Cos’è la creatività e come contribuisce alla tua crescita

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Psicologa clinica e dell’età evolutiva, esperta in Art-Counseling e tecniche di rilassamento. Riceve nel suo studio di Milano.

Tutti partiamo da un concetto stereotipato che la creatività appartiene solamente agli artisti come ad esempio musicisti, danzatori, cantanti, scrittori… ma è fondamentale prima di tutto chiarire che la CREATIVITA’ APPARTIENE A TUTTI, ovvero tutti siamo potenzialmente creativi, tutti possediamo il potenziale creativo ma non sempre ne siamo coscienti e consapevoli.

In realtà la creatività risiede anche in semplici azioni o situazioni quotidiane, come ad esempio preparare una bella cena, apparecchiare con dedizione una tavola, scegliere l’abito da indossare, cantare sotto la doccia, arredare la propria casa..

E’ evidente che l’artista vive la propria creatività come un bisogno non solo personale ma anche professionale, e la utilizza come tale.

La creatività è un impulso naturale e vitale dell’esistenza umana. 

La nascita, l’atto di nascita di per sè è il nostro primo atto creativo della nostra vita. Questo processo creativo poi si evolve nel corso della nostra vita ma a volte l’ambiente circostante, l’influenza sociale, familiare e culturale possono inibire la nostra creatività ed è da questo momento in poi che si inibiscono le nostre emozioni innescando la paura di esprimersi e reprimendo la nostra forza vitale, facendo così emergere conflitti interni, tensioni, aspetti nevrotici, ansie, fobie, paure.

Proprio per questo la creatività è necessaria e vitale per la nostra esistenza!

Ma cosa significa essere creativi?

Essere creativi vuol dire lasciare fluire gli impulsi interiori aprendosi alle emozioni. Gli impulsi e le emozioni non possiamo che ritrovarle e ricercarle nel nostro CORPO.

Significa quindi sentire e percepire il nostro ESSERE in azione e in contatto con il proprio mondo interiore. Questo contatto non è sempre facile e scontato, poichè richiede esercizio per imparare l’arte dello stare con se stessi, l’arte dell’ascoltarsi, l’arte della presenza, l’arte dello stare nel qui ed ora.

L’artista ha la fortuna di aver già appreso questi meccanismi e processi, anche se spesso è condizionato dal risultato del suo prodotto artistico legato a canoni estetici e di perfezione. Il non artista può certamente apprendere ad essere creativo, ad essere artista e può utilizzare il suo potenziale creativo per accrescere il suo Benessere.

La creatività ci permette di imparare a sentire e osservare i nostri impulsi.
Dietro questi impulsi ci sono i nostri desideri e i nostri bisogni.
Tutto ciò arricchisce la conoscenza e consapevolezza di noi stessi e del nostro ESSERE.

Creatività è quindi un processo di integrazione e interazione tra Corpo e Mente. Questo processo di integrazione tende ad affievolirsi nella vita adulta, poichè da adulti perdiamo principalmente il contatto con la nostra dimensione corporea privilegiando il canale comunicativo della ragione, del pensiero, della razionalità.

Attraverso la creatività è possibile ricreare e ritrovare il rapporto armonico tra il corpo e la mente, riappropriandosi soprattutto di quella dimensione corporea che caratterizza il nostro essere stati bambini.

“Da giovani, quando guardavamo un aeroplano nel cielo, l’intero corpo guardava in su. Quando ci chinavamo per guardare un insetto, l’intero corpo si chinava giù ma poi, gradualmente soltanto gli occhi, con un limitato movimento del collo hanno guardato. Quando ci allunghiamo verso qualcosa, soltanto il braccio si allunga. Quando camminiamo, solo le gambe camminano. L’eccitazione corporea, l’azione totale di tutto l’organismo, si è frantumata in gesti separati. Il bel flusso dell’energia, il senso di connessione, è sparito” (Whitehouse,in Pallaro 2003)

E’ proprio questo il senso di connessione che dobbiamo riacquistare!
Per permettere questo è fondamentale recuperare la dimensione corporea e ludica, componenti che appartengono al nostro bambino interiore.

Quindi come arte e creatività contribuiscono al nostro benessere psicofisico?

