E’ un narcisista o non lo è?

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Psicologa psicoterapeuta clinica, esperta nel trattamento della Sindrome da Vittima di Abuso Narcisistico.


Arriva un momento in cui ogni vittima di un relazione abusante compie un primo, fondamentale passo. Tale passo consiste nel cercare di comprendere, identificare ed accettare il fatto che la persona con la quale è stata in relazione l’ha drammaticamente sottoposta ad esperienze affettive tossiche, umilianti, nocive, disumanizzanti, distruttive.

E’ UN NARCISISTA? La risposta è rintracciabile nel modo in cui ci si sente: confusi, feriti, isolati, puniti, messi a tacere.

La prima analisi che va fatta riguarda la frequenza di quel tipo di esperienza: si è di fronte ad un’esperienza sporadica o ci si riferisce ad un modello relazionale che si ripete da tempo?

Se questa ferita sembra essere un’abitudine piuttosto che un momento isolato, allora è fondamentale prendere coscienza di un importante campanello d’allarme: è molto probabile che il vostro partner stia mostrando un modello relazionale patologicamente privo di empatia.

Una relazione SANA non prevede continue e ripetute esperienze di svalutazione, umiliazione, inganno, manipolazione.
Non ci si sente continuamente sbagliati, spaventati o ignorati.

L’altro non usa parole dure o offensive per descriverci o per invalidare i nostri comportamenti. Chiunque sia coinvolto in una relazione SANA con noi, darà valore alla relazione così come a noi stessi.

Dopo tutto, questo è il normale corso degli eventi che permette a due esseri umani di crescere all’interno di una relazione e di svilupparne il potenziale in modo costruttivo e reciprocamente soddisfacente. È naturale che, all’interno di una relazione adulta, ci siano delle divergenze.

Quello che però differenzia una relazione sana da una abusante è la presenza di un modello relazionale dove la distruttività è una costante, dove la paura di sbagliare è una costante, dove la precarietà del rapporto è una costante, dove la solitudine è una costante, dove la minaccia abbandonica è una costante, dove la sensazione di essere sbagliati è una costante, dove il tradimento è una costante.

Questa persona appare nelle relazioni sociali estremamente affascinante, al contrario di come si comporta con voi?

Ha una storia passata di relazioni burrascose?

Si evidenzia uno schema per il quale è sempre l’ex la causa della fine della relazione?

Le/Gli ex sono tutti pazzi, ossessionati, ancora follemente innamorati?
Vi sentite costantemente confusi riguardo la realtà del vostro rapporto?

Vi ritrovate frequentemente coinvolti in chiarimenti e spiegazioni anziché in conversazioni normali?

Avete la sensazione di essere ingannati, ma venite continuamente invalidati nelle vostre percezioni?

Le risposte che ricevete sembrano spesso deviare dalla domanda iniziale e la situazione viene continuamente e “magicamente” rigirata a vostro svantaggio, vertendo sui vostri difetti o sul vostro esagerato modo di essere?

Vi ritrovate sempre più isolati dai vostri amici e dalla vostra famiglia, con la sensazione di essere sempre più risucchiati all’interno di questa relazione?

Avete costantemente la sensazione di “camminare sulle uova” per evitare situazioni conflittuali?

Di tanto in tanto vi ritrovate a vivere momenti magici, di amore intenso e passionale, per poi ripiombare dolorosamente ed improvvisamente nel nulla?

Vi sentite in uno stato di confusione profonda, nella totale perdita di controllo sulla vostra vita?

La vostra relazione è caratterizzata da numerosi strati di negatività fatti di bugie, manipolazione, isolamento, tradimento, svalutazione?

Se si sta verificando tutto questo da tempo, la mia risposta è: si, molto probabilmente avete a che fare con un narcisista.

Ci sono però tutta una serie di situazioni nelle quali non si è di fronte ad un Disturbo Narcisistico di Personalità.
Probabilmente, si ha davanti una persona che vive le relazioni in modo disfunzionale, superficiale o immaturo, ma non rientrano nel Narcisismo Patologico.

Ovviamente, c’è una grande varietà di situazioni che può determinare una ferita emotiva, tuttavia è importante discriminare tra una relazione abusante ed una relazione che non ha funzionato.

In estrema sintesi, direi che tutte quelle situazioni nelle quali FIN DA SUBITO viene dichiarato scarso o nessun interesse nei confronti della relazione, sia nei comportamenti che a parole, non possono rientrare nel Narcisismo Patologico.

Un Narcisista Patologico si distingue sempre, infatti, per l’intensità e la particolarità della seduzione tipica della fase iniziale.

Bombarda la vittima di attenzioni scenografiche, presenza e adorazione, tanto da aver reso possibile la definizione del concetto di “Love-Bombing” (bombardamento d’amore).

È proprio la fase dell’idealizzazione, con le sue caratteristiche di unicità e totalità, a rendere possibile l’aggancio della vittima e ad instillare in lei una dipendenza patologica, tale da renderle estremamente doloroso il distacco anche nella fase della svalutazione.

