Molto frequentemente mi viene chiesto come sia possibile che un narcisista non provi mai davvero assolutamente nulla.Un narcisista è in grado di provare GIOIA o DOLORE?
La gioia viene definita come uno stato di completa felicità, piacere, soddisfazione.
Ora: laddove un narcisista è assolutamente in grado di provare piacere, per quanto riguarda invece la felicità, egli spesso la considera come una versione scialba e sbiadita, romanzata, delle sensazioni ed emozioni verso le quali egli realmente tende.
Un narcisista brama il potere e l’esaltazione e sono stati emotivi che vive di frequente; la felicità è invece percepita come qualcosa di molto più basso nella scala delle emozioni. Un narcisista non è in grado di provare felicità e, di conseguenza, non è assolutamente in grado di esperire una reale ed autentica gioia.
Per quanto riguarda invece il dolore, un narcisista sperimenta questo stato emotivo in ogni singolo attimo della propria vita. L’esperienza del dolore propria del narcisista è di tale intensità da costringerlo a porvi rimedio in maniera immediata, assoluta, costante.
Lo stato agonizzante nel quale versa quotidianamente il fragile ego del narcisista è la causa principale del comportamento apparentemente insensato e delirante che lo caratterizza.
Il mondo interiore del narcisista collassa continuamente su stesso in seguito alla pur minima forma di ferita narcisistica e questo drammatico vissuto lo costringe ad attivare meccanismi difensivi patologici pur di riemergere ed attenuare la fitta devastante che lo attanaglia.
È solo attraverso l’evitamento, la svalutazione o la manipolazione dell’altro che il narcisista riesce a raggiungere uno stato di quiete interiore e a mettere un bavaglio psicologico ed emotivo sulla bocca del proprio dolore.
Quindi, sì: un narcisista prova dolore. Ogni singolo attimo della propria vita.
TI AMO, PERO’… Quando un narcisista dice Ti Amo
Solitamente il ti amo di un narcisista è un ti amo particolare: “Ti amo, però…”.
Nel momento in cui una vittima si sente dire queste due parole, immediatamente viene rapita in un crescendo emotivo che ne riattiva ed amplifica le capacità affettive.
“Mi ha detto che mi ama e questo mi fa sentire unica, speciale, desiderata”.
Ma quella sensazione dura solo pochi attimi proprio perché, subito dopo, il narcisista detterà le condizioni alle quali la vittima potrà continuare ad essere “amata”, con l’unico proposito di continuare ad esercitare il proprio controllo su di lei.
Nel momento in cui il narcisista collega la propria critica alla frase ti amo sta semplicemente attivando nella vittima il senso di colpa e di inadeguatezza per non essere riuscita – ancora una volta – ad essere esattamente ciò che il narcisista vorrebbe lei fosse.
È come se la colpisse con una gigantesca mazza ricoperta di zucchero: l’obiettivo è quello di ferirla, e ci riesce, tuttavia quel colpo è mascherato dalla dolcezza del ti amo. Intrappolata in questa mistificazione psicoemotiva, la vittima si adatterà pur di non perdere quel ti amo e modificherà se stessa fino ad erodere completamente la propria identità nel tentativo disperato di mantenere intatto lo zucchero che ricopre quel dolore.
La vittima condizionerà se stessa a credere che la motivazione della critica narcisistica sia motivata da un reale interesse per se stessa o per la relazione.
In realtà, quel ti amo è semplicemente uno dei tanti strumenti di controllo utilizzati dal narcisista. Ascoltalo con attenzione e noterai quante volte quel ti amo viene usato contro di te.
Tratti e segni
David Thomas suggerisce che i narcisisti mostrino la maggior parte – a volte tutti – dei seguenti tratti:
- Un’evidente concentrazione su se stessi negli scambi interpersonali;
- Mancanza di consapevolezza psicologica
- Difficoltà con l’empatia;
- Problemi nel distinguere se stessi dagli altri;
- Vulnerabilità alla vergogna oppure al senso di colpa;
- Linguaggio del corpo altezzoso;
- Adulazione nei confronti delle persone che li ammirano e li rafforzano;
- Il detestare coloro che non li ammirano;
- L’uso di altre persone senza considerare il prezzo di tale azione;
- Il fingere di essere più importanti di quanto lo siano realmente;
- Il vantarsi (sottilmente ma con insistenza) dei loro risultati e l’esagerarli;
- L’affermare di essere un “esperto” in molte cose;
- Incapacità di vedere il mondo dal punto di vista degli altri;
- Negazione del rimorso e della gratitudine.
A cura di Claudia Scarpati, psicoterapeuta
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Il narcisista e la dipendenza dal l’alcol.
Bere gli abbassa le sue inibizioni e diventa più umano ???? Bacia abbracci a,si emoziona!!!!
Grazie se mi rispondete.