Il deterioramento cognitivo, emozionale e funzionale rispetto ad una precedente livello di prestazioni, tale da interferire nelle normali attività della vita quotidiana, è una condizione comune nell’anziano.
Lo scopo principale della nostra esistenza qual è?
Hai mai cercato di rispondere a questa domanda? Sicuramente si. Cosa ti sei risposto?
Una risposta molto comune potrebbe essere quella di dare un senso alla propria vita. Come? Ecco alcuni esempi: diplomarsi, laurearsi, realizzarsi nel mondo del lavoro, trovare il partner giusto, sposarsi, crescere dei figli, creare una famiglia… e così via. Ma è davvero così lineare e scontata la vita? Beh io direi anche un po’ troppo noiosa una vita così prevedibile. Non credi?
In questo articolo voglio approfondire il metodo DARE, che può rappresentare un buon antidoto ai disagi psicologici che ci bloccano nel perseguimento dei nostri …
Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo che annualmente, solo in Italia, affligge circa 800.000 mila persone. E’ caratterizzato da ossessioni e da compulsioni, o da sole ossessioni per un periodo considerevole nell’arco della giornata. Ad esempio più di un’ora al giorno, e tale “occupazione” va a compromettere le normali attività quotidiane dell’individuo (lavoro, studio, vita sociale, cura della casa).Comunemente viene conosciuto come DOC.
Molte persone riferiscono di essere a dieta praticamente da sempre, ma che non hanno mai trovato una soluzione al desiderio di mangiare;
molte altre riferiscono di perdere peso fino ad un certo punto, ma che poi non riescono mai ad andare oltre un certo numero di chili, quando diventa più difficile perderli e si lasciano andare alla ormai nota “zona di confort”.
Avere controllo ci rende sicuri. Aprire l’agenda e sapere dell’appuntamento col dentista fra due settimane, pianificare il pagamento delle bollette a fine mese, gli appuntamenti con la pre-iscrizione dei propri figli tra 4 mesi, la pizza con gli amici delle medie tra 1 settimana, gli appuntamenti dei clienti. Il mondo può essere prevedibile e questo può rimandarci anche l’idea che possa essere controllabile.
Per alcune cose della nostra vita sicuramente é così. Ma cosa accade quando le cose non vanno come era previsto dal nostro planning, cioè quando ci succede qualcosa di inaspettato? Nel libro della Fernandez (Fernandez et al., 2011) gli autori rispondono a questa domanda dicendo che spesso quando “perdiamo il controllo” ci sentiamo impotenti, non più capaci di gestire le situazioni. Come se, nonostante i tentativi di controllare, le cose ci sfuggissero costantemente di mano.
Avere un figlio è uno dei doni più grandi che una donna possa ricevere ma non tutte sanno come esprimere l’amore in modo assertivo. Ci sono madri iperprotettive o che sono inclini a controllare eccessivamente così che finiscono per limitare la libertà e le potenzialità dei propri figli.
Le fantasie sul proprio figlio, su come sarà e su quello che sarà, iniziano già in epoca pre-natale. In particolare per la mamma che per il fatto di sentire il feto muoversi, la proietta già, qualche tempo prima rispetto al papà, a tutto quel correlato di sogni, desideri e aspettative rispetto a quella sarà la propria vita futura familiare.
“C’era una volta un tempo dove niente era tutto… e il tutto era condiviso.” D.Musa
Tempo ma che cos’è?e i tempi perchè? C’è un tempo per leggere ed imparare, e un tempo per divertirsi. Un tempo per dormire, ma chi dorme non piglia pesci diceva un detto. E un tempo per lavorare, un tempo nutrirsi. C’è un tempo per l’individuo, un tempo per la coppia, un tempo per la relazione e un tempo per la famiglia. Insomma un tempo per tutto.