Qual è esattamente la differenza tra disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità? Non è raro che una persona alla quale è stato diagnosticato un Disturbo bipolare II, cambiando psicodiagnosta, si ritrovi con una diagnosi di disturbo borderline di personalità (DPB). Si tratta di due disturbi molto diversi ma che entrambi coinvolgono variazioni dell’umore e hanno tratti simili.
Partiamo da una differenza “tecnica”: il disturbo borderline è classificato come disturbo strutturale di personalità mentre quello bipolare è un disturbo dell’umore.
Questi due disturbi prevedono un approccio (psicoterapeutico e farmacologico) completamente diverso, quindi è necessario eseguire un’accurata diagnosi. Solo un professionista -a seguito di colloqui- può fare diagnosi, quindi vi ricordo che questo articolo ha solo scopo informativo per sottolineare le differenza tra disturbo borderline e bipolarismo.
Come e quando si presentano i sintomi
Il disturbo borderline di personalità può essere descritto con quattro caratteristiche psicopatologiche:
- disturbi affettivi
- impulsività
- problemi cognitivi
- relazioni instabili
Uno dei criteri per diagnosticare un disturbo borderline di personalità piuttosto che un disturbo bipolare è che i modelli di instabilità affettiva, l’impulsività e la tendenza a instaurare relazioni instabili, siano coerenti nel tempo.
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Al contrario, nel disturbo bipolare, queste caratteristiche potrebbero apparire improvvisamente, a seguito di un cambiamento radicale della vita: dopo una separazione, in caso di stress acuto, in un periodo di stanchezza particolare, dopo un fallimento… i disturbi possono essere ciclici, anche senza alcun innesco particolare.
Il disturbo borderline di personalità si sviluppa fin dall’adolescenza e persiste in ogni fase della vita dell’individuo. Il disturbo bipolare, compreso il bipolarismo tipo 2, è una condizione in cui i modelli emotivi e comportamentali emergono in diverse fasi della vita e non caratterizzano in modo persistente la personalità dell’individuo.
Tipi di sintomi: bipolarismo vs borderline
I sintomi dell’umore legati al disturbo borderline di personalità tendono a sentimenti cronici come irritabilità / rabbia, tristezza, stati d’ansia e sensazione di “vuoto”.
Per diagnosticare il disturbo bipolare è necessario disporre di almeno un episodio di mania o ipomania. Negli episodi di mania o ipomania sono presenti sintomi come senso di grandiosità, periodi accentuata di euforia, disinibizione, pensieri grandiosi… Anche nel bipolare possono essere presenti sentimenti cronici di rabbia o irritabilità ma questo non è tipico. Nella fase ipomaniacale o maniacale, chi soffre di disturbo bipolare può perdere completamente ogni tipo di inibizione.
Impulsività
L’impulsività è un sintomo cronico per chi soffre di disturbo borderline di personalità. Chi soffre di DBP ha difficoltà nel controllo e la regolazione dei comportamenti e delle “reazioni” è una sfida quotidiana.
Nel bipolare, l’impulsività e i comportamenti disinibiti si verificano solo durante le fasi maniacali o ipomaniacali, non sono croniche. Se il soggetto presenta un’impulsività basale, persistente, nelle fasi maniacali e ipomaniacali bisognerà assistere a un notevole peggioramento.
Cambiamenti dell’umore e problemi esistenziali
Nel disturbo borderline di personalità i cambiamenti di umore sono generalmente di breve durata (anche poche ore!). Nel disturbo bipolare i cambiamenti dell’umore tendono a durare per giorni o anche settimane e mesi.
A livello esistenziale, chi soffre di disturbo borderline di personalità può sperimentare più facilmente sensazioni di vuoto emotivo e di inutilità e paura dell’abbandono. Questi disturbi sono meno comuni in chi soffre di disturbo bipolare. In chi soffre di bipolarismo sono più comuni sensazioni di grandiosità e autostima ipertrofica.
Sintomi psicotici
Nel disturbo borderline di personalità possono esserci episodi di paranoia, allucinazioni uditive e episodi di depersonalizzazione. I sintomi psicotici sono generalmente di breve durata e il soggetto è cosciente che “sta accadendo qualcosa di strano” senza sprofondare in pensieri deliranti.
Quando i sintomi psicotici si verificano nel disturbo bipolare, avvengono in contesti di alterazione dell’umore e tendono a durare più a lungo.
DBP e Bipolarismo: perché si fa confusione?
Nel Bipolarismo di tipo II vi è un susseguirsi di episodi depressivi ricorrenti intervallati da periodi di ipomania. La depressione del disturbo bipolare può essere facilmente confusa con la tristezza cronica del borderline.
Caratteristiche come disforia, iperattività, impulsività ma anche sintomi psicotici e tendenza al suicidio, sono comuni in entrambi i disturbi. Di conseguenza, questo gruppo di sintomi sono spesso mal diagnosticati.
Disturbo bipolare e borderline possono coesistere?
Altra domanda molto ricorrente:
questi due disturbi possono presentarsi insieme?
Risposta: sì!
La persone con dbp sono inclini a episodi depressivi e disturbi d’ansia e, nel corso della loro vita, possono sviluppare un disturbo dell’umore. Per soddisfare i criteri diagnostici di entrambi i disturbi, il soggetto al quale è stato già diagnosticato un disturbo borderline, dovrà presentare episodi maniacali (o ipomanicali) e depressivi di entità differente rispetto alle variazioni d’umore standard.
Tristezza, impulsività, rabbia, perdita dei freni inibitori, comportamenti sregolati… devono essere significativamente diversi rispetto agli schemi già osservati con il disturbo borderline.
Consiglio
Se hai avuto diagnosi diverse da due psicodiagnosti differenti, cerca di parlarne con entrambi: chiedi apertamente il motivo per il quale hanno scelto un disturbo piuttosto che l’altro. E’ importante esprimere dubbi ed è altrettanto importante conoscere il processo di pensiero di chi ha eseguito la diagnosi. Per un ulteriore confronto, potresti leggere l’articolo: A stretto contatto con un Borderline, cose da sapere.
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