Il narcisista è un manipolatore, completamente mancante di empatia, che causa consapevolmente dolore agli altri senza alcun rimorso o senso di responsabilità, solo al fine di trarre il proprio rifornimento narcisistico.
Il Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP) è caratterizzato dalla completa mancanza di empatia. Il narcisista è incapace di stabilire connessioni intime e di comprendere i bisogni emotivi dell’altro. Generalmente cresciuto in ambienti famigliari disfunzionali (anaffettivi o iper-soddisfacenti), il narcisista non ha sviluppato una propria identità e non è in grado riconoscersi senza far riferimento agli altri. Il meccanismo di difesa è la creazione di un falso sé, che il narcisista alimenta attraverso uno smisurato bisogno di attenzioni, gratificazioni e ammirazione.
LITIGARE CON UN NARCISISTA – L’inutilità del confronto
I narcisisti amano ingenerare conflitti per un duplice motivo:
1) Questo provoca una reazione emotiva nella vittima, determinando rifornimento narcisistico;
2) Il conflitto consente al narcisista di mettere la vittima alle corde così da poterla controllare attraverso le offese e la svalutazione.
Sostanzialmente, confrontarsi con un narcisista equivale a cercare di contenere un litro d’acqua con le mani. Inutile.
Ci sono due tipi di discussioni: quelle create dal narcisista e quelle create dalla vittima.
Nel primo caso, la lite si innesca solitamente su una banalità e, nella maggior parte dei casi, dopo aver condiviso un momento piacevole.
La vittima sarà inizialmente confusa, stordita, impreparata ed incredula. Proverà a minimizzare l’attacco e le critiche, fin quando sentirà poi la rabbia e l’indignazione salire dentro di lei.
Più si muoverà verso la ricerca di un confronto costruttivo, maggiore sarà lo scherno e la confusività cui verrà sottoposta.
Ora, è importante sottolineare che l’obiettivo del narcisista non è mai dimostrare la validità delle proprie argomentazioni: egli si ritiene già assolutamente nel giusto.
L’obiettivo del narcisista è quello di sconvolgere la vittima e di tramutare qualcosa di piacevole in un momento infernale e delirante. La lite ha quindi come unico scopo quello di garantire al narcisista controllo e potere sulla vittima.
Il secondo tipo di discussione è quello che si ingenera nel momento in cui la vittima muove delle accuse al narcisista.
Lo stile del confronto è solitamente pacato, umile, sensibile.
L’aspetto che la vittima sottovaluta è che tutto ciò che dirà non verrà minimamente ascoltato né considerato da parte del narcisista.
L’unica cosa che un narcisista percepisce è il fatto di essere stato accusato e criticato. Mentre la vittima cerca un confronto, tutto ciò che sente il narcisista è una rabbia furiosa che cresce a dismisura per il solo fatto di venir messo in discussione.
Indifferente alle critiche che gli vengono mosse, il narcisista avrà come unica priorità quella di spegnere l’incendio devastante che quelle critiche hanno attivato dentro di lui.
Per interrompere quella rabbia cocente, ha solo due possibilità: la svalutazione della vittima o il muro del silenzio.
Confrontarsi con un narcisista è assolutamente inutile.
Non ci sarà chiarimento o crescita. Nel migliore dei casi, si uscirà da quel confronto con un profondo senso di disorientamento o di colpa.
Nel caso peggiore, quello che ne deriverà sarà una erosione graduale e costante della propria identità.
Il confronto va attivato con se stessi: ti piace quello che stai vivendo? È davvero quella la persona che ami? Che stimi? Che sa farti felice?
A cura di Claudia Scarpati, psicoterapeuta
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Salve, leggo spesso articoli sul narcisismo e sulle loro relazioni affettive di coppia . Mi chiedo cosa succede quando la vittima è un familiare dal quale non si può ” divorziare” . Un genitore, dei fratelli ect. Come è la convivenza con un narcisista. Quasi sempre i familiari si rivolgono ad un servizio specialistico a seguito di uso di sostanze o crisi depressive da parte del parente narcisista.
