di passare oltre.
Se ci fermiamo a riflettere, di sicuro ci vengono in mente persone con le quali interagiamo che si comportano come dei “camion della spazzatura”. In effetti, questo è il primo passo per evitare che qualcuno ci rovini la giornata, ovvero individuare coloro che scaricano su di noi tutti i loro problemi…molto calzante il detto: “guerra preannunciata non uccide soldati”.
Non possiamo cambiare il modo di essere di chi ci circonda. Il mondo è pieno di persone abituate a disprezzare gli altri, offendere e sottovalutare. Prima accettiamo questo fatto, meglio sarà. In questo modo, potremo agire in modo più logico: con distanza e schermi difensivi. Quando queste persone cercano di scaricare la loro “spazzatura” emotiva su di noi, cerchiamo di rispondere loro con calma, con serenità e senza alzare la voce. Certo, è difficile, soprattutto le prime volte, ma lentamente sarà più semplice e ci verrà così naturale tanto che ci chiederemo come mai prima ci arrabbiavamo per cose così futili.
“Come smaltire la spazzatura emotiva”, il libro di David Pollay
Il libro di David Pollay può essere un valido aiuto per coloro che vivono il peso emotivo delle persone tossiche. Il libro è strutturato in “8 impegni”. A ogni impegno segue un prontuario su come gestire situazioni e dinamiche tossiche sia con parenti sia nei rapporti familiari che sociali. Alla fine di ogni capitolo c’e’ un “invito all’azione”, dove l’autore ci da’ il compito di esaminare la nostra vita e fare un cambiamento positivo.
- PRIMO IMPEGNO: Fai in modo che i camion della spazzatura ti passino accanto senza toccarti
- SECONDO IMPEGNO: Fai in modo che i tuoi camion della spazzatura passino oltre
- TERZO IMPEGNO: Evita di diventare il cestino dei rifiuti di qualcun altro
- QUARTO IMPEGNO: Aiuta più che puoi a smaltire la spazzatura emotiva
- QUINTO IMPEGNO: Onora l’impegno a “vietare lo scarico”
- SESTO IMPEGNO: Vivi nel circolo della gratitudine e lontano da quello dei rifiuti
- SETTIMO IMPEGNO: Vivi in una zona di “divieto di scarico”
- OTTAVO IMPEGNO: Afferma il tuo diritto a lavorare in una zona di “divieto di scarico”
Il libro di cui vi parlo può essere acquistato su Amazon in formato cartaceo oppure può essere scaricato su ebook, in formato kindle. Per tutte le informazioni (recensioni, opinioni e pareri di chi ha già letto il libro) vi rimando alla pagina ufficiale di Amazon: Smaltire la spazzatura emotiva
PER CONCLUDERE
Ci saranno sempre persone che vorranno rovinarci la giornata. L’unica domanda è se lasceremo che facciano come preferiscono o se manterremo la negatività fuori dalla nostra vita. Dobbiamo prendere coraggio e capire che non stiamo facendo un torto a nessuno se prendiamo la decisione di tagliare i ponti o di allontanarci da tutti coloro che ci riempiono di negatività. Stiamo solo facendo del bene a noi stessi, poiché allontanando quest’aura di tossicità e negatività ne guadagniamo in salute e felicità. Non ignorare ciò che vedi. Quando sei maltrattato, non giustificare l’autore del reato. Sebbene ognuno di noi meriti una seconda possibilità, ogni cosa ha il suo limite. Non lasciare che le persone negative avvelenino la tua mente, la tua anima e la tua vita.
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