La casa sono io, l’identità di luogo

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Esperta in psicologia ambientale, psicologia della casa e dell’abitare.

Quante volte vi è capitato di entrare a casa di amici e parenti e non sentirvi a vostro agio? Quante volte vi è capitato di dire questa casa mi mette ansia? O avere la sensazione di non voler più andar via?

Queste sensazioni e stati d’animo dimostrano che ogni casa e ogni ambiente determina un stato di benessere o di malessere in base alla propria identità di luogo. L’identità di luogo in psicologia ambientale assume il termine di Place Identity.

La definizione di Proshasky è:

L’identità di luogo rimanda a quelle dimensioni del Sè che definiscono l’identità dell’individuo in relazione all’ambiente fisico attraverso un complesso sistema di idee, credenze, preferenze, sentimenti, valori e mete consapevoli e inconsapevoli unite alle tendenze comportamentali e alle abilità per tale ambiente (Proshansky, 1983)”.

Secondo l’autore le sue funzioni sono principalmente tre:

  • RICONOSCIMENTO: ci permette di capire quanto un luogo per noi è sicuro;
  • SIGNIFICATO: ci aiuta a comprendere la funzionalità del luogo;
  • ESPRESSIONE: ogni luogo che non soddisfa la prorpia identità viene personalizzato, per ridurre le discrepanze tra noi e l’ambiente.

Soffermandoci sull’ultima funzione notiamo quanto l’identità non espressa determina uno stato di malessere. Vivere in una casa in cui c’è una forte discrepanza tra l’immagine del Sè e lo spazio fisico alla lunga crea stress.

Personalizzare la propria casa fa sì di possedere non solo una casa in termini strutturali e di spazio, ma di avere una casa con un “anima”. Le “anime” delle case sono diverse e ognuna racchiude significati simbolici differenti. Il significato simbolico ci aiuta a capire che cosa vogliamo dalla nostra casa, che cosa deve rappresentare la casa per noi. Quando acquistiamo una casa c’è da chiedersi: “cerchiamo una casa o cerchiamo un accoglienza? e quando cerchiamo un accoglienza come vogliamo che sia?”.

Lo spazio abitatitivo è uno spazio in cui ci mostriamo, ma c’è bisogno di esserci per vivere bene. Infatti ci sono case bellissime ma mai abitate e case semplici ma vissute. Abitare la propria casa significa viverla, stare, esserci.

L’identità nella nostra casa determina un armonia nell’ambiente. Emozioni, ricordi, credenze, idee sono parti integranti dell’ambiente.

In psicologia sistemica il tutto è molto più della somma delle singole parti (Watzlawick, 1971) pertanto ogni casa come ogni stanza assume un valore, un valore simbolico, un valore d’importanza.

I significati simbolici della casa come totalità dipendono da cosa noi cerchiamo dalla casa così come per le singole stanze. Per qualcuno la cucina sarà la stanza più importante perché connessa al concetto d’accoglienza, per un altro il bagno perché collegato al concetto di introspezione, per altri ancora il salotto perché richiama il tema dell’apparire. Il valore simbolico che ogni ambiente racchiude varia a seconda della fase del ciclo di vita, dell’identità di luogo e al significato che la casa stessa ha per noi.

Per vivere bene nella nostra casa è importante che noi stessi riconosciamo il valore simbolico che rappresenta per noi, la nostra identità di luogo e in quale fase del ciclo di vita siamo; solo così potremmo abitare in una casa dove noi siamo al centro.

Articolo a cura di: Virna Tripodo, psicologa psicoterapeuta

Illustrazione: Angela Dalinger


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