Prima di parlare della sciatalgia come condizione psicosomatica è necessario capire come la nostra mente possa causare così tanti problemi al nostro corpo. In questa pagina capiremo come si origina la sciatalgia (e tante altri disturbi psicosomatici) in condizioni in cui non vi sono fattori esterni che ne causerebbero la comparsa.
Le emozioni influenzano il corpo
La nostra esperienza nella vita è tanto corporea quanto emotiva e le due sfere sono imprescindibili. I “dati emotivi” che accumuliamo ogni giorno vanno a influenzare il nostro corpo, attimo per attimo.
Il nostro corpo, quindi, riesce costantemente a muoversi tra due realtà completamente diverse: da un lato accoglie gli stimoli interni che si generano dalle nostre emozioni (consapevoli o inconsapevoli) e dall’altro accoglie gli stimoli che sono condizionati fattori esterni: fame, sete, esposizione al virus dell’influenza, esposizione a un agente allergizzante… Le due realtà si influenzano fortemente tra loro fino a innescare fenomeni psicosomatici.
Purtroppo sono ancora molto gli scettici della psicosomatica o della biologia delle emozioni. Eppure sappiamo che il nostro corpo è vulnerabile alla malattia fisica e l’ambiente esterno non può essere visto come l’unico trigger possibile.
Correlazione mente e corpo
Il nostro sistema nervoso è dato da una complessa rete di cellule che rende possibile la comunicazione tra la nostra mente e il resto del corpo. Il sistema nervoso collega, in modo diretto, il nostro sé fisico e la nostra sfera emotiva. Muscoli volontari, muscoli involontari così come i nostri 5 sensi possono essere influenzati dalle nostra risposta emotiva cosicché possiamo dare vita a un’infinità di risposte fisiche a stati come ansia e stress.
Quando il nostro disturbo fisico è causato da un infortunio, da agenti virali o da un allergene, i trattamenti medici possono aiutarci, tuttavia, quando il nostro disturbo fisico è legato a fattori emotivi, il potenziale della medicina tradizionale è limitato.
Nella migliore delle ipotesi può verificarsi un effetto placebo che può creare sollievo mentre nel peggiore dei casi s’innesca frustrazione e rabbia perché il trattamento medico in questione non ha portato a termine il suo scopo.
Nessuno è immune alle reazioni fisiche causate dallo stress emotivo, quindi siamo tutti vulnerabili. Certo, se siamo in grado di identificare più facilmente l’origine del nostro disturbo (se di natura psicosomatica) allora possiamo lavorare meglio su noi stessi e alleviare i sintomi che ci affliggono.
Fattori emotivi che possono causare malattie psicosomatiche
I centri emotivi del cervello hanno un forte legame con importanti strutture corporee, compresa la muscolatura volontaria e quella involontaria. I muscoli involontari sono quelli che ci consentono di respirare e che governano il nostro sistema gastrointestinale.
Come potete leggere nell’elenco che segue, l’ansia può attivare qualsiasi muscolo innescando una gran quantità di sintomi fisici che vanno dal colon irritabile alla tachicardia. Molto sintomi psicosomatici possono essere mal interpretati e portare alla diagnosi di malattie puramente mediche.
L’ansia, agendo semplicemente sulla tensione muscolare, può innescare un gran numero di sintomi psicosomatici quali:
- tensione al capo, mal di testa, sintomi simili alla cervicale
- fibromialgia
- sciatica o sciatalgia
- iperventilazione
- dolori muscolari
- formicolio alle mani e ai piedi
- sensazione di soffocamento
- crampi e tremori
Vi basterà pensare alle contrazioni del muscolo psoas e alle conseguenze sulla nostra salute per capire quanto le emozioni influenzano il nostro corpo. Per approfondire: Rilassare il muscolo psoas per liberarsi da ansia e paura.
