Ghosting: ecco 20 segnali premonitori

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor


Improvvisamente il partner scompare; non risponde più al telefono, non legge i messaggi, cestina le email e rifiuta ogni contatto delegando al silenzio totale la notizia del suo definitivo distacco. Il ghosting non riguarda solo le relazioni sentimentali ma più in generale può verificarsi nei rapporti di ogni genere: anche un amico può scomparire dall’oggi al domani, senza lasciare più alcuna traccia di sé.

Anche se è un fenomeno molto chiacchierato, a oggi, non sappiamo molto del ghosting. Pensa che se provi a cercare questo termine sul dizionario online, troverai che il ghosting è una tecnica digitale usata per associare una scia luminosa a icone e immagini. Insomma, niente a che vedere con il dramma che si consuma con la fine improvvisa e unilaterale di un rapporto. Il termine ghosting con la sua connotazione “comportamentale” è stato incluso nel dizionario Collins (tra i più celebri dizionari inglesi dell’era multimediale) solo nel 2015. Molti professionisti della salute mentale considerano il ghosting come una forma di distacco passiva-aggressiva, una sorta di ultimo abuso emotivo al pari dell’altrettanto chiacchierato “trattamento del silenzio“.

Teorie sul ghosting in sociologia e psicologia

Il ghosting sembra essere un fenomeno sempre più comuni. Illustri sociologi lo hanno collegato in modo diretto al nuovo modo di comunicare, puntando il dito contro social network, chat e la tendenza di instaurare relazioni che partono dal virtuale per poi rientrare nella vita quotidiana.

Sempre nel campo della sociologia, non mancano teoria che vedono la nascita del ghosting come la naturale conseguenza al presunto declino dell’empatia a cui stiamo assistendo nella società moderna. Ho aggiunto io “presunto” perché non vi sono dati statistici a questa teoria. In pratica per un gruppo di sociologi la teoria sulla nascita del ghosting si basa su altre teorie prive di fondamenta.

Inoltre, sempre stando alle teorie dei sociologi, più il comportamento diviene comune e più le masse si desensibilizzano fino ad accettare il ghosting come un qualcosa di “normale“, “che può succedere”. Queste teorie cozzano fortemente con il parere di psicologi, psicoanalisti e professionisti della salute mentale: chi subisce il ghosting può vivere un evento particolarmente traumatico e vivere sentimenti di ostracismo e rifiuto. Le persone più vulnerabili sono quelle già dotate di una bassa autostima.

Una studio condotto dal ricercatore Gili Freedman e pubblicata sul Journal of Social and Personal Relationships, ha cercato di mettere in evidenza la diffusione di questo fenomeno che, stando agli psicologi, è sempre esistito ma che oggi, nell’era digitale, è divenuto alla portata di tutti. Lo studio ha previsto la somministrazione di un test a più di 1300 partecipanti (americani adulti) e ha rivelato che il ghosting è tanto comune in amore quanto in amicizia. Ecco le stime:

  • Il 25% dei partecipanti ha affermato di aver subito il ghosting (quindi di essere stato lasciato dal partner senza alcun segnale).
  • Il 20% ha affermato di essere sparito da una relazione affettiva (quindi di aver attuato il ghosting come modalità per sperarsi dal partner).
  • Il 31% ha affermato di aver subito il ghosting da parte di persone considerate amiche.
  • Il 38% ha affermato di aver mollato un’amicizia senza alcun preavviso, semplicemente scomparendo.

Il questionario poneva un ulteriore domanda: il ghosting può essere una pratica accettabile per troncare una relazione d’amore?

Solo il 4,7% degli intervistati ha affermato che questa modalità può essere accettabile per porre fine a una relazione d’amore a lungo termine. Quando si parla di relazioni a breve termine o iniziate da poco, la percentuale sale al 19,5%. E’ importante specificare che nel campione di ricerca vi erano anche persone che avevano ammesso di aver “ghostato” il partner per uscire dalla relazione senza alcun preavviso.

Chi sono le persone più inclini al ghosting?

Come premesso, sul fronte ricerche siamo ancora in alto mare, quindi i “fan delle bibliografie” possono smettere di leggere questo articolo 🙂 in questo paragrafo riporterò considerazioni personali che, ovviamente, non dovranno essere prese come il vangelo del Ghosting, semplicemente riporto alcuni atteggiamenti sospetti che potrebbero farti riflettere. Sono molti i fattori che influenzano il ghosting. Tra i fattori più tangibili può esserci uno stile di attaccamento disorganizzato o evitante.

