L’hanno definita l’invidia da social network (Social Network Envy) ed è un fenomeno che coinvolge davvero tutti! Si finisce quindi per essere oggetto d’invidia o preda dell’invidia stessa. Lo so, nessuno ammetterebbe di essere invidioso o frustrato perché non regge il confronto con il prossimo… ma questo è il tema dell’articolo, quindi se la realtà non ti piace chiudi ora la pagina, se invece vuoi migliorare il tuo approccio alla vita e apprendere determinate dinamiche psicologiche tipiche dei social network, rimani pure! 🙂
E’ facile cadere nella trappola: per una nostra insana natura siamo portati a fare comparazioni e quando confrontiamo la nostra vita con ciò che vediamo sulla pagina Facebook o sull’account Instagram di un’altra persona… scatta l’invidia perché rischiamo di non reggere il paragone. La “Social Network Envy” non solo causa invidia ma anche frustrazione o addirittura depressione.
In psicologia è chiaro un meccanismo: chi soffre di bassa autostima tende a cercare comparazioni “verso l’alto” e quindi è più incline a provare frustrazione e sofferenza per ciò che gli manca… perché egli stesso, facendo le comparazioni, tende a dare troppa importanza a ciò che manca nella sua vita dimenticando completamente di valorizzare le sue risorse, il suo talento e ciò che già gli appartiene.
Questo meccanismo, ai tempi dei social network, si verifica in modo amplificato tanto da essere oggetto di invidia. Si tratta di un fenomeno psicologico che sta innescando molto interesse e consente di eseguire degli studi empirici… i primi interessati? Le agenzie di marketing ma questa è un’altra storia.
La vita reale è lontana da ciò che vedi su Facebook
Passeggiando per le vetrine nel corso della tua città puoi ammirare tante belle cose. Certo, i negozianti mettono in bella mostra solo gli abiti e i gioielli migliori. Di certo, però, in magazzino hanno rimanenze, prodotti difettati che mai si sognerebbero di mettere in vetrina… ma sono lì, a riempire lo spazio di quel negozio.
Ecco, è questo ciò che accade anche sulle pagine Facebook, l’account di ogni tuo amico non è altro che una vetrina dove mettere in bella mostra il meglio di sé e talvolta lo gonfia pure.
Forse questo già lo sapevi, ma per farti riflettere bene ti farò un altro esempio e ti racconterò un vissuto personale.
Sei sul profilo FB di una tua amica e vedi uno scatto meraviglioso, la tua amica ha appena postato la foto del suo balcone o del suo giardino, in piena perfezione… prova a chiederti quel soggetto come sarà appena due giorni dopo dallo scatto? Credi davvero che possa rimanere immacolato e apparecchiato ancora in quel modo? 😉
Inoltre è anche vero che su Facebook troviamo chiunque, chi mente per omissione e chi, invece, mente spudoratamente. Ai tempi dell’università sostenni un esame con diverse amiche, l’esame di biochimica era molto tosto e la prof per discrezione invece di dire il voto ad alta voce lo scriveva. Io ero in piedi accanto alla cattedra quindi potevo vederlo…. tornando a casa, ben tre delle ragazze che avevano preso un voto basso, mentirono spudoratamente su Facebook affermando di aver preso 28! 🙂 insomma, quello che vedi non corrisponde mai alla realtà perché è una storia decisa da un solo narratore e modificata a suo piacimento.
Non c’è niente di malsano nel guardare i profili altrui, vedere cosa fa la gente, guardare le foto e magari lasciarsi ispirare per acquistare un determinato oggetto… Fin qui va tutto bene, ma se sei insoddisfatto di te stesso e tutto ciò che postano gli altri ti può sembrare migliore di ciò che hai tu, allora hai un problema. Il problema non risiede nella tua povertà di esperienze o materiale… il problema risiede nella tua bassa autostima e nella tu scarsa capacità valutativa.
Ecco come scatta la trappola: la tua vita dovrebbe essere più piena, più organizzata, più eccitante, più… più… più… e su Facebook c’è una foto che ti sbatte in faccia questa tua credenza. La realtà è che quella è una tua credenza pre-esistente e che nella tua vita non fai altro che cercare prove in grado di sottolineare ogni tua mancanza.
Profili Facebook, cosa c’è dietro?
Ecco come funziona: vedrai foto delle vacanze esotiche dei tuoi amici, così il tuo viaggio fino a Roma, per salutare un amico, perderà di valore.
Leggi i post di genitori orgogliosi per i figli laureati e dottorati mentre tuo figlio sta lottando per non essere rimandato alle superiori. Potresti sentirti umiliato nel ruolo di genitore.
Vedi la tua amica Gilda dimagritissima grazie ai suoi frullati e alle foto di piatti dietetici che posta di continuo su Instagram… tutto questo mentre tu non riesci a perdere 2 kg senza prenderne 3!
