L’effetto Pigmalione e la profezia che si autoavvera

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
Tratta una persona così com’è e rimarrà così com’è. Tratta una persona come può e potrebbe essere, e diventerà ciò che può e potrebbe essere. – Stephen R. Covey

“Lo sapevo già!”…” Non sarai in grado!”…” Te l’avevo detto!”… Chi non ha mai sentito frasi simili? Chi non le ha mai pronunciate? Che effetto hanno su di noi? Magari hai pensato che sei il solito incapace! Inizi a rimuginare sui fallimenti tralasciando tuttavia un particolare fondamentale: quanto ci metti del tuo per far andare tutto storto? O meglio, sei proprio sicuro che te ne capitino di tutti i colori senza essere in minima parte responsabile? Evidentemente non hai masi sentito parlare dell’ “Effetto Pigmalione”,  un meccanismo  psicologico (o per meglio dire un pregiudizio cognitivo) che può condizionare e determinare le aspirazioni e le realizzazioni delle persone.

L’effetto Pigmalione è conosciuto anche con il nome di “profezia autoavverante” o come effetto Rosenthal dal nome dello psicologo tedesco che per primo parlò di questo fenomeno. È importante conoscerlo, capire come funziona, in cosa consiste. Sia per sapere come gestirlo se è rivolto a noi o verso di noi, sia per capire la responsabilità che abbiamo quando lo esercitiamo su altre persone.

L’esperimento dell’effetto Pigmalione

L’esperimento di Rosenthal e Jacobson si è concentrato sull’area accademica, in particolare, in una scuola di San Francisco (California 1968), dove hanno svolto un test di intelligenza su ragazzi e ragazze della scuola materna e della scuola elementare. Una volta terminato il test, agli insegnanti è stato comunicato un elenco di studenti che presumibilmente avevano ottenuto un punteggio elevato, il che significava che avrebbero avuto un significativo progresso nelle loro prestazioni alla fine del corso. Ma in realtà quella lista di studenti era stata costruita del tutto a caso, senza tener conto del suddetto test.

L’obiettivo

In questo esperimento l’obiettivo erano gli insegnanti, e le aspettative che potevano avere nei confronti degli studenti indicati come “più intelligenti o capaci”, e se queste aspettative influenzavano il modo in cui si comportavano nei loro confronti.

Risultato finale

Gli insegnanti si sono concentrati di più su questi studenti, li hanno stimolati e prestato più attenzione rispetto gli altri, assumendo, in termini generali, un atteggiamento di fiducia e mostrandosi più pazienti. Invece, nel caso degli alunni “ meno dotati intellettivamente”, addirittura hanno ostacolato il rendimento scolastico con un atteggiamento che comunicava sfiducia e scarsa stima.

L’esperimento di Rosenthal e Jacobson è l’esempio più famoso dell’effetto Pigmalione nella pratica didattica nel campo della psicologia e rappresenta un precedente nello studio dell’influenza delle aspettative sullo sviluppo e sulle prestazioni nei bambini.  Il lavoro svolto da Rosenthal e Jacobsen  ha mostrato come le aspettative degli insegnanti possono influenzare le prestazioni degli studenti. Le aspettative positive favorirebbero le prestazioni positive e quelle  negative  prestazioni scadenti.

Origine del concetto Pigmalione

L’origine dell’espressione Effetto Pigmalione risale ad un mito greco. Pigmalione, re cipriota e abile scultore, era ossessionato dall’idea di trovare la donna perfetta. Nella sua solitudine e nella sua ricerca frustrata, decise di scolpire la migliore delle sue opere, quella definitiva, una statua in avorio che rappresentasse il suo bellissimo ideale di donna. E la chiamò Galatea. Pigmalione si innamorò profondamente della sua creazione. E la sua passione e ammirazione per lei era così veemente che pregava ogni giorno gli dei di trasformarla in una vera donna, di carne e sangue. E così fu: Galatea prese vita.

