Se ti hanno diagnosticato un disturbo borderline di personalità potresti sentirti scoraggiata, in balia di te stessa e delle tue emozioni. Posso sembrare inappropriata ma… se proprio doveva capitarti un disturbo di personalità, quello borderline è il migliore tra tutti: è segnalato come un disturbo dal quale si può ottenere un pieno recupero. Nessun altro disturbo di personalità può vantare questo status!
La ragione di questo è che una persona con disturbo borderline può raggiungere elevati livelli di consapevolezza emotiva e di certo è molto più trasparente e predisposta all’empatia.
Se stai seguendo una psicoterapia, di certo avrai avuto modo di stabilire una certa sintonia con il tuo psicoterapeuta e le tue reazioni emotive spontanee (contrastanti o confuse che siano), consentono allo specialista di lavorare meglio.
In altre parole, il disturbo borderline di personalità a differenza di altri disturbi, non crea facciate da dover scanagliare e consente un approccio più diretto. Certo, il lavoro è difficile, la strada lunga e ricca di ostacoli, tuttavia non mancano speranze e buone possibilità di integrazione.
Spesso si mettono in evidenza le caratteristiche negative del BPD senza mai portare alla luce i tratti positivi che ti consentiranno di abbracciare le tue unicità e convivere in equilibrio con questo disturbo (o addirittura superarlo). Un’efficace terapia ti aiuterà a mantenere le cose in equilibrio, prima di raggiungere questi livelli, però, ci sono 7 passaggi da superare.
Rifiuto e negazione
Tutte le fasi di guarigione iniziano con la consapevolezza ma prima di abbracciarla, in genere, scatta un meccanismo di difesa noto come negazione.
E’ molto più facile negare un problema piuttosto che confrontarsi con esso. Ammettere l’esistenza di un problema richiede l’accettazione di responsabilità. Questa responsabilità, a sua volta, costringe la persona a riconoscere tutta una serie di relazioni interrotte, ripetuti conflitti, incapacità di gestire lo stress, errori su errori… Insomma, grazie alla negazione sarai portata a incolpare il fato, il destino o il prossimo: “sono gli altri a non capire, sono gli altri a sbagliare…!” La negazione è una risposta molto più facile.
Confusione
Dopo un po’, soprattutto se stai seguendo una psicoterapia, diventerà impossibile continuare a ignorare i sintomi. Anche perché… ti sei mai chiesta come mai una stessa frase può sortire in te emozioni differenti? Oppure come mai lo stesso livello di stress può innescare frustrazioni o calma? Perché vivi gli stessi conflitti con intensità diverse…? Insomma.. la fase di confusione ha molti interrogativi che non riuscirai a lasciarti alle spalle.
Questa fase può durare molto tempo perché lo step successivo è molto difficile da superare. In più, una delle caratteristiche che definiscono il disturbo borderline di personalità è la capacità di scivolare fuori da se stessi durante le situazioni difficili. Si chiama dissociazione e potrebbe capitarti anche durante una seduta di psicoterapia, farai fatica a concentrarti, ti sforzerai per restarci dentro o ti abbandonerai a questo stato di vuoto.
E’ difficilissimo dover fronteggiare ai meccanismi di dissociazione, soprattutto perché questo sintomo sembrerebbe averti aiutato per tanto tempo. Per molti pazienti borderline, la dissociazione rappresenta un rifugio, un porto sicuro.
Resistenza
La resistenza verso la diagnosi e verso la guarigione è forte perché il disturbo borderline, in qualche modo, si autoalimenta! Un’altra caratteristica del disturbo borderline è l’impulsività e la tendenza a inserirsi in situazioni pericolose.
Superare lo step della confusione, significa assumersi le responsabilità dei comportamenti ad alto rischio…. superare lo stato di confusione significa che dovrai iniziare a pensare alle conseguenze prima di agire, prima di parlare, prima di ferire, prima di….!
Dover fare i conti con le conseguenze è scomodo per chiunque ma per te che hai un disturbo borderline lo è ancora di più… in genere prima di agire non pensi mai al dopo. Beh, per guarire dovrai imparare a fare anche questo.
Rabbia e impotenza
Lo sai tu, lo so io e lo sa anche il mio vicino di casa…. le persone con disturbo borderline vivono le emozioni più intensamente degli altri e, questa amplificazione, è particolarmente evidente durante un’esplosione di rabbia. Dalla rabbia puoi passare all’impotenza, alla rassegnazione e alla fase successiva, in cui ti sentirai sola e incompresa!
Depressione
La solitudine sembra essere il vestito che proprio non riesci a toglierti di dosso. Ecco che ti senti sola, incompresa, triste… niente paura, la depressione, in questa fase è necessaria per innescare una motivazione per andare avanti. Dentro di te ci sono moltissime risorse che aspettano solo di essere usate. Non esitare più!
Accettazione
Questa è migliore di tutte le fasi perché stai iniziando a comprendere davvero il tuo disturbo. Non è più una diagnosi terribile. Con il tempo, capirai che potrai diventare davvero consapevole delle tue emozioni e addirittura leggere le emozioni degli altri.
Terapia
Dopo l’accettazione comincia il vero lavoro. Dovrai imparare, con il tuo terapeuta, a sviluppare meccanismi di adattamento per imparare a gestire lo stress e il forte carico emotivo che caratterizza il tuo disturbo. Con la terapia capirai che esiste un modo per modulare l’intensità delle emozioni che vivi e per gestire bene i rapporti interpersonali imparando a stabilire dei confini appropriati.
Purtroppo, durante tutta la terapia passerai ripetutamente dalla negazione all’accettazione, passando per tutti gli stadi citati: confusione, resistenza, rabbia, depressione e di nuovo reazione. Spesso ti sembrerà di stare a zero ma non lo sarà affatto. Ogni volta, la strada per uscire da questo labirinto fatti di fasi, sarà più facile da trovare. Ogni volta, avrai imparato qualcosa in più!
C’è un modo per guarire dal disturbo borderline
E’ vero, ti ho spiegato tutto questo in modo semplicistico e le fatiche da compiere vanno ben oltre poche parole scritte su una pagina web. Il motivo di questo articolo non è darti la capacità di guarire dal disturbo borderline di personalità (magari si potesse fare così in fretta), ma solo farti capire che c’è la possibilità, c’è il modo per imparare a modulare tutto anche gli impulsi più profondi e radicati… c’è un modo per imparare a vivere bene senza distruggere sé o chi ti ama.
Per approfondimento, libri consigliati
“Il disturbo borderline di personalità” di Giorgio Caviglia, Carla Iuliano, Raffaella Perrella
“La personalità borderline. Una guida clinica” di John G. Gunderson (Autore), Paul S. Links (Autore), M. Longoni (Traduttore), A. Ranieri (Traduttore), M. Luci (Traduttore)
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