Quando ansia e attacchi di panico possono rovinarti le vacanze

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Psicologa clinica e dell’età evolutiva, esperta in Art-Counseling e tecniche di rilassamento. Riceve nel suo studio di Milano.

E’ arrivata finalmente la tanto attesa estate! Il periodo del relax, del riposo, delle vacanze al mare, in montagna, delle gite in barca, delle serate spensierate… Ma non sempre è così! A volte una vacanza può trasformarsi in un incubo!

Ansia e panico possono venire a farti compagnia. Sono sempre più frequenti episodi in cui insorgono o ricompaiono gli attacchi di panico e problemi legati all’ansia.

Questo fenomeno riguarda infatti un numero sempre maggiore di persone. “Ma perché proprio in estate? Perché proprio quando voglio rilassarmi e staccare la spina?” Ti domanderai!

Uno dei fattori principali ad incidere su questo è proprio il caldo.

In estate, una serie di fattori climatici come il caldo, l’afa, l’umidità concorrono a creare delle condizioni che assomigliano molto agli effetti dell’ansia: respiro corto, difficoltà a respirare, vertigini, capogiri, eccessiva sudorazione, sensazione di svenimento e così via.

Questi sono effetti che possono verificarsi anche in persone che non hanno particolari disturbi, ma quando colpiscono una persona più soggetta e vulnerabile all’ansia, tutti questi sintomi possono essere dirompenti e innescare un circolo vizioso negativo: gli effetti fisici tipici del caldo vengono spesso scambiati per sintomi d’ansia, innescando così una vera e propria sintomatologia ansiosa e degli attacchi di panico.

Un altro fattore ad incidere sull’insorgenza di ansia e attacchi di panico in estate è il cambiamento della propria routine.

In estate, infatti, la routine quotidiana subisce delle modifiche e tutte le rassicuranti abitudini e certezze della vita di ogni giorno vengono meno. Le vacanze, pertanto, possono paradossalmente trasformarsi in una fonte di ansia e di stress poiché uscendo dalla tua zona di comfort, devi adattarti a nuovi spazi, nuovi ritmi e nuove situazioni.

In estate si tirano le somme.

Un ulteriore fattore ad incidere pesantemente è il fatto che l’estate rappresenti in qualche modo il cosiddetto “periodo del resoconto”, ovvero il periodo in cui tiri le somme del tuo anno lavorativo, scolastico, relazionale. Se il bilancio risulta poco positivo o negativo può capitare che durante le vacanze, avendo molto più tempo per pensare, i pensieri negativi e disfunzionali possono innescare emozioni spiacevoli, accrescendo così il tuo malessere.

E’ fondamentale imparare a gestire ed elaborare gli attacchi di panico per accrescere progressivamente il tuo benessere psico-fisico. Ti illustro qui di seguito 5 consigli per affrontare al meglio un attacco di panico.

  1. Poni l’attenzione sul respiro

Quando ti pervade l’ansia o un attacco di panico puoi iniziare istintivamente a respirare più velocemente. Questo è sbagliato! Cerca invece di gestire il tuo respiro, inspirando ed espirando in modo lento e regolare. Puoi esercitarti ogni giorno in modo che questo meccanismo diventi automatico anche nei momenti difficili.

Risulta molto efficace imparare ad esercitare la respirazione diaframmatica: il diaframma è un muscolo molto importante che, se ben allenato, regola il nostro sistema linfatico e quindi il nostro benessere psico-fisico. Inoltre la respirazione diaframmatica ti permette, oltre che a concentrarti sul respiro, anche a rilassare tutta la parete addominale che è il punto principale del nostro corpo in cui somatizziamo ansia e panico. Inoltre prova a praticare anche il Training Autogeno, lo yoga e la meditazione, utili per favorire non solo la buona respirazione, ma anche il rilassamento e lo svuotamento della mente dai pensieri.

Un altro sbaglio comune è quello di controllare eccessivamente i sintomi dell’attacco di panico. L’attacco di panico altro non è che una scarica di energia e adrenalina che deve sfogare. Sintomi comuni sono infatti tachicardia e tremore alle gambe. Il tremore in particolare non deve essere controllato e represso, anzi cerca di facilitare tu stesso la fuoriscita di questa energia attraverso movimenti autonomi: cammina, scuoti e agita le mani e le gambe ripetutamente e lascia fluire questa energia! Intanto non dimenticarti di porre l’attenzione sul tuo respiro…Respira!

