Portare avanti una relazione con un partner narcisista non è affatto semplice. Sentimenti di incomprensione, insicurezza e forte confusione possono essere predominanti. Tra i mille dubbi che attraversano la mente c’è n’è uno che predomina: il mio partner sarà mai in capace di amarmi? Prima di rispondere a questa domanda ho la necessità di fare delle premesse teoriche. Ti consiglio di leggerle, tuttavia, se hai fretta e non vuoi approfondire l’argomento, salta direttamente al paragrafo «l’amore simulato del narcisista».
Narcisismo e tratti narcisistici
Con il termine narcisismo facciamo riferimento a una costellazione di tratti psicologici che ruotano intorno a domini come il senso superiorità sugli altri (che può essere manifesto o celato) e il conseguente senso di diritto.
Il disturbo narcisistico di personalità rappresenta la variante disfunzionale della costellazione di tratti psicologici e ha una prevalenza inferiore all’1% della popolazione. La forma subclinica del disturbo narcisistico di personalità si verifica in circa il 6% della popolazione mentre i tratti psicologici della costellazione possono essere molto più diffusi.
I tratti di personalità patologici del narcisismo
E’ importante capire che avere tratti narcisistici non significa avere il disturbo un personalità. La diagnosi categoriale del DSM (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) propone un approccio limitante all’inquadramento diagnostico. Le categorie diagnostiche proposte corrono il rischio di non essere rappresentative per un individuo, oppure che un individuo possa soddisfare i criteri per disturbi differenti. Per ovviare a questo problema, il DSM V nella Sezione III, propone un modello alternativo che va a indagare le compromissioni del funzionamento della personalità. Questo approccio consente di indagare i tratti di personalità patologici con una diagnosi dimensionale.
La compromissione dei tratti di personalità può essere di diversa intensità e andare da moderata a grave. In particolare, per il disturbo narcisistico di personalità, il DSM V prende in esame il funzionamento della personalità in sei dimensioni, quali:
- identità,
- empatia,
- intimità,
- grandiosità,
- ricerca di attenzione,
- autodirezionalità.
Analizziamo, una per una, le dimensioni proposte dal DSM V partendo dall’identità del narcisista patologico. Ci soffermeremo soprattutto sul dominio dell’intimità ma in ogni dimensione vedremo a cosa è sottoposto il partner del narcisista.
Identità
Il narcisista fa eccessivo riferimento agli altri per la definizione di sé e la regolazione dell’autostima. L’autovalutazione può essere esageratamente elevata o bassa, oppure oscillare tra questi estremi.
Nella diagnosi categoriale della Sezione II, invece, il DSM V si focalizza esclusivamente sulla grandiosità e sul senso di diritto, trascurando i tratti narcisistici che vedono fluttuazioni dell’autostima.
In questo contesto, il partner del narcisista può diventare la fonte di rifornimento, il sostegno utile per regolare l’autostima. In base alle sfaccettature del narcisista, il partner può assumere ruoli diversi. Quando l’individuo si configura con un sé grandioso, il partner che solo sarà contrariato a una sua decisione o prospettiva, sarà messo alle corde. Questo tipo di funzionamento, infatti, lascia poco spazio all’altro, la mentalità del «narcisista da manuale» è questa: «se non mi adori, ciaone! Ti abbandono e me ne vado. Torno quando voglio».
In caso di funzionamento fluttuante dell’autostima, il partner sarà costretto a essere supportivo, incoraggiante e subire le oscillazioni emotive che dipendono dalle stesse fluttuazioni di autostima. Euforia quando il senso di sé è regolato verso l’alto, vuoto o depressione quando il senso del sé è basso. Questo funzionamento può ricordare vagamente quello del borderline, ma qui è l’intera emotività è instabile e in gioco ci sono altre sfaccettature.
Autodirezionalità
Questa dimensione definisce gli obbiettivi perseguiti. Il comportamento del narcisista è incentrato sulla ricerca di approvazione da parte degli altri. Anche in questo caso, se l’approvazione tarda ad arrivare, il narcisista svaluta chi ha di fronte.
Se i tratti di personalità vedono un’autostima fluttuante, il narcisista avrà standard elevati. Al contrario, se l’autostima è grandiosa, il narcisista avrà standard irrilevanti in quanto convinto che tutto gli sia già dovuto.
