Beatrice era davanti allo specchio. “Come ti sei permesso?” disse all’immagine davanti a sé. Quel suono salì al cuore, fino a farlo vibrare. Una voce, d’ora in avanti, l’avrebbe protetta da ogni sopruso. Una dignità ormai sepolta stava crescendo come una speranza.
Leggi tuttoMai più sottomessa al Manipolatore. Psicoracconto per riflettere