Le ricerche passate sugli stili di attaccamento hanno dimostrato che chi ha uno stile di attaccamento insicuro, in particolare disorganizzato o evitante, tende a vivere le emozioni e i sentimenti in modo contrastante e questo potrebbe renderli più propensi a scomparire dalla relazione senza lasciare più traccia di sé. Inoltre, anche alcuni disturbi di personalità possono essere correlati al ghosting.

Si parla tanto di ghosting e di narcisismo proprio perché chi ha un disturbo narcisistico di personalità non solo è incapace di stabilire legami reciproci o di accedere a quelli che sono i suoi reali bisogni (quindi tende a vivere i legami in modo dualistico) ma in più non dispone dell’empatia necessaria per porre fine alla storia nel pieno rispetto del partner.

Ghosting, 20 segnali premonitori

Innanzitutto voglio tranquillizzarti, se hai subito il ghosting, non c’era alcun segnale premonitore che avresti dovuto cogliere. Leggere a posteriori questo articolo non deve fare insorgere in te dei dubbi (avrei dovuto fare, avrei potuto capire, dovevo comportarmi diversamente…), perché so che oggi ti tormenti così. La fine della relazione è, in sé, un evento difficile da vivere e dovrebbe essere affrontato, da entrambi i componenti del rapporto, nel modo più funzionale possibile.

Se sei reduce da un’esperienza simile, fa sì che il ghosting sia l’ultimo abuso emotivo subito, nella storia e nella vita, lavora su te stessa/o e sulla tua crescita interiore. Lavora affinché tu possa trarre il meglio da te stessa/o, dalle relazioni e dalla vita.

Te lo ripeto, nonostante ciò che pensa quel 4,7% del campione intervistato nella ricerca di Freedman, la fine della relazione dovrebbe essere affrontata da entrambi i partner e non vissuta come un terribile abbandono.

Questi indicatori possono funzionare da monito per, magari, correre ai ripari in determinati contesti. L’incentivo al dialogo e alla partecipazione attiva di entrambi i componenti di una relazione è sempre sano. Se noti gli indicatori elencati successivamente, non devi scappare dalla relazione ma magari cercare chiarezza, confronto, imparare ad osservare tutto e soprattutto il modo in cui il tuo partner ti fa sentire e se questo è coerente nel tempo.

Ecco quelle che, secondo me, sono le 20 caratteristiche delle persone e delle relazioni più inclini al ghosting.

  1. La sua storia personale, rivela che ha pochissime amicizie di lunga data.
  2. Lo percepisci periodicamente distante e distaccato, senza alcun motivo apparente.
  3. Ha la tendenza a idealizzare e poi a svalutare le persone. Lo noti perché magari un giorno osanna una determinata persona e dopo un breve periodo, nella stessa misura, può arrivare a disprezzarlo.
  4. Non avete amici in comune.
  5. L’hai conosciuto in modo anonimo, magari come avviene con gli incontri online.
  6. E’ riluttante a presentarti ai suoi amici o parenti.
  7. Ha uno stile di attaccamento evitante.
  8. Riconosci in lui/lei una modalità passiva-aggressiva.
  9. Ti ha riservato più volte il trattamento del silenzio.
  10. Mancanza di empatia.
  11.  Ti riferisce di aver dato un taglio netto al passato o di aver fatto “tabula rasa”.
  12. Usa o approfitta degli altri.
  13. Mostra immaturità emotiva nei rapporti (anche tra colleghi o amici).
  14. E’ incline a mentire.
  15. Ti invia messaggi contraddittori.
  16. Non lo percepisci coerente e/o costante nella relazione.
  17. Teme il confronto diretto.
  18. Riconosci in lui/lei tratti narcisistici. Per approfondire: tipi e sottotipi di narcisismo.
  19. Non mostra rispetto per gli altri, per valutarla a 360°, non vedere solo come si pone con te ma anche come si comporta con gli altri, finanche col cameriere!
  20. E’ recidivo, in passato è “scomparso” spegnendo il cellulare per più giorni senza preavviso, perché “sotto pressione”, stressato/a o per “motivi personali”.

Per comprendere meglio le dinamiche correlate al ghosting, ti consiglio di leggere l’articolo: No Contact, Ghosting e trattamento del silenzio. Se hai subito il ghosting, ti lascio con una citazione che vorrei che facessi tua, è dello psicologo statunitense Wayne Walter Dyer: “Come gli altri mi trattano è il loro percorso. Come io reagisco è il mio.”

A cura di Anna De Simone, psicologo – esperto in neuropsicobiologia
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