Quando l’ansia interferisce con i muscoli involontari del nostro corpo, possiamo avere diversi disturbi che coinvolgono la muscolatura liscia (vale a dire capillari, vene, arterie, bronchi, sistema urogenitale, intestino…). I sintomi psicosomatici che possono nascere sono:
- emicrania
- colite
- colon irritabile
- problemi respiratori
- spasmi alla vescica
- dolore addominale
- bisogno improvviso di urinare o defecare
- dolore addominale
- acidità di stomaco, spasmi, diarrea, nausea
- dermatite atopica
Alti livelli di ansia possono interferire con la nostra capacità di pensiero e sui nostri processi cognitivi dando vita a disturbi come vertigini, debolezza fisica, svenimento, difficoltà di pensare, visione sfocata, sensazione di prurito… A chi non è mai capitato di sentirsi un insetto addosso? Questa è la risposta fisica di un processo inconscio inespresso.
Con la sua pubblicazione intitolata “emotion-focused interviewing”, il ricercatore psichiatra Allan Abbass, già nel 2005 stilò una serie di domande che il medico dovrebbe rivolgere al paziente per capire se il disturbo che riferisce può essere di natura psicosomatica o prettamente fisica.
Si tratta di domande semplici ma di forte valenza. Purtroppo il protocollo non è stato adottato in Italia eppure, secondo Abbass il proceddo diagnostico potrebbe richiedere solo 15 minuti di conversazione.
Sciatalgia e psicosomatica
La sciatalgia indica un dolore che si irradia lungo il percorso del nervo sciatico, dalla schiena verso le natiche e le gambe. La sciatalgia può essere collegata a un problema del nervo: in presenza di problemi come ernia del disco, un rigonfiamento di un disco spinale o altri disturbi strutturali che interessano il muscolo piriforme, non è possibile parlare di psicosomatica.
Si parla di sciatalgia psicosomatica quando l’infiammazione del nervo sciatico è fine a se stessa. In realtà, anche ernie al disco e rigonfiamenti possono essere legati alla psicosomatica e quindi alla nostra vita emotiva. Di seguito vedremo come.
Analogamente a quanto visto con i problemi legati al muscolo psoas (per approfondimento, gli effetti delle emozioni sul muscolo psoas), nella maggior parte dei casi i dolori che coinvolgono interamente la schiena o una sua specifica zona (cervicale, dorsale, lombare, sacrale, ecc.) e che non sono suffragati da specifiche problematiche ortopediche o strutturali alla colonna vertebrale, sono l’effetto di ansia, depressione, stress o di altri disagi psicologici che riguardano la nostra vita emotiva.
Come nasce la sciatalgia psicosomatica?
La schiena dovrebbe ritrovarsi in una situazione di naturale rilassatezza. Quando ansie e tensioni emotive incidono sui nostri tessuti muscolari, la schiena si irrigidisce causando una serie di problemi a catena che incidono fortemente sull’intera zona (cervicale, dorsale, lombare, sacrale…).
Le fasce muscolari sono molto sensibili alla qualità delle emozioni che viviamo tutti i giorni. Le emozioni, a livello del nervo sciatico, agiscono come attivatori di tensioni, blocchi e contratture. Tensioni ripetitive portano al perpetuarsi di posizioni scorrette che facilmente sfociano in problematiche quali ernie, artrosi, artriti e sciatalgie.
La sciatalgia da un punto di vista psicologico
Chi soffre di sciatica può essere una persona che si trova a dover fare qualcosa che proprio non vuole. Dato che, per sfociare in infiammazione del nervo sciatico, la situazione deve essersi perpetuata per molto tempo, parliamo di una persona che per molto tempo è stata “costretta ad agire per necessità” mettendo costantemente da parte i propri bisogni personali e vivendo in uno stato di autoprivazione quasi sempre inconsapevole.
I disturbi psicosomatici si manifestano in assenza di elaborazione, quindi la chiave della “guarigione psicosomatica” consiste nella consapevolezza e nella conoscenza degli stati più profondi del sé.
In questo contesto, la personalità dell’individuo è pervasa da un forte senso del dovere, intransigenza e rigidità morale (oltre che muscolare!). Questi stati d’animo (accompagnati da schemi rigidi, austerità e severità) si sono tradotti in chiave psicosomatica, in infiammazione del nervo sciatico.
A cura di Anna De Simone, psicologo – esperto in neuropsicobiologia
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