Gelosia infantile: come gestirla?

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Un sentimento molto comune non solo tra gli adulti ma anche nei bambini è la gelosia: la differenza però è che i più piccoli non hanno ancora acquisito la capacità di razionalizzare i propri istinti, né quella di controllare le proprie emozioni. È importante quindi riuscire a gestire la gelosia nei bambini, soprattutto quando diventa eccessiva: spesso accade quando arriva in famiglia un fratellino o una sorellina e il primogenito inizia a temere di perdere le attenzioni e l’amore dei genitori. In questi casi ci sono degli atteggiamenti e delle tecniche utili che potete mettere in pratica per migliorare la situazione, cercando sempre di ricordare che la chiave è far sentire i bambini sicuri del rapporto familiare.

Gelosia nei bambini: è “colpa” dei genitori?

La gelosia nei bambini è un sentimento piuttosto comune che si può manifestare in vari modi, a volte non del tutto palesi. Le emozioni dei più piccoli infatti già nei primi anni di vita sono molto complesse, proprio come negli adulti, ed è importante per i genitori imparare a riconoscere i sintomi della gelosia per capire come affrontare la situazione nel migliore dei modi. Per prima cosa quindi è importante non allarmarsi davanti alle manifestazioni di gelosia e mantenere un atteggiamento tranquillo e positivo perché è un fenomeno del tutto normale che può essere risolto con il giusto approccio.

La gelosia nel bambino piccolo solitamente nasce dalla paura di perdere una persona importante, quindi spesso si scatena nei confronti di qualcuno che fa parte della sua famiglia. Se per esempio il bambino è abituato a ricevere molte attenzioni dai genitori, nel momento in cui loro le riserveranno a un’altra persona è possibile che il piccolo diventi geloso.

In questa situazione il bambino manifesta quindi un atteggiamento diverso dal solito, per richiamare l’attenzione dei genitori su di sé e sentirsi amato e speciale. La psicologia del bambino però è complessa, e non è detto che la richiesta di attenzioni avvenga in maniera esplicita, per questo è importante osservare e analizzare bene il comportamento dei propri figli per capirli davvero.

Per esempio il bambino geloso potrebbe manifestare la sua necessità di affetto con rabbia e aggressività, oppure facendo i capricci e diventando ingestibile. In questa situazione uno degli errori da non commettere sarebbe quello di sgridare il bambino in modo troppo severo, o punirlo per il suo comportamento: anche se si esprime in maniera sbagliata, quello che sta cercando di fare in realtà è richiamare su di sé amore e attenzioni da parte dei genitori, come conferma che tutto va bene e che nessuno lo sta mettendo da parte.

Può essere invece d’aiuto parlare esplicitamente con il bimbo, spiegando i propri comportamenti e rassicurandolo che nessuno potrà mai interferire nel rapporto con lui. Quello di cui ha bisogno in questo caso il bambino potrebbe essere una maggiore fiducia nella relazione familiare, e sarà quindi compito dei genitori cercare di far superare l’insicurezza al piccolo con un atteggiamento positivo e conciliante.

Un comportamento che sarebbe da evitare per non creare invidia nei bambini è quello di metterli a paragone con gli altri, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente della scuola. Ogni bambino ha i propri punti di forza e le proprie debolezze e creare rivalità o competizione con i coetanei non spronerà i bambini a migliorarsi ma li metterà in conflitto con i compagni. Questo potrebbe condizionare la fiducia che i piccoli hanno con sé stessi e nelle relazioni con gli altri.

In generale quindi non si può dire che la gelosia dei bambini sia da imputare al comportamento dei genitori, perché solitamente nasce in maniera spontanea, ma quando questo avviene è compito di un genitore cercare di superare la difficoltà del figlio con il giusto atteggiamento.

Quando il bambino è geloso della mamma: che fare?

Spesso i bambini possono essere gelosi della mamma, perché è fisicamente la persona con cui fin dal concepimento sono in maggiore relazione fisica. Quello con la mamma infatti è un rapporto che nei primi anni di vita passa attraverso fasi come l’allattamento, che legano profondamente madre e figlio. Quando un bambino vede la propria mamma relazionarsi con altre persone, soprattutto se sono altri bambini, può succedere che provi il timore di perderla.

Inoltre, man mano che andrà avanti con la crescita andrà verso una separazione sempre maggiore, per acquisire più indipendenza e sicurezza in se stesso, ma potrà compiere questo passaggio con serenità solo se sarà sicuro della solidità del rapporto con la mamma. Tuttavia la gestione delle reazioni in questa fase può non essere sempre facile: ecco quindi alcuni consigli che potete provare a mettere in pratica.

