Nessuno di noi par essere un traditore eppure la maggior parte di noi è stata tradita almeno una volta nella vita. C’è qualcosa che non torna! Pensate che l’Italia risulta essere il paese con il più alto tasso di relazioni extraconiugali, superando persino la Francia (43%), la Gran Bretagna (36%) e la Spagna (39%).
Com’è possibile allora che a parole e sui social siamo tutti così corretti, fedeli e lungi anni luce dal peccato?
C’è qualcuno che mente o i traditori tacciono.
Ma sveliamo chi è il traditore o la traditrice che sistematicamente cerca una relazione che vada al di fuori del proprio rapporto di coppia.
Profilo psicologico del traditore seriale
Il fedifrago ovvero il traditore seriale, colui o colei che non riesce proprio a rinunciare alla tentazione di un’intimità con una pelle diversa, un respiro diverso, degli occhi diversi, è solitamente una persona poco sicura di sé e con una scarsa, scarsissima autostima.
I complimenti e le attenzioni del partner non risultano essere affatto sufficienti a mantenere una per lo meno decente considerazione di sé ciò perché alla base manca una sana e solida stima del proprio Io. Una volta che è finito il periodo dell’innamoramento iniziale, in cui l’altro è solito idolatrare il partner, scatta la ricerca di nuove emozioni, volte non a interrompere la relazione attuale, bensì semplicemente a ristabilire un’autostima che dev’essere costantemente alimentata al fine di non sentirsi brutti, poco intelligenti e poco affascinanti agli occhi di chi li guarda.
Chi tradisce costantemente quasi mai lascia il partner per un nuovo amore, in quanto l’amante rappresenta uno specchio dove sentirsi belli, una relazione scarna e poco realistica in cui mancano gli effettivi problemi di coppia quotidiani: convivenza, confronto, incomprensioni, capacità di venirsi in contro.
I fedifraghi sono soggetti poco capaci a costruire una relazione significativa, fondamentalmente non hanno il coraggio d’immergersi anima e corpo in un rapporto, restano sempre a bordo piscina, guardandosi intorno e non affrontando concretamente ciò che comporta la costruzione di una vita insieme.
L’esperienza, come ben sappiamo insegna, questi soggetti negli anni hanno perfezionato sempre più la loro tecnica, molti partner sembrano completamente ignari dei tradimenti del fedifrago, mentre altri, rassegnati, pur di tenersi stretto il loro trofeo, si fingono ingenui e poco attenti, in realtà sanno, ma non riescono a staccarsi dal partner, perché troppo innamorati o perché realmente accettano questo comportamento.
Peraltro i fedifraghi non cercano mica una personalità simile, perché altrimenti non avrebbe senso il tradimento, diventerebbe una becera competizione a chi fa peggio o comunque il non aver tutte le attenzioni per sé non placherebbe il loro bisogno di considerazione, perciò cercano comunque una situazione stabile, un porto sicuro dove poter sempre tornare.
Il traditore seriale vs traditore occasionale
Il traditore seriale ha una personalità nettamente diversa a chi ha tradito solo una volta nella vita, chi non è avvezzo a questo tipo di situazioni, se lo fa, lo fa perché realmente non sta bene, perché realmente ha conosciuto una persona che la fa star meglio, perché, non essendo immuni al peccato, per molti rappresenta la forma più semplice per uscirne fuori, ciò non toglie che resta sempre e comunque in ogni caso la più meschina.
Di solito chi tradisce solo una volta, si porta il fardello del tradimento addosso, pertanto prima o poi confesserà o ben presto lascerà il partner o farà in modo di esser scoperto, perché non è facile tradire: ci vuole memoria, impegno e una grande capacità a non farsi scalfire dal senso di colpa.
Il fedifrago ha una scarsa capacità a tollerare il vuoto, la noia, non sa star solo, ha sempre bisogno di colmare i momenti morti con qualcuno che lo faccia sentire importante. Perché fondamentalmente importante non si sente, perché il suo stile di attaccamento non è sicuro, molto probabilmente avrà avuto dei genitori evitanti che da piccolo lo hanno ignorato, per cui è alla costante ricerca di conferme. È sì bello riempire di complimenti il partner, ma non si può passare di certo una vita ad elogiare l’altro senza se e senza ma.
Il consiglio che mi sento di dare a questo tipo di personalità è: abbiate più rispetto per chi, spesso con tanto amore, vi sta accanto, ma soprattutto con voi stessi, date più valore a ciò che avete, perché la vera rivoluzione è sapere che l’altro può fidarsi e affidarsi a noi senza dubbi e vale decisamente di più degli occhi di qualcun altro addosso.
Miriam Cassandra, Psicoterapeuta cognitivo-interpersonale
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirci sulla Pagina Ufficiale di Psicoadvisor o nel nostro gruppo Dentro la Psiche. Puoi anche iscriverti alla nostra newsletter. Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*.
Tutto una balle, se vedi che non capisce niente di il perche del tradimento, chi ha scritto o è una donna sofferta che con la sofferenza vedi solo un lato della moneta o un uomo mongoloide che ha sofferto e non conosce niente . Non ci entra niente la autostima, ma si il potere di controllare un altra persona, per il suo scopo personale, con tantoma tanto egoismo