  1. Aumenta le tue consapevolezze

Prendi consapevolezza di tutti quei sintomi, quelle situazioni, quei pensieri che precedono l’attacco di panico: è importante imparare a conoscere come funziona l’emozione della paura dentro di te. E’ quindi altrettanto importante riconoscere quali sono i tuoi pensieri negativi e rigidi che innescano emozioni spiacevoli e di conseguenza gli stati di ansia o attacchi di panico.

Inoltre l’attacco di panico si manifesta spesso in luoghi o in situazioni ricorrenti, perciò conoscili, riconoscili, parlane. Questo lavoro continuo e costante darà gradualmente risultati positivi.

  1. L’ attacco di panico non ti uccide!

La sensazione di morire e di impazzire è un sintomo tipico dell’attacco di panico, ma sappi che l’attacco di panico non ti uccide.

Anche se è difficile mantenere la razionalità durante un attacco di panico ricorda che si tratta di un fenomeno transitorio e momentaneo: l’ attacco di panico passa sempre, gradualmente scompare. Quando un attacco di panico è in corso la sensazione è quella che uscirne sia impossibile. Si tratta invece di un evento transitorio che si conclude entro un certo lasso di tempo, generalmente non oltre i 30 minuti.

Se sei ancora in vacanza e hai vissuto un attacco di panico non allarmarti eccessivamente, il tuo corpo sta bene. Cerca di continuare a viverti il resto della vacanza facendo quello che ti va di fare senza sforzarti e senza sentirti in colpa che ormai la tua vacanza è andata a rotoli. Non è così! Cerca di distrarti, di fare quello che ti piace, vai al mare, prendi un po’ di sole, nuota, fai lunghe passeggiate, stancati e riempi le tue giornate.

  1. Rivolgiti ad uno psicologo

E’ opportuno intervenire rivolgendosi ad uno psicologo per evitare che il livello di sofferenza, ansia e disagio diventi elevato e cronico. Per superare al meglio gli attacchi di panico chiedi supporto ad uno specialista che attraverso un percorso personalizzato e individulizzato ti aiuti a capire le cause e le motivazioni che sono alla base del tuo disagio.

Attraverso un percorso di conoscenza, auto-conoscenza sarai sempre più consapevole dei meccanismi che avvengono dentro di te e riuscirai a gestirli con maggiore facilità. Il supporto psicologico ti può aiutare a ricostruire e individuare le eventuali cause, le emozioni correlate al sintomo, i pensieri negativi, rigidi e disfunzionali che lo alimentano. E’ fondamentale elaborare pensieri ed emozioni, lavorando sulle risorse e potenzialità della persona. E’ importante inoltre non arrendersi al malessere e non pensare che non ci sia via d’uscita perché la via d’uscita c’è ed esiste!

  1. Riconosci e comprendi l’attacco di panico.

Cerca intanto di capire ed elaborare autonomamente il perché l’ansia è venuta a trovarti! Sappi che l’ ansia non è venuta da te per caso ma c’è una motivazione sottostante che forse ancora non riesci a cogliere.

L’attacco di panico è un sintomo che si manifesta attraverso il corpo e che vuole comunicarti qualcosa! Perciò non trascurare e non sminuire questo evento, ma anzi impara a conoscerlo e riconoscerlo e cerca di capire cosa vuole comunicarti. L’attacco di panico è un segnale forte e dirompente che il tuo corpo vorrebbe dirti:

  • Forse c’è qualcosa che non va?
  • Qualcosa mi blocca?
  • Sto esprimendo pienamente me stesso/a?
  • Forse dovrei cambiare qualcosa per essere felice?
  • Cosa dovrei lasciar andare?
  • Quali emozioni sto reprimendo?
  • Cosa non mi soddisfa?
  • Cosa sto trascurando di me?

Prova intanto a rispondere autonomamente a queste domande e se ti va scrivimi per condividere la tua esperienza.

A cura di: Margherita Giordano, psicologa clinica


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