L’idealizzazione messa in atto dal narcisista va a depositare un seme maligno nel cuore della vittima, seme che necessita di poche gocce d’acqua (anche un semplice sms del narcisista) per germogliare e diventare una pianta rigogliosa che avviluppa nelle sue spire ogni singolo respiro psichico ed emotivo della vittima.

A cura di Claudia Scarpati, psicoterapeuta

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8 commenti su “E’ un narcisista o non lo è?”

  1. Ciao Amelie, vivo una situazione speculare alla tua . Dopo 4 anni arrivai al punto di non tollerarlo più. Andai via , chiudendo ogni possibile contatto con lui .
    Questo mi ha ridato me stessa . Ci siamo rivisti e , come potrai capire , rimessi insieme . Ho messo dei muri invalicabili tra me e lui . Non so in che fase sono ora ma , di sicuro , vedo e LO vedo .
    Sta faticando per riconquustarmi ….con poca presa su di me . Non so bene cosa farò di questo rapporto , ma non sono più quella di prima .

  2. Si, una persona può avere qualche tratto ma non avere il disturbo. Alcuni piccoli tratti li abbiamo tutti, siano essi di narcisimo, psicopatia, istrionismo o altro. Dipende sempre per il tuo modo di condividere e vivere una relazione quanto questi tratti siano tossici.

    Una persona che presenta alcuni piccoli tratti ma non ti fa star male se non in quelle rarissime occasioni, potrebbe appunto non essere Narcisista Patologica.

    La domanda cmq più importante è: tu stai bene con questa persona?

  3. Una persona può avere tratti narcisistici senza avere il disturbo di personalità?
    E soprattutto, se la persona non è maligna ma presenta comunque tratti narcisistici?

  4. CaraElisabetta la.mia situazione è quasi identica alla tua Lui è cresciuto accanto a una nonna.np io sicuramente non gli sono stata vicono come avrei dovuto ero giovanissima e non avevo nemmeno i mezzi perché non li conoscevo cresciuta in una famiglia disfunzionale lui è ancora plagiato dalla nonna e dagli zii per me non c’è scampo in certi momenti è un tiranno non siamo in 4 in famiglia con una sola pensione fa sempre richieste di denaro anche sottontese io finisco di avere dei sensi di colpchequelloe erché non posso aiutarlo come vorrebbe tengo a precisare che lo aiutiamo ma lui non fa tesoro di questo perché vuole vivere sopra la sua possibilità molte volte ci ha umiliati la compagna non ci rispetta eppure anche lei è stata molto aiutata ma il troppo storpia gratitudine zero e penso che non si risolverà vedo empatia zero nei mostri confronti siamo solo un bancomat gente da usare e cestinare e di questo ho sensi di colpa per come l ho cresciuto gli altri sono diversi il primo è stato cresciuto dalla np gli altri sono stati lonta per motivi logistici non so come fare anche perché devo combattere con mio marito che non è tanto diverso da mia madre è mi ha svatutato sempre agli occhi dei mie figli sin da piccoli mi ha sempre sottomessa

  5. Se il narcisista è un figlio di solito lo è perché è stato troppo viziato ed esaltato in modo sproporzionato proprio da noi genitori ( più spesso)….o perché siamo stati poco presenti o attenti e abbiamo mancato di fornirgli le validazioni di cui avrebbe avuto bisogno durante la crescita…in ogni caso, una volta cresciuto e diventato narcisista PATOLOGICO, un insicuro cronico, è quasi impossibile ormai cambiare la situazione….è tardi. Il percorso per migliorare è lungo, assistito da un bravissimo psicologo, non è poi così scontato, e soprattutto è quasi impossibile condurre un narcisista in terapia, lui è convinto di essere nel giusto!

  6. Vivo una relazione da 4 anni con un narcisista manipolatore, mi rivedo in tutto quello che viene elencato, mi confonde con i suoi comportamenti, prima sono la cosa più bella che abbia mai avuto, qualche giorno dopo una sottile indifferenza o un insofferenza per la mia presenza, a volte a modi aggressivi di porsi, e per ogni confronto non da mai una risposta, mi vede come un nemico da distruggere psicologicamente, mi annienta mi disarma, colpisce il centro della mia autostima e sa dove ferirmi.
    Devo solo avere la forza di dire no, davanti ai suoi implorati perdoni.
    Ma non è mai facile. Lui mi tiene in pugno e poi fa la vittima.

  7. Ho un figlio di quarant’anni,sposato,con figli..con il quale,sin da piccolo,non ho mai potuto avere una relazione affettiva armoniosa.Crescendo e’ stato peggio.Umiliata,vessata con richieste di denaro ,vittima di pretese …La moglie mi odia…Entrambi mi ricattano con i bambini.Quale e’ la possibile strategia di sopravvivenza? Per ora,lo tengo alla larga…pero’ vorrei vedere i nipoti….Grazie.

  8. Salve, e se il narcisista é un figlio? anzi nello specifico una figlia? che si può fare?grazie

I commenti sono chiusi.