– L’integrazione corpo-mente permette di recuperare la relazione tra 3 dimensioni: corpo che agisce, corpo che sente e corpo che si sente. Ciò permette di sviluppare quella coscienza recettiva, che osserva se stesso senza giudizio. Aprirsi alla creatività in senso ampio, significa godere di essa e della sua essenza senza l’esigenza della perfezione nel risultato, poiché la perfezione ci allontana dai nostri bisogni e quindi da noi stessi.

– Aumentando la capacità di ascolto e di percezione delle nostre reazioni fisiche e corporee (aumento battito cardiaco, tensione o rilassamento muscolare, respiro affannato o rilassato..)possiamo iniziare a percepire i nostri impulsi nascosti, inibiti, inespressi che cercano di emergere, arricchendo così la nostra possibilità di sviluppare un processo creativo autentico, ovvero la nostra forza vitale.
– Lo sviluppo del processo creativo accresce la coscienza corporea e la capacità percettiva. Questo arricchisce la nostra auto-conoscenza, la consapevolezza di sè, il rapporto con se stessi e gli altri.

Cos’è la creatività per me?

Creare è COSTRUIRE. Si costruiscono storie, musiche, danze, canzoni…e in questo processo lungo, intimo e complesso si dà forma a nuove idee, nuovi significati, nuove aspettative, nuove prospettive, nuove esperienze, nuovi viaggi.

Creare è Nascita e RINASCITA. E’ scoperta ma soprattutto RISCOPERTA.
Creare è CORPO IN GIOCO, un corpo che ritorna ad essere bambino per riacquistare la sua dimensione ludica e corporea. Attraverso il gioco, lo stupore e la curiosità si impara ad esplorare il mondo.

Creare è paradossalmente DISTRUZIONE. Anche Picasso diceva “Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione. Creare è un pò come rompere vecchi schemi, distruggere le vecchie idee, quelle idee omologate e stereotipate, per questo ogni atto creativo implica inevitabilmente un cambiamento e una trasformazione!

La creatività rappresenta la nostra forza vitale di cambiamento, una processo che ci conduce al nostro Benessere fisico, psichico, affettivo, relazionale.

La creatività ci rende quindi vitali, unici e autentici, poichè l’atto creativo ci permette di lasciare la nostra impronta nel mondo.

“È nel giocare e soltanto mentre gioca che l’individuo, bambino o adulto,è in grado di essere creativo e di fare uso dell’interpersonalità, ed è solo nell’essere creativo che l’individuo scopre il sé.” – (Donald Winnicott)

Nel mio ambito professionale utilizzo, oltre al colloquio clinico, tecniche di ArtCounseling. Che cos’è?

ArtCounseling, che cos’è

L’ ArtCounseling è un efficace strumento di crescita personale, di auto-conoscenza e consapevolezza di sé. E’ caratterizzato da un insieme di tecniche che utilizzano l’ attività artistica, ovvero l’ Arte in ogni sua forma ed espressione (musica, danza, teatro, pittura, disegno, poesia, narrazione…) come mezzo terapeutico-espressivo, finalizzato al recupero e alla crescita della persona nella sfera emotiva, affettiva e relazionale.

E’ dunque un intervento di aiuto e di sostegno a mediazione non-verbale attraverso l’uso dei materiali artistici.

Le tecniche di ArtCounseling che maggiormente utilizzo sono: la scrittura creativa, il disegno, lo scarabocchio, la fototerapia, il movimento creativo, la narrazione autobiografica, il teatro e molte altre.

Attraverso l’espressione artistica e il processo creativo è possibile incrementare:

  • la consapevolezza di sé
  • l’attivazione sensoriale e corporea
  • l’espressione personale
  • la propria autostima
  • il contatto con il proprio mondo interiore
  • le abilità cognitive
  • il benessere psico-fisico
  • la relazione con se stessi e gli altri

Quindi attraverso l’ArtCounseling la creatività si può apprendere perché la creatività è dentro ognuno di noi! E attraverso la creatività possiamo incrementare il nostro Benessere!

E tu che rapporto hai con l’Arte e la Creatività? Sei una persona creativa?

A cura di: Margherita Giordano, psicologa clinica


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