Enrico Maria Secci

Il disturbo esplosivo intermittente

disturbo esplosivo intermittente

disturbo esplosivo intermittente

Il Disturbo Esplosivo Intermittente o IED (Intermittent Explosive Disorder) è caratterizzato da scoppi d’ira improvvisi, ricorrenti e imprevedibili, caratterizzati da aggressioni verbali o fisiche sproporzionate e dal successivo ritiro in un mutismo impenetrabile.

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Il labile confine tra amore e guerra nella dipendenza affettiva

dipendenza affettiva
Illustrazione: www.scoopwhoop.com

Persino un bambino riconosce istintivamente la differenza tra amore e guerra, perché si tratta di due opposti fondamentali, archetipici, che definiscono polarità emotive e modalità di relazione da cui dipende la sopravvivenza dell’essere umano. L’amore è riconoscimento, protezione, dedizione; è dialogo, contatto, spontaneità, cooperazione e complementarietà dinamica. La guerra è disconoscimento, sopraffazione, sfruttamento; è violenza, distacco, strategia, contrapposizione e simmetria rigida.

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Il narcisista patologico in psicoterapia

Anche se accade raramente, i narcisisti perversi entrano in terapia avvinti da sintomi clinici come insonnia cronica, abuso di sostanze, ansia e depressione, o spinti dalla necessità di perfezionarsi per conquistare quelle vette grandiose cui si sentono destinati per diritto naturale e a cui la loro condizione di essere umani, inaccettata ed inaccettabile, costituisce un impedimento gravoso.

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Manipolazione psicologica “benigna” e “maligna”

La manipolazione psicologica finalizzata ad avvantaggiarsi dell’altro incuranti delle conseguenze gravi e, a volte gravissime, sulla sua integrità e sul suo equilibrio emotivo può avere infinite sfumature.

Non sempre, infatti, chi manipola la fa con la consapevolezza di compromettere la relazione e può reagire con sincera contrizione davanti al disastro causato dai suoi sbagli. Non sempre, chi manipola è un narcisista perverso, ma una persona fragile e angosciata all’idea che debba mentire e alterare la realtà per essere benvoluta, mentre coltiva la drammatica convinzione che nessuno potrà amarla per quel che è, incondizionatamente.

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La doppia solitudine nella dipendenza affettiva

Vi è capitato di frequentare qualcuno che conoscevate intimamente e di notare il lui/lei drastici cambiamenti psicologici in corrispondenza di una sua relazione sentimentale? Quante volte avete pensato “Non ti riconosco più” nel constatare che il vostro amico o la vostra amica siano diventati tristi, irrequieti, isolati o depressi dopo l’incontro di quello che considerano il/la loro nuovo/a partner?

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