L’elaborazione del legame esistente tra emozioni negative e comportamento alimentare può interrompere il circolo vizioso fatto di depressione, rabbia, ansia, senso di colpa e abbuffate.
Molte persone riferiscono di essere a dieta praticamente da sempre, ma che non hanno mai trovato una soluzione al desiderio di mangiare;
molte altre riferiscono di perdere peso fino ad un certo punto, ma che poi non riescono mai ad andare oltre un certo numero di chili, quando diventa più difficile perderli e si lasciano andare alla ormai nota “zona di confort”.
Non tutte le dipendenze affettive sono uguali. Quando parliamo di dipendenza affettiva ci balena immediatamente alla mente il modello del codipendente affettivo. …
Si sa che la casa parla di noi e che la persona con personalità nacisistica tende a essere al centro di tutto e di tutti. Ma come arreda la propria casa? Quali aspetti ricercano dagli spazi?
Avere controllo ci rende sicuri. Aprire l’agenda e sapere dell’appuntamento col dentista fra due settimane, pianificare il pagamento delle bollette a fine mese, gli appuntamenti con la pre-iscrizione dei propri figli tra 4 mesi, la pizza con gli amici delle medie tra 1 settimana, gli appuntamenti dei clienti. Il mondo può essere prevedibile e questo può rimandarci anche l’idea che possa essere controllabile.
Per alcune cose della nostra vita sicuramente é così. Ma cosa accade quando le cose non vanno come era previsto dal nostro planning, cioè quando ci succede qualcosa di inaspettato? Nel libro della Fernandez (Fernandez et al., 2011) gli autori rispondono a questa domanda dicendo che spesso quando “perdiamo il controllo” ci sentiamo impotenti, non più capaci di gestire le situazioni. Come se, nonostante i tentativi di controllare, le cose ci sfuggissero costantemente di mano.
Avere un figlio è uno dei doni più grandi che una donna possa ricevere ma non tutte sanno come esprimere l’amore in modo assertivo. Ci sono madri iperprotettive o che sono inclini a controllare eccessivamente così che finiscono per limitare la libertà e le potenzialità dei propri figli.
L’ansia non è un emozione. Credo che sia doveroso chiarire innanzitutto che l’ansia non è un’emozione: viene spesso associata a paure, fobie o anche a periodi di nervosismo, di tensione o a situazioni difficili da affrontare nella nostra vita.
La diagnosi di ritardi mentali, disturbi dello spettro autistico, asperger ecc… non sono una condanna, ma il punto di inizio per riorganizzare una vita su misura.
Le fantasie sul proprio figlio, su come sarà e su quello che sarà, iniziano già in epoca pre-natale. In particolare per la mamma che per il fatto di sentire il feto muoversi, la proietta già, qualche tempo prima rispetto al papà, a tutto quel correlato di sogni, desideri e aspettative rispetto a quella sarà la propria vita futura familiare.
Trovare il tempo di fermarsi, imparare a trovare del tempo per vivere “consapevolmente” ciò che ci circonda nonostante gli impegni, le scadenze, gli stress ed il tram tram quotidiano a volte ci sembra impossibile. Ma che cosa significa essere realmente consapevoli? Come poter riportare una pratica della consapevolezza nella propria vita quotidiana? Tanto per cominciare, consapevolezza significa essere presenti e nel momento.
“C’era una volta un tempo dove niente era tutto… e il tutto era condiviso.” D.Musa
Tempo ma che cos’è?e i tempi perchè? C’è un tempo per leggere ed imparare, e un tempo per divertirsi. Un tempo per dormire, ma chi dorme non piglia pesci diceva un detto. E un tempo per lavorare, un tempo nutrirsi. C’è un tempo per l’individuo, un tempo per la coppia, un tempo per la relazione e un tempo per la famiglia. Insomma un tempo per tutto.
Tantissimi articoli, libri, siti, link parlano di autostima. Proprio per questo non voglio dilungarmi in definizioni dettagliate e specifiche, ma cercherò di rendere questo articolo uno strumento pratico e utile per te che pensi di avere una bassa autostima.