Come superare la fine di una relazione d’amore

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Psicologa clinica e dell’età evolutiva, esperta in Art-Counseling e tecniche di rilassamento. Riceve nel suo studio di Milano.
Qualche volta le cose buone vanno in frantumi affinché cose migliori possano arrivare. (Marilyn Monroe)

La fine di una storia d’amore è senza dubbio una tra le esperienze più dolorose e sconvolgenti, paragonabile ad un lutto. La fine di una storia d’amore implica inevitabilmente una PERDITA che a sua volta implica un profondo CAMBIAMENTO personale e relazionale, un cambiamento profondo nella propria vita.

All’interno di una relazione d’amore ci sono emozioni, storie, storie condivise, progetti e obiettivi comuni, legami familiari allargati, gioie e dolori, routine quotidiane, aspettative e quando una storia d’amore termina tutto questo viene a mancare, all’improvviso.

La perdita e il cambiamento sono le condizioni che maggiormente mettono a dura prova l’essere umano. Ecco perché la fine di una relazione d’amore è un evento così difficile da superare ed elaborare. All’inizio ci si sente fragili, spaventati, disorientati e questo ci rende molto vulnerabili emotivamente.

Come superare la fine di una relazione d’amore

Come affrontiamo questa esperienza dipende da molti fattori: da quanto eravamo preparati, dalle risorse interne che possediamo, dall’aiuto esterno che potremmo eventualmente ricevere, dalla storia personale. Inoltre un fattore molto importante da non sottovalutare è il tipo di attaccamento che abbiamo instaurato con i nostri genitori durante il nostro percorso di vita.

Il tipo di legame genitoriale che abbiamo interiorizzato incide molto sulla ricerca del nostro partner, sulla modalità di instaurare una relazione amorosa e sull’elaborazione di una eventuale perdita. Proprio per questo non tutti siamo vulnerabili allo stesso modo, e non sempre tutti reagiamo ugualmente allo stesso dolore.

In questo mio articolo ti illustrerò alcune linee guida generali per superare ed elaborare il dolore della perdita:

Cerca di darti del tempo

La fine di ogni relazione richiede sempre un certo periodo di tempo per elaborare quanto è avvenuto. Perciò non pretendere di risollevarti troppo in fretta. Anche il dolore è terapeutico, nel senso che per superare il dolore è necessario affrontarlo, viverlo, accettarlo e non evitarlo. E questo richiede tempo. Ciò non significa non provare a distrarsi e fare altro, anzi, ma significa dare il giusto valore al proprio dolore, significa “saper stare” con il proprio dolore. Questo ti permetterà di conoscerti meglio, di capire come reagisci al dolore e come lo gestisci. Solo così sperimenterai meglio te stesso e le tue potenziali risorse.

Prenditi cura di te stesso/a

Non dimenticarti che TU sei la persona più importante della tua vita, perciò dai valore e importanza alla persona che sei. Cerca di non trascurarti e non annullarti. Coltiva le tue passioni, i tuoi hobby, le tue amicizie, la tua famiglia, le relazioni sociali.

Chiediti cosa hai imparato dalla relazione

Per quanto dolorosa possa essere la fine di una relazione, l’esperienza può essere fonte di profondi insegnamenti ed un prezioso momento di crescita personale. Può essere un’ottima occasione per conoscere maggiormente se stessi. I ricordi e le esperienze fatte con il proprio partener possono trasformare il dolore, i distacchi, gli abbandoni, le rotture in motivo di riflessione, auto-conoscenza, nuove consapevolezze, trasformazione, crescita personale, emotiva, familiare, sociale, culturale, spirituale.

Non colpevolizzarti

Se una relazione finisce la “colpa” è sempre di entrambi, perciò he tu abbia lasciato o sia stato lasciato poco importa. Col tempo possono insorgere incompatibilità, tensioni, blocchi e questo porta man mano a terminare la relazione. Per questo non focalizzarti sulle colpe proprie o altrui, perché il senso di colpa non facilita affatto il processo di guarigione poiché non fa altro che alimentare la rabbia verso l’altro (se siamo stati lasciati) e verso se stessi (se abbiamo lasciato).

Non reprimere le tue emozioni

Esprimi appieno le tue emozioni. Accogli e accetta tutte le emozioni che ti pervadono, anche le emozioni più spiacevoli: la paura, la rabbia, la malinconia, la tristezza. Non reprimere e non negare le tue emozioni agli altri e né tantomeno a te stesso/a. Trova il modo di condividere ed esprimere le tue emozioni parlandone con gli altri, con amici, familiari. Non isolarti. Cerca o crea modalità alternative per esprimere le tue emozioni. L’arte e la creatività possono aiutarti e facilitarti nell’esprimere le tue emozioni, perciò risveglia la tua creatività, scrivi, disegna, danza, canta, dipingi…

Scrivi un diario

La scrittura consente di rendere più chiari e consapevoli i propri pensieri, di dargli una forma e collocarli in uno spazio; inoltre alleggerisce le tensioni e riordina pensieri ed emozioni. La scrittura può donare sollievo e divenire terapeutica. Anche se il flusso inizialmente può essere confuso e caotico, come i sentimenti che si provano, ti renderai conto che la scrittura ti aiuterà a sentirti e raccontarti in modo diverso. Perciò prendi un quaderno e una penna e racconta, raccontati.

Sii grato alla vita

Apprezza tutto quello che ti circonda, tutto quello che hai creato e costruito. Sii grato per quello che sei e quello che hai. Dai valore a tutto quello che stava e sta oltre la relazione con il tuo ex: i tuoi amici, i tuoi familiari, il tuo lavoro, la scuola, l’università.

Il chiodo scaccia chiodo non sempre funziona

Spesso ci si aggrappa precocemente ad un’altra persona, alla voglia di intraprendere subito una nuova relazione, forse per paura di rimanere soli, o per sentire meno dolore, utilizzando spesso involontariamente l’altra persona per riempire quel vuoto immenso lasciato dalla relazione passata. Questo tipo di storie possono lenire solo brevemente o apparentemente il dolore, ma un dolore non pienamente elaborato non ti permette di diventare un partner consapevole, rischiando di investire tempo ed energie in una relazione che in realtà non ti appartiene, non ti completa, non ti soddisfa.

Preparati a cambiare

La perdita implica inevitabilmente un cambiamento, perciò in qualche modo devi prepararti a cambiare, ad auto-riprogrammarti. Devi riprogrammare te stesso e tutta la tua vita. La tua vita cambierà. Lo sforzo maggiore è proprio quello di cambiare la tua prospettiva di vita, il tuo modo di guardare te stesso e la tua vita.

 Se serve, chiedi aiuto e supporto psicologico

La rete di amicizie, gli affetti più significativi sono una risorsa molto importante per parlare della tua storia, per confrontarti e avere una visione più ampia della tua situazione. In alcuni casi può servire un aiuto più strutturato e professionale:

  • per elaborare e gestire il dolore della perdita e dell’abbandono
  • per comprendere meglio quello che è successo, da un altro punto di vista
  • per esprimere pienamente le tue emozioni senza giudizio
  • per capire come reagisci al dolore, se in maniera disfunzionale e perché
  • per individuare e valorizzare le tue risorse interne
  • per accrescere la tua autostima soprattutto se si è stati lasciati
  • per elaborare l’eventuale sensazione di fallimento
  • per accrescere il senso di fiducia verso l’altro
  • per ritornare a guardare la vita e le relazioni in un’ottica maggiormente costruttiva e positiva
  • per RICOMINCIARE.

A cura di: Margherita Giordano, psicologa clinica

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