Per prima cosa può essere utile leggere ai bambini delle storie che rappresentino la situazione che stanno vivendo e che mostrino come il rapporto tra madre e figlio nella vita sia destinato a cambiare, ma che questa non è una cosa per forza negativa. Attraverso le storie i bambini riesco a identificarsi in una realtà diversa e quindi possono affrontare e capire i problemi con un maggiore distacco. Questo li potrebbe aiutare a capire che non devono avere paura di perdere l’affetto della mamma e che possono sempre contare su di lei.

Un altro consiglio utile invece riguarda il momento stesso della manifestazione della gelosia: se il bambino ha una crisi, è importante che lo lasciate sfogare, perché reprimere la sofferenza potrebbe causare conseguenze peggiori come la nascita di un senso di risentimento che sarà poi più difficile da gestire. Lasciate quindi che la crisi passi, e quando il bambino si sarà calmato affrontate il problema con lui con calma e pacatezza, facendolo riflettere sulle motivazioni del suo comportamento. Cercate di rispondere con sincerità alle domande dei bambini e mostrate loro la vostra comprensione: in questo modo anche loro saranno più propensi ad ascoltarvi e avranno una nuova conferma del vostro amore incondizionato per loro.

Gelosia tra fratelli: è davvero inevitabile?

La nascita di un fratellino o di una sorellina è per un bambino un cambiamento molto grande negli equilibri della famiglia, soprattutto se è il primogenito ed è quindi abituato ad avere tutte le attenzioni dei genitori per sé.

Affrontare questa fase può non essere facile all’inizio, ma con il giusto approccio e il dialogo gli aspetti positivi di questa novità supereranno in breve quelli negativi.

È importante quindi che il bambino sia coinvolto nei cambiamenti che riguardano la vita della famiglia, e che si senta parte attiva di ciò che avviene. Dall’altra parte però è anche giusto che siano i genitori a prendere alcune decisioni in quanto adulti: bisogna quindi trovare il giusto equilibrio per creare una vera armonia familiare. Il consiglio è di iniziare quindi a preparare il bambino alla possibilità dell’arrivo di un fratello o di una sorella già quando è piccolo, così che per lui non rappresenterà una sorpresa totalmente inaspettata.

Come preparare il bambino all’arrivo di un fratellino o di una sorellina

I cambiamenti possono spaventare i bambini in età infantile, soprattutto quelli che riguardano la vita della famiglia che è il centro del suo mondo. Per questo è importante, come dicevamo, iniziare a preparare i bambini all’arrivo di un fratellino o di una sorellina il prima possibile, in modo che possano elaborare con il tempo tutte le emozioni. Così anche voi genitori potrete capire come gestire al meglio la situazione. Ecco quindi qualche idea per evitare la nascita della gelosia tra fratelli.

1) Tutto parte sempre dall’educazione: i bambini dovrebbero imparare già da piccoli che i genitori sono anche una coppia e che il loro ruolo è quello di prendere le decisioni importanti. Lasciare eccessiva libertà ai bambini potrebbe rendere loro più difficile accettare l’arrivo di un nuovo bambino in famiglia, perché non sarà una decisione che prenderanno loro, e se non saranno abituati a questo genere di situazione, la reazione potrebbe essere più difficile da gestire.

2) Una buona idea invece è quella di creare da subito un legame personale tra i bambini: provate quindi a far interagire il bambino più grande già quando la mamma avrà il pancione, e poi quando il più piccolo sarà nato fate sentire al primogenito l’importanza di essere il fratello maggiore. Scegliete con cura le parole con cui motivare il bambino a instaurare un rapporto con il nuovo arrivato, facendo leva sul senso di responsabilità e sul fatto che sarà un modello di comportamento per il fratello più piccolo.

3) Un altro modo per spronare il bambino a essere felice dell’arrivo di un fratello o di una sorella, è suggerire la possibilità di fare tanti nuovi giochi ed esperienze insieme. In questo modo il bambino dovrebbe iniziare a pensare al fratello come a un compagno di avventure e un alleato, sviluppando più facilmente un sentimento di affetto nei suoi confronti.

4) Cercate sempre di stabilire delle regole: è importante che il vostro ruolo di genitori sia imparziale ma deciso, quindi spiegare al bambino che ci saranno delle regole per lui e per il nuovo arrivato. Questa mossa potrebbe evitarvi litigi futuri.