In psichiatria il termine borderline individua un’organizzazione della personalità fluttuante sul confine tra nevrosi e psicosi, caratterizzata da marcata instabilità, disregolazione emotiva, …
Avarizia, taccagneria, spilorceria, avidità, cupidigia, ingenerosità. Quando il vocabolario offre tanti sinonimi e sfumature per descrivere qualcosa, vuol dire che quel qualcosa è frequente ed è così complesso che abbisogna di più parole per essere indicato.
L’invidia è un sentimento umano e, come tale, è nota ad ognuno di noi. Infatti si tratta di una dinamica emotiva precoce, spesso risalente all’infanzia e all’adolescenza, quando il confronto con gli altri, necessario alla costruzione dell’identità, può risultare frustrante e produrre transitoriamente sensazioni di inadeguatezza e di rabbia.
Il Disturbo Esplosivo Intermittente o IED (Intermittent Explosive Disorder) è caratterizzato da scoppi d’ira improvvisi, ricorrenti e imprevedibili, caratterizzati da aggressioni verbali o fisiche sproporzionate e dal successivo ritiro in un mutismo impenetrabile.
Persino un bambino riconosce istintivamente la differenza tra amore e guerra, perché si tratta di due opposti fondamentali, archetipici, che definiscono polarità emotive e modalità di relazione da cui dipende la sopravvivenza dell’essere umano. L’amore è riconoscimento, protezione, dedizione; è dialogo, contatto, spontaneità, cooperazione e complementarietà dinamica. La guerra è disconoscimento, sopraffazione, sfruttamento; è violenza, distacco, strategia, contrapposizione e simmetria rigida.
La cosa più facile della vita è trovare il partner sbagliato. E’ facile, è ovvio e spontaneo tuffarsi negli stereotipi dell’amore e dell’innamoramento per poi trovarsi a chiedersi conto di un nuovo errore e di un’infelicità che spezza, disarma e mortifica.
Anche se accade raramente, i narcisisti perversi entrano in terapia avvinti da sintomi clinici come insonnia cronica, abuso di sostanze, ansia e depressione, o spinti dalla necessità di perfezionarsi per conquistare quelle vette grandiose cui si sentono destinati per diritto naturale e a cui la loro condizione di essere umani, inaccettata ed inaccettabile, costituisce un impedimento gravoso.
La manipolazione psicologica finalizzata ad avvantaggiarsi dell’altro incuranti delle conseguenze gravi e, a volte gravissime, sulla sua integrità e sul suo equilibrio emotivo può avere infinite sfumature.
Non sempre, infatti, chi manipola la fa con la consapevolezza di compromettere la relazione e può reagire con sincera contrizione davanti al disastro causato dai suoi sbagli. Non sempre, chi manipola è un narcisista perverso, ma una persona fragile e angosciata all’idea che debba mentire e alterare la realtà per essere benvoluta, mentre coltiva la drammatica convinzione che nessuno potrà amarla per quel che è, incondizionatamente.
La solitudine è abitualmente associata alla tristezza e alla paura, è percepita come l’indesiderabile e sfortunato destino di qualche conoscente e di molti sconosciuti …
Vi è capitato di frequentare qualcuno che conoscevate intimamente e di notare il lui/lei drastici cambiamenti psicologici in corrispondenza di una sua relazione sentimentale? Quante volte avete pensato “Non ti riconosco più” nel constatare che il vostro amico o la vostra amica siano diventati tristi, irrequieti, isolati o depressi dopo l’incontro di quello che considerano il/la loro nuovo/a partner?
Il legame affettivo tra genitore e figlio è l’amore primigenio, costituisce per tutti la forma primaria d’amore e si struttura come matrice delle esperienze sentimentali successive.
Persone quiete, misurate, gentili, corrette e rispettose. Vanno d’accordo con tutti, ma conducono un’esistenza marginale.
Appaiono serene, ma annaspano ogni qualvolta qualcosa urta il loro sistema di valori rigido e normativo, disturba le loro abitudini rassicuranti, o sfiora la maschera di porcellana forgiata nel vulcano della rabbia che ribolle nel profondo della loro personalità.