Come funziona l’effetto Pigmalione

Per capire in cosa consiste l’Effetto Pigmalione, è importante capire meglio come funziona questo fenomeno. Potremmo dire che l’effetto Pigmalione è una profezia che si auto avvera e funziona come meccanismo circolare (vedi foto in alto):

  1. Le convinzioni di altre persone su di noi influenzano le loro azioni nei nostri confronti
  2. Le loro azioni nei nostri confronti influenzano e rafforzano le nostre convinzioni su noi stessi
  3. Le nostre convinzioni su noi stessi influenzano le nostre azioni verso gli altri
  4. Le nostre azioni nei confronti degli altri influenzano le convinzioni degli altri su di noi
  5. E torniamo al punto 1 (meccanismo circolare)

Questo meccanismo circolare può essere influenzato in tutte e quattro le fasi, ma l’effetto Pigmalione si concentra sull’effetto delle aspettative degli altri e su come il meccanismo rafforza l’effetto di tali aspettative.

“Ogni persona è un genio. Ma, se giudichi un pesce dalla sua capacità di scalare un albero, passerà tutta la sua vita pensando di essere stupido.“”Albert Einstein

L’effetto Pigmalione nella vita

Il concetto di Profezia che si autoavvera  è strettamente correlata all’effetto Pigmalione.  In altre parole, creiamo il nostro Pigmalione. Se vado a un colloquio di lavoro pensando di non essere abbastanza qualificata o convinta di non farcela, come sarà la mia performance? O se, al contrario, penso che non c’è niente di sbagliato in me, che ho tutte le carte in tavola per farmi assumere, che atteggiamento mostrerò? Se dico a mio figlio che non è bravo in matematica, come affronterà le lezioni e i test in quella materia? Se penso di non essere all’altezza nelle interazioni con le persone come posso fare vita sociale?

Se quindi credo di non piacere alle persone, sarà proprio a causa di questa mia supposizione che mi comporterò in maniera ostile e suscettibile, generando intorno a me quel clima di sfiducia e disprezzo che mi aspettavo sin dall’inizio: avròcosì ottenuto la prova del fatto che “avevo ragione” e che la mia convinzione era dunque ben fondata.

Raccomandazioni per gestire positivamente la nostra influenza sulle persone

  • Controlla i tuoi pregiudizi
  • Non etichettare
  • Attenzione ai comportamenti. Concentrati su ciò che “la persona fa” e non sulla conclusione di ciò che “la persona è”
  • Motiva le tue deduzioni sulla base di dati reali.

6 chiavi per gestire le tue profezie che si autoavverano

  1. Identifica i tuoi pensieri “divinatori” o “profezie”
  2. Costruisci aspettative realistiche
  3. Salva le situazioni di successo passate
  4. Sdrammatizza le conseguenze e cerca un piano d’azione efficace
  5. Potenzia te stesso, fidati delle tue risorse e possibilità
  6. Fidati del potere delle parole: ripeti a te stesso frasi motivazionali che ti aiutino a far fronte a situazioni avverse.

PER CONCLUDERE

Al giorno d’oggi e neuroscientificamente parlando, sappiamo già che quando qualcuno si fida di noi e ci contagia con quella fiducia, il nostro sistema limbico accelera la velocità del nostro pensiero, aumenta la nostra chiarezza, la nostra energia e di conseguenza la nostra attenzione, efficacia ed efficienza.

Se qualcuno ci apprezza, ci incoraggia o ritiene che siamo in grado di raggiungere determinati obiettivi, avremo convinzioni positive su noi stessi che ci consentono di raggiungere obiettivi e aumentare le nostre prestazioni. Se, al contrario, ci percepiamo come persone inadeguate e incapaci,  genereremo  la convinzione di avere tanti limiti. In pratica, le profezie tendono a realizzarsi quando crediamo fermamente che siano vere, perché il cervello umano cerca di rendere il nostro comportamento coerente con le credenze che nutriamo.

È importante essere portatori di convinzioni positive verso gli altri, così come dobbiamo averle verso noi stessi. Essere consapevoli del ruolo influente che abbiamo sugli altri e della nostra autostima ci permetterà, non solo chi ci circonda di ottenere ciò che vuole, ma anche la nostra stessa persona. Quindi ora che grazie a Pigmalione siamo consapevoli che le nostre parole, gesti, credenze e azioni influenzano l’altro, perché non usarli per rafforzare le loro capacità e generare in loro un sentimento di valore e una buona autostima che li accompagnerà per tutta la vita?

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