Paura e disgusto per ragni e insetti: la spiegazione psicologica

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
Illustrazione: G. E. Gallas

Ogni fobia risale a un’angoscia infantile e ne è la continuazione, anche quando ha un altro contenuto e deve quindi essere diversamente denominata” Sigmund Freud. In due righe Freud esprime appieno il concetto di paura che altro non è che un’emozione primaria presente fin dalla nascita.

La paura è qualcosa di fisiologico utile alla crescita in quanto serve ad attivare reazioni che lo difendono dal pericolo, ma la paura può diventare distruttiva: ci isola, limita il nostro mondo e ci separa dalla nostra dignità, dalla sicurezza in noi stessi.

Le nostre fobie possono essere così profondamente insediate nel subconscio che addirittura non siamo neppure sicuri di quali siano e da dove provengano, sicché viviamo con la fastidiosa sensazione che ci sia qualcosa che non va, che un qualche potenziale pericolo emotivo incomba su di noi, senza che sappiamo indicarlo.

Qualunque sia la sua forma, la sua modalità, qualunque sia il suo aspetto, il suo nome, ogni paura è orientata verso la morte. Se vai in profondità, scoprirai di aver paura della morte. (Osho)

Ogni fobia ha anche una componente di repulsione e di attrazione inconsapevole verso l’oggetto temuto. Gli oggetti e le situazioni temuti non sono altro che la trasduzione dei nostri pensieri proibiti sessuali o aggressivi che minacciano una ritorsione punitiva. La paura viene proiettata e introiettata su di un oggetto esterno, in modo da poterla controllare: in questo modo diventa circoscritta ed evitabile.

Le paure sono infatti convinzioni irrazionali che abbiamo riguardo a noi stessi, alle nostre azioni, ad altre persone o eventi. Si basano sull’interpretazione che diamo alla realtà. Qualcuno è terrorizzato dai ragni mentre qualcun altro li può tenere tranquillamente sul palmo della mano.
Non vogliamo toccare il ragno perché forse potrebbe morderci, così come ci spaventa parlare in pubblico, su un palcoscenico, perché non sappiamo quali saranno le reazioni e i giudizi della gente.

Ma cosa simboleggia la paura degli animali?

In genere la paura degli animali simboleggiano la pulsionalità senza ragione. Si teme dunque il contatto con la propria emotività, che non si riesce a gestire, temendo dunque di perderne il controllo. Il significato varia a seconda del tipo di animale. Per esempio, l’aracnofobia ovvero la paura dei ragni e degli insetti in generale simboleggerebbe il tentativo di allontanare parti repellenti del proprio Sé. La paura del gatto, invece simboleggerebbe il conflitto verso la figura materna, mentre la paura dei cani sarebbe messa in relazione con una conflittualità nei confronti del padre.

Queste fobie talvolta possono essere ricondotte a eventi traumatici, ma di frequente la sensazione di impotenza che causano è amplificata dal fatto che non riusciamo a capire quale sia la loro origine.

Il dolore che nasce da queste paure può trafiggerci fino al centro della nostra sfera psichica ed è proprio questo nucleo ad avere bisogno di essere esaminato, curato e guarito.

Fobia degli insetti. Nella psicologia si trasduce in paura delle sorprese, degli imprevisti.

Chi soffre della paura degli insetti va nel panico appena sente qualcosa muoversi, strisciare o volare vicino, al punto tale da rifiutarsi di uscire di casa e spendere un mucchio di soldi per proteggere il proprio focolare da ospiti sgraditi.

Chi ha paura degli insetti è un soggetto che ha paura del successo, degli schemi, delle sorprese, degli imprevisti. In genere ha una personalità evitante e ha fortemente paura di essere giudicata.

Tuttavia la paura degli insetti può avere anche una matrice genetica: è anche un retaggio storico dell’uomo che nel corso dei millenni ha attivato il suo cervello contro le cose piccole che si muovono rapidamente, considerato come una minaccia. Dunque ci portiamo dietro da millenni ciò che resta delle paure ataviche: alcune probabilmente siamo destinati a perderle perchè non più utili, altre utili ancor oggi, per cui continueremo a tramandarle e a perfezionarle evoluzionisticamente parlando, come per esempio il disgusto per le sostanze amare, che potenzialmente possono essere velenose.

Paura dei ragni. Nella psicologia si trasduce in paura della morte, della dipendenza

E’ proprio nella simbologia del ragno che possiamo trovare le cause di questa fobia.
Tessere la tela viene interpretato come creare la vita, affrontarla fino alla sua fine e forse, è proprio la paura inconscia della morte a rendere vulnerabili le persone alla vista di esso.

Un’altra causa si nasconde nell’inconscia paura di essere catturati, imprigionati in una rete: dalla tela del ragno non ci si libera, quindi rimanderebbe a tematiche relative alla dipendenza. Il ragno infatti rappresenta la totale autonomia: non ha bisogno di nessuno per tessere la propria tela.

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1 commento su “Paura e disgusto per ragni e insetti: la spiegazione psicologica”

  1. buongiorno, articolo interessante. .manca la paura dei topi,ne sono terrorizzata al punto che,basta che vedo la coda,mi vengono sud ori freddi,tachicardia e gambe molle..qual’é la spiegazione?
    grazie per l’attenzione e buona giornata.
    Antonella

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