In tutti i casi, il narcisista non riesce a tollerare il rifiuto. Qualsiasi tipo di critica è vissuto come un affronto alla sua persona. Così il partner si troverà a camminare in un campo minato, dove ogni parola potrebbe innescare una discussione.
Empatia
Il deficit empatico è caratteristico di ogni sfaccettatura. Quando l’identità verte su un’autostima fluttuante, il partner potrebbe confondere la sensibilità del narcisista con empatia. In realtà, questo malinteso insorge perché il narcisista focalizza la sua attenzione alle reazioni degli altri quando queste sono percepite rilevanti per sé.
Intimità
I rapporti sono in gran parte superficiali e intrattenuti con lo scopo di regolare la percezione del valore di sé. Ciò significa che quando questa dimensione è intaccata, che si tratti di narcisismo clinico, subclinico oppure solo di tratti… la capacità di amare è compromessa.
Nella relazione manca reciprocità perché il narcisista non nutre un genuino interesse delle esperienze altrui in quanto tali, nutre interesse per le esperienze altrui che possano riflettere in qualche modo se stesso. Anche per questo talvolta il narcisista appare empatico e sinceramente interessato.
Grandiosità e ricerca di attenzione
La grandiosità può essere celata o manifesta ed è associata alla ferma convinzione di essere migliori degli altri. Tale aspetto può essere associato a tratti di personalità antagonistici come la tendenza alla manipolazione, l’insensibilità e l’inganno.
I tratti di personalità antagonistici si manifestano lungo tutta la durata della «storia di non amore» con il narcisista. La «storia di non amore» è scandita da dinamiche di potere, controllo, forti aspettative e manipolazione.
L’amore simulato del narcisista
Cercherò di dissipare qualche tuo dubbio spiegandoti perché il narcisista è incapace di amare. In questo modo capirai che non c’è nulla in te che non va se non la propensione a scegliere partner sbagliati… e, anche questa attitudine ha una spiegazione psicologica. Se ti ho incuriosita/o, prova a leggere: «perché una bambina non amata, da grande, s’innamora del narcisista»
Molti ti diranno che il narcisista non può amare perché troppo concentrato su di sé, troppo impegnato ad amare se stesso… ma questo è indubbiamente falso. Il narcisista non può amare perché egli stesso è orfano d’amore.
Nella sua infanzia non ha mai conosciuto l’amore incondizionato così non ha mai potuto imparare ad amare e lasciarsi amare. Tutto ciò che il narcisista (dal sé grandioso) ha conosciuto, è l’adorazione da parte di una madre idolatrante che lo ammirava fanaticamente. Oppure, tutto ciò che ha conosciuto un narcisista (con forti oscillazioni dell’autostima) è un amore fortemente condizionato dalle sue prestazioni.
In tutti i casi, l’imprintig emotivo sperimentato dal narcisista durante l’infanzia verte intorno alla collera, alla frustrazione e alle carenze emotive. La ferita narcisistica di cui parlavano Kohut e Freud, ci racconta molto dell’ostilità del narcisista.
La ferita narcisistica e l’approccio psicoanalitico
Secondo numerosi autori (per esempio, MIller et al. 1939), ogni evento aggressivo è il risultato di un forte stato di frustrazione. La stessa rabbia narcisistica (Freud, 1972) di natura aggressiva è il risultato della ferita narcisistica (Kohut, 1971). La minaccia all’autostima e al concetto di sé può innescare nel narcisista risposte eccessive e talvolta violente. Parole leggere, pronunciate con ingenuità, possono diventare per il narcisista, pesanti provocazioni.
Per quanto il narcisista possa sforzarsi di simulare amore, il suo sentimento non avrà nulla a che fare con quella miscela che racchiude una genuina condivisione d’intenti, stima, trasporto, complicità e profonda intimità. Qualora ti andasse di approfondire gli aspetti soggiacenti al comportamento del narcisista (proiezione, identificazione proiettiva, scissione, svalutazione, diniego…), nel mio articolo «i meccanismi di difesa del narcisista» ho trattato il disturbo da un punto di vista psicoanalitico.
Se ti piace quello che scrivo, seguimi su Instagram: @annadesimonepsi. Se ti piacciono i nostri contenuti, seguici sull’account ufficiale IG: @Psicoadvisor