Fedeltà: i più intelligenti non tradiscono, chi lo fa è meno evoluto

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«La fedeltà è per la vita sentimentale ciò che la coerenza è per la vita intellettuale: semplicemente la confessione di un fallimento» – Oscar Wilde in Il ritratto di Dorian Gray

L’essere fedele, e la qualità di chi o di ciò che è fedele. Per fedeltà coniugale l’osservanza reciproca da parte dei coniugi dei doveri derivanti dal matrimonio, soprattutto (ma non esclusivamente) per ciò che riguarda l’astensione da rapporti sessuali, o comunque amorosi, extraconiugali.

Tradire è la norma, lo fa il 60 per cento degli italiani. Le tre motivazioni principali: la noia, le scarse attenzioni del partner, una vita di coppia poco soddisfacente… nonostante le percentuali, il tradimento coniugale non è qualcosa di inevitabile. Anzi, chi riesce a trovare la chiave della fedeltà sembrerebbe avere una marcia in più. Può interessarti l’approfondimento: 10 motivazioni alla base del tradimento.

Chi è fedele è più intelligente? O meglio, l’infedeltà denota una grande stupidità? Il tradimento e la stupidità non piacciono a nessuno, è risaputo. La cosa che sorprende, è che potrebbero essere legati fra loro. Il motivo? Intelligenza, fedeltà e tradimento sembrerebbero viaggiare di pari passo stando ad uno studio condotto dalla London School of Economics di Londra.

A sostenerlo è lo psicologo giapponese Satoshi Kanazawa, esperto della London School Economics che ha condotto uno studio riportato sulla rivista americana Social Psychology Quarterly. Il medico, dopo aver già fatto ricerche originali sul “perché gli uomini giocano d’azzardo e le donne comprano scarpe” ricerche entrambe legate al concetto di evoluzione, ha spostato l’accento sulla fedeltà come sinonimo di adattamento socio-ambientale.

Lo studioso ha esaminato i dati del “National Longitudinal Study of Adolescent Health” e della “General Social Survey”, ovvero due sondaggi americani fatti da migliaia di partecipanti che hanno non solo risposto a test per misurare il quoziente d’intelligenza, ma anche compilato questionari relativi alla loro situazione e alle loro “abitudini” sentimentali.

Chi sono i più intelligenti?

Coloro le cui tendenze si allontanano dai comportamenti comuni e stereotipati: i partecipanti che si definivano atei avevano un QI medio di 103, mentre i religiosi di 97, quelli di ideologia liberale avevano 106 di media, mentre i conservatori 95.

Per quanto riguarda le abitudini sessuali, l’uomo fedele è risultato in media più intelligente, mentre nessuna differenza è stata trovata per le donne. L’evoluzione avrebbe quindi creato diversi comportamenti e reazioni diversi nei due sessi, come già sostenuto negli studi precedenti.

Se la teoria di Kanazawa è davvero vera, meno un uomo è fedele, meno è intelligente

Storicamente parlando si sa che gli uomini sono stati da sempre “leggermente poligami”, sarebbe inutile negarlo. Ma lo sarebbe anche negare il fatto che un tempo ci si spostava con carrozze trainate da cavalli e ora si può addirittura prendere l’aereo. Kanazawa è psicologo evolutivo e come tale non può non vedere nella monogamia un passo avanti nell’evoluzione sociale.

E non è la voce di una donna a parlare: si sa infatti anche che le donne sono più propense da sempre ad essere fedeli. Ma non si tratta solo di romanticismo e di sogni da fiaba con i quali le donne ricamano le loro storie d’amore: si tratta proprio di intelligenza maggiore!

Oggi come oggi molti uomini “entrano volontariamente in una relazione sessualmente esclusiva”. Il che è una “novità evolutiva” adottata proprio dai più intelligenti che diventano allora i più evoluti. Le conclusioni dello studioso? Ineccepibili: gli uomini che non riescono ad adattarsi, che cedono alle tentazioni e tradiscono sono probabilmente più stupidi. Mentre i più svegli “sono in grado di capire il valore della fedeltà” e “chi è meno dotato dal punto di vista intellettivo fa più fatica ad adattarsi e quindi tradisce”.

Da qui sorgono spontanee riflessioni sugli eroi delle riviste e dei siti di pettegolezzi, sui reality e, ovviamente, anche sulla nostra classe dirigente. Certo è che se già le donne avevano dei dubbi sull’intelligenza dei loro compagni fedigrafi, ora possono esserne sicure: se vi tradiscono un po’ stupidi lo sono davvero!

PER CONCLUDERE…

Qualche volta, per fortuna, la scienza incoraggia il lato migliore delle persone. Secondo Kanazawa l’egoismo è un atteggiamento primitivo dal punto di vista evoluzionistico, mentre il comportamento altruista è più avanzato e collegato all’intelligenza. Se avevate già etichettato come idiota un vostro conoscente fedifrago, insomma, ora avete importanti elementi a sostegno della vostra tesi.

Tratto dal web

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