Laura si è sempre vantata di essere la solita ”brava ragazza”. Raccontandosi, dice che da bambina le fu insegnato che essere sempre gentili con gli altri fosse una virtù da coltivare.
È opinione diffusa pensare che un evento traumatico o un forte dolore emotivo richiedano molto tempo per guarire. La terapia EMDR o Eye Movement Desensitization and Reprocessing ci mostra che la mente può guarire dal trauma psicologico proprio come il corpo recupera da quello fisico.
Ho provato a fare questa domanda ad alcuni delle persone che incontro al mio studio. Le risposte sono state delle più disparate ma rappresentano bene, secondo me, le mille forme a cui una risposta emotiva così complessa può associarsi.
Avere controllo ci rende sicuri. Aprire l’agenda e sapere dell’appuntamento col dentista fra due settimane, pianificare il pagamento delle bollette a fine mese, gli appuntamenti con la pre-iscrizione dei propri figli tra 4 mesi, la pizza con gli amici delle medie tra 1 settimana, gli appuntamenti dei clienti. Il mondo può essere prevedibile e questo può rimandarci anche l’idea che possa essere controllabile.
Per alcune cose della nostra vita sicuramente é così. Ma cosa accade quando le cose non vanno come era previsto dal nostro planning, cioè quando ci succede qualcosa di inaspettato? Nel libro della Fernandez (Fernandez et al., 2011) gli autori rispondono a questa domanda dicendo che spesso quando “perdiamo il controllo” ci sentiamo impotenti, non più capaci di gestire le situazioni. Come se, nonostante i tentativi di controllare, le cose ci sfuggissero costantemente di mano.
Trovare il tempo di fermarsi, imparare a trovare del tempo per vivere “consapevolmente” ciò che ci circonda nonostante gli impegni, le scadenze, gli stress ed il tram tram quotidiano a volte ci sembra impossibile. Ma che cosa significa essere realmente consapevoli? Come poter riportare una pratica della consapevolezza nella propria vita quotidiana? Tanto per cominciare, consapevolezza significa essere presenti e nel momento.
“Hai bisogno di aiuto!”. Come convincere una persona cara a ricevere una consulenza psicologica.
Vi è mai capitato di aver al vostro fianco una persona a voi cara, cui volete bene, che vedete star male (ad esempio per forti stati ansiosi, lunghi momenti di tristezza ed apatia… ecc.) e che vi sembri di aver davvero bisogno di un aiuto?
La terapia non è solo sinonimo di patologia, sebbene rappresenti un utile strumento per far fronte a schemi di pensiero, relazioni e comportamenti patologici. Rivolgersi ad uno psicologo, cominciare un percorso di terapia, rappresenta un’occasione di crescita personale.
Tutti noi abbiamo sentito almeno una volta nella nostra vita questa frase ed è un luogo comune abbastanza noto che, per raggiungere degli obiettivi nella propria vita, sia importante conoscere al meglio se stessi. Pirandello diceva che “Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa”.
Quasi tutti noi sperimentiamo pensieri negativi quando siamo di cattivo umore. Con la depressione, però, i pensieri possono essere estremamente negativi, arrivando a distorcere la tua visione della realtà.