Come posso far aprire gli occhi a mia figlia. Le ha rivoluzionato tutta la vita allontanandola da tutti quelli che non sono suoi amici o parenti. Nessuno può parlare con lei perché potrebbero farle vedere la realtà vera. Mi hanno allontanato, ma ieri l’ho vista. Sciatta e trasandata e un viso già sciupato a 42 anni. Ho visto l’infelicità sul suo viso. Non so che fare
Il mio ex compagno e un narcisista e io ci sto male devo lavorare su me xche lui mi prende e mi molla quasi sempre x un altra
vivo tra narcisisti,li assecondo spesso per risparmiare energie
Vogliamo parlare anche dei narcisisti nell’ambito parentela fratelli/sorelle?
Il vissuto condiviso con un narcisista d’ devastante…ti riduci ad una “larva umana…mi chiedo cosa mi ha spinto verso questa persona….ho combattuto la mi a battaglia per uscirne…ne sono uscita…con grande sofferenza..rimane ancora la domanda perché mi e’ successo…perché mi son messa in una brutta situazione…era cmq amore. Ora c’è un altra consapevolezza di me e degli altri….forse e’ successo perché dovevo arrivare a questa consapevolezza?
E se il narcisista è una persona con cui devi avere obbligatoriamente contatti, come ti comporti?
Allontanare questa persona mi provocherebbe dolore, non perché sia legata a lei ma perché qualcuno a cui io sono legata è legato a lei.
sei sicura sia un narcisista? delle due una, o quelle che hai esposto sono tue fantasie (nel senso che ti piacerebbe fosse così) oppure quello che hai di fronte è un perdente (o meglio un individuo privo di autostima e dignità) che hai erroneamente scambiato per narcisista.
Te lo dico molto francamente perché un narcisista (vero) quelle come te le fa ti fa volare in un microsecondo, se poi aggiungi anche il discorso dei 30 anni insieme mi viene ancora più difficile pensare che il narcisista stia ancora con, perdonami, una signora di una certa età che lo domina anche. Con simpatia
Avere a che fare con un persona così è snervante….non c’è modo di fargli capire il tuo punto ti di vista perché se ne frega totalmente di quello che pensi ….l’unica strategia con queste persone è allontanarle. Ma vi assicuro che non è facile farlo ….dato che non accettano il rifiuto….tornano sempre , facendo finta che non sia successo niente…facendo leva sui sentimenti dell’altro in modo subdolo…..Non hanno la minima idea di cosa comporti “voler bene ” a qualcuno.
A parte la rabbia , provo una gran pena per queste persone che sono vuote e incapaci di amare .
Caterinafinoallafine sei sicura che sia un narcisista?
sei tu la narcisista o lui?
Il mio è un narcisista oramai domato nel tempo. Non sono sicura che non provi rimorso o per lo meno qualcosa di simile lo prova.
Io sono molto orgogliosa e se mi fa arrabbiare rimango in silenzio fino alla completa sbollitura. Lui questo non lo accetta e diventa uno zerbino. Fa tutto e di più per riavere attenzioni. So che non è molto ma in quel momento lo sto dominando io quindi che sia per rimorso o che sia perché si spengono i riflettori su di lui, ottengo comunque le attenzioni che solitamente non mi da.
Intendiamoci, io non amo portarlo a questo tipo di situazioni, al contrario amo il quieto vivere. Ma lui sembrerebbe proprio di no e quindi a volte ma prendo le mie rivincite.
Comunque credo che lui sia un moderato. Credo che si sia modellato a me nel tempo dopo 30 anni che stiamo insieme.
È vero che sono sua ma è anche vero che rimane un brav’uomo del tutto rispettabile. Anche se tanto difficile da sopportare.
Ha comunque un punto a suo sfavore: ha preso una moglie empatica ma anche più arguta di lui. Riesco a prevenire le sue mosse ormai da tanto tempo e non mi frega più come una volta.
Purtroppo sono stata vittima di due narcisisti mi hanno devastata ,con la dipendenza che si crea . Come faccio a non ricadere in un altro narcisista
Ciao Maria, ti segnalo questo articolo sperando possa esserti utile:
http://psicoadvisor.com/aiutare-un-narcisista-5934.html
Bene, mi sembra di saperne di più su questo tipo di personalità sarei però oltremodo interessata ad avere notizie circa la “personalità caratteriale” su come poter trattare con loro e come poterli aiutare, se esiste un tipo di terapia che li possa far guarire. Grazie