Comunicazione costruttore-cliente: una lettura sistemica

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Esperta in psicologia ambientale, psicologia della casa e dell’abitare.

Parliamo del rapporto tra psicologia e architettura, un aspetto molto curato dalla psicologia ambientale. Prima di entrare nel vivo dell’argomento, introduciamo alcuni concetti di pragmatica della comunicazione umana.

“Ci troviamo in presenza di un processo di comunicazione tutte le volte che un comportamento di una persona o di un animale si impone all’attenzione di un’altra persona o animale”  – Paul Watzlawick e Scuola di Palo Alto

La pragmatica della comunicazione si interessa degli effetti della comunicazioni sul comportamento delle persone. La scuola di Palo Alto in California e Paul Watzlawick, hanno studiato quest’aspetti della comunicazione.

I 5 ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

La pragmatica della comunicazione umana individua 5 assiomi su cui ogni interazione si basa.

  1. Non si può non comunicare
    Ogni comportamento è comunicazione. Ad esempio il silenzio è un comportamento quindi comunica all’altro qualcosa di noi, e implica al ricevente di capirne il senso;
  2. Contenuto e relazione
    Ogni scambio è formato da un contenuto (messaggio, cosa si dice) e una relazione (rapporto che noi abbiamo con il nostro interlocutore, come si dice), in modo che il secondo classifica il primo.
    – Esempio: “vorrei che mi facessi subito questo lavoro?” (relazione di partecipazione)
    – Esempio: “Fammi subito questo lavoro” (relazione di sottomissione)
  3. Verbale e non verbale
    Il 90% degli scambi comunicativi avviene a livello analogico (non verbale) e sono il 10% a livello digitale (verbale). Quando comunichiamo il nostro corpo parla e aggiunge indirettamente simboli e significati alla interazione;
  4. Punteggiatura della sequenza di eventi
    La punteggiatura in pragmatica è il significato che attribuiamo alle parole. Gli effetti relazionale cambiano in base ai significati/punteggiature degli eventi;
  5. Interazione simmetrica e complementare:
    La prima si basa sull’uguaglianza e dunque un rapporto alla pari (es. amici), la seconda si basa sulla differenza (es. alunno-docente): la posizioni che si instaura può essere di superiorità (one-up) oppure di inferiorità (one-down). Le diversità di interazione possono sfociare in patologia. Nelle relazioni di simmetria la patologia è riassunta nella frase (io sono migliore di te), mentre nella complementarità è rappresentata da un estremo, chi domina lo farà sempre nella forma più assoluta (comando io fino alla fine).

PARADOSSO: il rapporto tra cliente e costruttore

Il paradosso in pragmatica della comunicazione è una contraddizione che deriva da una definizione corretta di premesse coerenti. La premessa coerente che il costruttore invia al cliente è: “Scegli quello che vuoi! Tu puoi fare quello che vuoi!”. In realtà è una contraddizione perchè a monte sono già state fatte delle scelte che il cliente conoscerà col passare del tempo.

DOPPIO LEGAME: il rapporto tra cliente e costruttore è di doppio legame perchè l’uno dipende dall’altro: il cliente senza costruttore non ha la sua casa. Ogni messaggio che il costruttore invia al cliente è coerente per il significato ma porta il cliente ad agire dentro uno schema stabilito. Quest’ultimo è costretto ad agire (dare una risposta) anche se non è coerente e d’accordo.

QUINDI COSA SUCCEDE NEL RAPPORTO TRA COSTRUTTORE/CLIENTE?

Applicando gli assiomi

PUNTEGGIATURA: quando l’impresario ti propone la possibilità di posare piastrelle o legno per la tua casa, in realtà ha già scelto, poiché il massetto ha già lo spessore per accogliere il legno e non la piastrella. In ottica sistemica l’impresario punteggia la sequenza di eventi in modo differente: il cliente non ha lo stesso numero di informazioni del costruttore;

INTERAZIONE COMPLEMENTARE: il costruttore dal preliminare al rogito occupa una posizione one-up, e questo fa si che domini il cliente: comanda lui e nessun altro.

APPLICAZIONI PARADOSSO RAPPORTO COSTRUTTORE-CLIENTE

Quando il cliente non sa o mostra indecisione nella scelta, il costruttore agisce proponendo in base alla sua esperienza: esempio”Dovresti mettere legno!”.

Il cliente si trova a mettere in atto un comportamento che va contro il suo modo di pensare e di essere, perchè forse non lo voleva. Il costruttore lo mette in una posizione in cui non ci sono alternative, quindi in automatico il cliente non avendo alternative, sceglie il male minore, acconsente subendo la scelta dell’impresario.

COME MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE TRA COSTRUTTORE E CLIENTE

METACOMUNICANDO: la metacomunicazione significa “comunicare sulla comunicazione”. Fare domande per chiarire i dubbi o ipotesi, ciò permette di ricevere informazioni più chiare. Un pensiero circolare formato da domande fa girare l’informazione delineandola.

IL TERZO: il terzo in sistemica è la presenza di una terza persona che pone un punto di vista differente, non appoggia né il cliente né il costruttore. Il terzo potrebbe essere rappresentato dallo psicologo, il quale occupando un ruolo neutrale facilita lo scambio e fa uscire dall’empasse il cliente dalla situazione di non scelta. Inoltre aiuta il cliente a prendere consapevolezza del suo punto di vista e di esternarlo anche al costruttore che riuscirà così ad avanzare proposte realmente in linea con i bisogni e i desideri del committente che andrà a vivere la casa.

La casa non è solo un involucro ma è uno spazio-vitale dove ogni individuo spende buona parte del suo tempo. Una casa può avere un grande impatto sulla psiche di chi la vive, ecco perché la psicologia dell’abitare è fondamentale nella fase di progettazione o di arredo di uno spazio.

Articolo a cura di: Virna Tripodo, psicologa psicoterapeuta
ESPERTA IN PSICOLOGIA AMBIENTALE


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