In pratica ti imbatti sempre in confronti dove tu ne esci sconfitto/a. Quando guardi i profili altrui ricorda che gli altri mentono per omissione, semplicemente mettono il meglio in bella mostra tralasciando i dettagli “meno luminosi” della loro vita…. proprio come fanno i negozianti con le loro vetrine. Oppure, qualcuno, tende a mentire per nascondere un proprio fallimento e Facebook è il luogo ideale per fingersi qualcun altro… ma non sta mai a te giudicare, nelle tue mani c’è solo il rapporto che puoi avere con te stesso e con le tu emozioni.
Parti da questo: non sai qual è la verità e il reale vissuto dei profili che vedi online.
Prova a soffermarti su ciò che può esserci dietro. Tornando agli esempi di prima. Magari il figlio laureato dei tuoi amici ha sofferto molto per le pressione messe dai genitori e ha sperimentato crisi d’ansia orribili. Anche la tua amica Gilda avrà dovuto fare rinunce per raggiungere i risultati nella perdita di peso e di certo avrà dovuto invocare più e più volte una certa determinazione. Per quanto riguarda le vacanze esotiche, non sai quelle persone cosa hanno affrontato prima di mettere piede a Bora Bora, se hanno dovuto fare altre rinunce economiche, se vivono crisi di coppia… Tutto questo non te lo dico per “darti un contentino” ma solo per ricordarti che se ti fermi all’apparenza, non arriverai mai da nessuna parte, neanche con te stesso.
Tu non conosci la storia di ognuno dei tuoi contatti e neanche potrai scoprirla…. Allora cosa fare? Puoi e devi conoscere meglio te stesso, al fine di comprenderti e darti il giusto valore che meriti.
Il valore delle apparenze
Se sei il tipo di persona che pulisce casa prima che arrivi la governante o la donna delle pulizie, allora già conosci bene tutte le pressioni attribuite alle apparenze. Quando inizierai a conoscerti bene ed apprezzarti, capirai che le apparenze sono solo questo: apparenze. Che dietro c’è tutt’altro ed è quello il mondo che conta davvero.
Se soffri e ti senti frustrato perché nelle comparazioni la tua vita e la tua persona ne esce sempre sconfitto, semplicemente smetti di fare comparazioni… ma i colpi sferrati dai social network sembrano difficili da schivare. Allora cosa fare? Ecco tre semplici consigli.
- Concentrati su te stesso/a e lavora sui tuoi valori e sulla tua autostima.
- Non enfatizzare ciò che vedi ma normalizza il tutto. Se vedi una coppia che si bacia al tramonto non romaticizzare l’immagine, la vita reale è lontana dai set di Hollywood, magari quello è un bellissimo tramonto, sono due belle persone, ma non li conosci davvero.
- Cerca di essere motivato da qualcuno che ammiri piuttosto che lasciarti sopraffare dalla frustrazione. L’invidia blocca mentre l’ammirazione motiva… poi non tutte le invidie sono malsane. Chi vive l’invidia nella sua connotazione più sana, ha imparato a godere delle proprie realizzazioni personali, ha imparato a riconoscerle e a circondarsi di persone che tendono a valorizzare la sua persona e non a screditarla.
- Non rimanere bloccato nell’autocommiserazione e nel “ciò che non sei”, parti dall’accettazione di ciò che sei per fare sempre meglio per te stesso.
- Migliora la tua capacità di intraprendere azioni costruttive volte al tuo benessere, la capacità di affrontare il confronto con il prossimo in modo armonioso (e mai ponendosi su un piano di superiorità o inferiorità), è indice che la vita è orientata verso un modello di benessere. Per preservarlo, inizia introducendo nella tua vita attività che davvero ti piacciono (anche se soo impopolari!) e non da svolgere solo per poi postarle su fb!
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirci su Facebook:
sulla Pagina Ufficiale di Psicoadvisor, sul mio account personale o nel nostro gruppo Dentro la Psiche. Puoi anche iscriverti alla nostra newsletter. Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*.
© Copyright, www.psicoadvisor.com – Tutti i diritti riservati. Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
Ciao Luigi, hai “estrapolato” solo una parte di quanto scritto e resa “intenzione” 🙂 … posso garantirti che le intenzioni dell’articolo non sono quelle da te suggerite, tanto che al PUNTO 1 dei consigli c’è scritto di lavorare su se stessi e sulla propria autostima 😉
Condivido quasi tutto il contenuto dell’articolo tranne forse l’intenzione. Per essere più chiaro è vero che facebook e instagram possono essere la sfera del falso ma la soluzione per chi vive male “l’invidia da social network” non è intuirne la falsità o peggio ancora costruirsene una parallela e opposta (pensando a tutto il male che può esistere dietro un’immagine che ci crea invidia) come suggerito.
Questo approccio, per conseguenza, porta alla conclusione che, se per caso le persone nelle foto fossero veramente felici, chi ne soffre sarebbe veramente uno sfigato. Non mi pare una gran crescita per chi ha già problemi di autostima